Autore Topic: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"  (Letto 6466 volte)

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Offline skorpion72

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"Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« il: Luglio 28, 2012, 08:34:16 am »
Ecco altri due odiosissimi personaggi in cerca di facile popolarità: Nadia Somma e Mario De Maglie (ovviamente iscritto alla pagina dei maschiettini mansueti):

Ecco cosa hanno vomitato su "Il fatto quotidiano", che qualche testa di cazzo ha anche la faccia di definire "misogino":

Citazione
O forse non è una ventata, ma sono le radici della nostra terra?

Il fenomeno della violenza sulle donne è un dato di fatto e non è un dato recente, ma ha la sua storia . Con questo non si vuole affatto affermare che le donne non possano essere violente con i propri compagni o che tutti gli uomini siano violenti. Chi crede che, in questo blog, siamo convinti di queste cose si fermi nella lettura di questo articolo e cerchi altrove dove indirizzare le sue eventuali osservazioni in proposito perché qui sarebbero fuori tema.

La violenza è violenza indipendentemente dal genere, ma spesso se ne fa una questione di genere perché, ad esempio, in Italia una donna, ogni tre giorni, muore per mano del suo compagno e non mi risulta che un uomo, ogni tre giorni, muoia per mano della sua compagna. Non è la stampa a non riportare  notizie di “maschilicidio”, queste notizie non si trovano perché il “maschilicidio” non esiste.

E’ recente la scoperta, riportata anche su Donne di Fatto, della clonazione di molti siti contro la violenza sulle donne nei quali si afferma, con un linguaggio piuttosto aggressivo, che i Centri Antiviolenza sono luoghi da evitare perché, all’interno di essi, si trovano pedofile, naziste e calunniatrici. Quanta rabbia contro il femminile si nasconde dietro a queste parole! Quale ferita nei confronti del femminile ci deve essere da parte del maschile, anzi di questo maschile (perché il maschile sa essere ben diverso), per affermare ciò?

Questa guerra tra i sessi è tale perché viene vissuta come una guerra, non perché necessariamente lo debba essere. In Al di là del bene e del male Nietzsche diceva che “le stesse passioni nell’uomo e nella donna hanno un tempo diverso: perciò uomo e donna non cessano di fraintendersi.

D’altronde non nascondo neanche la mia sorpresa nel vedere spesso i commenti dei lettori uomini sul nostro blog e quanta aggressività viene esplicitata. Si ha naturalmente il pieno diritto di avere una opinione diversa da quanto io e Nadia scriviamo, ma le modalità di comunicare il proprio punto di vista, a volte, sfiorano l’offensivo e, in questo modo, cade qualsiasi possibilità di un confronto costruttivo e di una riflessione che può anche eventualmente portare a riesaminare  delle posizioni perché, fermo restando le nostre idee di base che hanno dato vita a questo spazio  che quelle sono e quelle rimangono, non abbiamo la pretesa di avere il verbo divino.

Accantoniamo l’argomento “violenza sulle donne” e spostiamoci leggermente ai ruoli sociali e culturali che le donne rivestono e hanno rivestito. Il fatto che, in linea di massima, il sesso femminile sia meno retribuito sul lavoro, che costituisca il maggior numero di disoccupati, che quando si è incinta si possa perdere il lavoro, che tette e culi imperversino in televisione, che una donna con all’attivo molte relazioni con uomini scenda di livello sociale nell’immaginario collettivo, mentre un uomo con all’attivo molte relazioni con donne vi salga, che la grammatica sia strutturata nel preferire l’utilizzo del maschile al femminile, cos’è? Casualità?

Il processo storico-sociale della cultura occidentale è stato  caratterizzato dall’imposizione di un sistema patriarcale fondato su una netta asimmetria nei rapporti sociali di genere, ponendo l’uomo come soggetto universale che ha il potere e la capacità di costruire il mondo e la realtà a partire da sé, ostacolando la possibilità della donna di trovare diverse modalità per autorappresentarsi. Il femminile ha così dovuto inevitabilmente limitare i suoi spazi di vita in relazione all’affermazione del potere maschile, venendo privato di molte delle sue potenzialità per esprimersi nel campo della sfera pubblica, della produzione della cultura, della politica.

