http://femminileplurale.wordpress.com/2012/08/01/confessioni-di-un-oppressore/La terragna ha scritto qualcosa... ma... proprio non si riusciva a capire che cosa volesse dalle nostre vite.
Per fortuna ha lasciato il link dell'articolo originale. Così adesso è tutto chiaro.
Un uomo, pagato non so quanto, ha scritto un aticolo da maschio... Non dico pentito ma... un maschio che ha una sua visione della realtà.
Come ce l'abbiamo tutti? No?
Chi è di destra, chi di sinistra, chi crede agli ufo, chi ai complotti pluto-giudaico-massonici, chi è cattolico, chi, come me, ha sprazzi di ebraicità...
Insomma... è il bello di sto mondo...
Lui racconta la sua versione.
Ciò in cui è criticabile è che la presenta come versione di tutto il genere maschile.
Un altro errore, che pare faccia sbrodolare de lusingate commentatrici, femministe che paiono più esserlo per aver subito un forzato addestramento che per intima vocazione (è un complimento), è il citare Pierre Bourdieu, un professore francese morto nel 2000, che si è fatto il meglio della carriera negli anni settanta.
“Penso che la violenza simbolica si eserciti con la complicità di strutture cognitive che non sono consce, che sono delle strutture profondamente incorporate, le quali – per esempio, nel caso della dominazione maschile – si apprendono attraverso la maniera di comportarsi, la maniera di sedersi – gli