Chi nega questo nega la storia e nega la realtà.
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline Guit

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #1 il: Luglio 28, 2012, 09:03:47 am »
<<... Il processo storico-sociale della cultura occidentale è stato  caratterizzato dall’imposizione di un sistema patriarcale fondato su una netta asimmetria nei rapporti sociali di genere, ponendo l’uomo come soggetto universale che ha il potere e la capacità di costruire il mondo e la realtà a partire da sé, ostacolando la possibilità della donna di trovare diverse modalità per autorappresentarsi. Il femminile ha così dovuto inevitabilmente limitare i suoi spazi di vita in relazione all’affermazione del potere maschile, venendo privato di molte delle sue potenzialità per esprimersi nel campo della sfera pubblica, della produzione della cultura, della politica. Chi nega questo nega la storia e nega la realtà>>

E il bello è che qualche riga sopra aveva scritto: <<... non abbiamo la pretesa di avere il verbo divino>>

Non hanno il verbo divino ma se proponi una interpretazione storica diversa dalla loro, sei uno che nega la realtà. Gente così la fanno scrivere sui giornali; la meritocrazia è una chimera.

Take the red pill

Offline krool

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #2 il: Luglio 28, 2012, 10:25:10 am »
Non hanno il verbo divino ma se proponi una interpretazione storica diversa dalla loro, sei uno che nega la realtà. Gente così la fanno scrivere sui giornali; la meritocrazia è una chimera.
Ssssh, il "maschilicidio" (carino come neologismo, ma non dovrebbe essere "maschicidio"? Boh) non esiste, infatti i suicidi maschili sono irrilevanti, le morti sul lavoro pure, le vittime di omicidi non sono più uomini che donne e la violenza psicologica e non a danno degli uomini inesistente (esiste uno smisurato "sommerso di violenze sulle donne" ma non esiste un altrettanto grande se non maggiore "sommerso di violenze sugli uomini").

Offline vnd

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #3 il: Luglio 28, 2012, 11:10:58 am »
Censurano anche loro.
Fascisti!
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Offline TheDarkSider

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #4 il: Luglio 28, 2012, 12:20:27 pm »
Censurano anche loro.
Fascisti!
Avevi qualche dubbio? :w00t:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Peter Bark

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #5 il: Luglio 28, 2012, 13:48:12 pm »
il direttore di quel giornale cartaigienica davanti a una bandiera.



comunisti!

Offline vnd

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #6 il: Luglio 28, 2012, 13:48:54 pm »

comunisti!



Ah... i tuoi non sono stati migliori.
O sbaglio?
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Offline Peter Bark

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #7 il: Luglio 28, 2012, 14:04:13 pm »
ma sai che non c'é niente che rappresenti meglio il tuo pensiero dell'antifemminismo fascista?
come puoi pensare che se ci fosse stato ancora Mussolini saremmo arrivati a una situazione degradante per l'uomo come quella odierna?
Il comunismo fomenta la sovversione delle femmine,è innegabile.

Offline vnd

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #8 il: Luglio 28, 2012, 14:08:23 pm »
Col fatto che il femminismo serve soltanto all'industria e alle multinazionali che, piaccia o no, si sono servite di Mussolini e lui s'è lasciato usare. Salvo che quando è diventato scomodo lo hanno fatto eliminare.


Vnd [nick collettivo].

Offline Peter Bark

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #9 il: Luglio 28, 2012, 14:28:50 pm »
Chi l'ha usato? Non ho capito...

Offline Guit

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #10 il: Luglio 29, 2012, 02:21:55 am »
<<Il processo storico-sociale della cultura occidentale è stato  caratterizzato dall’imposizione di un sistema patriarcale fondato su una netta asimmetria nei rapporti sociali di genere, ponendo l’uomo come soggetto universale che ha il potere e la capacità di costruire il mondo e la realtà a partire da sé, ostacolando la possibilità della donna di trovare diverse modalità per autorappresentarsi. Il femminile ha così dovuto inevitabilmente limitare i suoi spazi di vita in relazione all’affermazione del potere maschile, venendo privato di molte delle sue potenzialità per esprimersi nel campo della sfera pubblica, della produzione della cultura, della politica. Chi nega questo nega la storia e nega la realtà.>>

Io lo nego. Su forumpolitico ho scritto un post riassuntivo mentre si discuteva dei diritti omosessuali che è questo:

<<Secondo me è sbagliata l'espressione. Il matrimonio non serve per, bensì deve (esso nasce ben prima del cattolicesimo e appartiene anche a latitudini dove la nostra Costituzione non ha effetto) in primo luogo sopperire a funzione di riproduzione, accudimento, educazione della prole. In esso esiste anche il reciproco sostegno, parte di quel sentimento di amore sulle cui basi la gente affronta l'immane fatica di una famiglia, e che in parte, non sempre, ripaga. In passato per sopravvivenza le donne dovevano spendere gran parte della loro energia giovanile nella filiazione, ed era assolutamente conseguenziale che agli uomini spettasse il ruolo di sostegno materiale. La società di genere vernacolare si basa sulla riproduzione; dalla necessità riproduttiva consegue la complementarietà di ruolo; dalla complementarietà di ruolo la cultura multicolore dell'eterosesso. Nell'ambito di questo ordine mitologico infine, si giudica il matrimonio tra omosessuali nell'oggi. La famiglia contadina prima e borghese dopo non è l'unico possibile ordine naturale delle cose, il tutto può evolvere e certamente può cambiare, anche perché altre società in altri tempi e altri luoghi hanno conosciuto forme alternative e di uguale successo demografico (tra parentesi l'occidente meridionale vive oggi in una condizione che a me piace indicare come depressione riproduttiva). Il problema qui non è tanto nel diritto particolare bensì nel diritto generale. L'ingegneria sociale tecnocratica che caratterizza la nostra trasformazione epocale e l'uscita dalla famiglia borghese, perde la propria ragione quando abbandona l'idea egualitarista e abbraccia quella dell'interesse di gruppo. Solo alla luce di questo tradimento, che tuttavia avviene qui e oggi, mi permetto di giudicare male le battaglie dei gay, che altrimenti idealmente condivido.>>

Chiedo a Nadia Somma e Mario De Maglie di dirmi dove e perché sto negando la realtà. Chiedo a questi democratici se una interpretazione di questo tipo meriti idealmente di essere considerata alla stregua di un revisionismo, e nel caso come si coniuga tutto ciò con la libertà di espressione. Del resto questo forum immagino faccia parte della "ventata di misoginia" che loro denunciano.

Risponderanno? Ma certo che no. Sono troppo impegnati a scrivere sui giornali.

Take the red pill

Offline vnd

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #11 il: Luglio 29, 2012, 06:07:44 am »
Chi l'ha usato? Non ho capito...

Prima di tutto, coloro che hanno finanziato i fasci di combattimento: proprietari terrieri , borghesi, industriali, la nobiltà, il Re.

E poi le lobby internazionali, le multinazionali, gli inglesi....

("Il golpe inglese", Cereghino, Fasanella)
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Offline cancellatow

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #12 il: Luglio 29, 2012, 07:57:55 am »
ma sai che non c'é niente che rappresenti meglio il tuo pensiero dell'antifemminismo fascista?
come puoi pensare che se ci fosse stato ancora Mussolini saremmo arrivati a una situazione degradante per l'uomo come quella odierna?
Il comunismo fomenta la sovversione delle femmine,è innegabile.


 :hmm:

Franco è stato al potere per 50 anni, ma adesso in spagna....
In cina c'è il comunismo eppure....
Non mi pare che le ideologie servano granchè in questa disputa

Offline vnd

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #13 il: Luglio 29, 2012, 08:07:02 am »

 :hmm:

Franco è stato al potere per 50 anni, ma adesso in spagna....
In cina c'è il comunismo eppure....
Non mi pare che le ideologie servano granchè in questa disputa

Concordo. Appena ho tempo divido la discussione.
Oppure, se anche Peter è d'accordo, elimino i messaggi non strettamente connessi con il tema principale (riferimenti politici, PD, Mussolini, ecc., miei e di Peter)
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Offline Giuseppe83

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Re: "Una ventata di misoginia attraversa il nostro paese?"
« Risposta #14 il: Luglio 29, 2012, 13:11:51 pm »
ma sai che non c'é niente che rappresenti meglio il tuo pensiero dell'antifemminismo fascista?
come puoi pensare che se ci fosse stato ancora Mussolini saremmo arrivati a una situazione degradante per l'uomo come quella odierna?
Infatti il codice civile, che è stato emanato da Mussolini, prima della riforma del 1975 attribuiva al marito una potestà sulla moglie. E così sarebbe se, per assurdo, a governare fosse ancora il Duce. Questa è la realtà.

Prima di tutto, coloro che hanno finanziato i fasci di combattimento: proprietari terrieri , borghesi, industriali, la nobiltà, il Re.
E poi le lobby internazionali, le multinazionali, gli inglesi....
("Il golpe inglese", Cereghino, Fasanella)
Un nazionalista finanziato da enti extranazionali?  :doh: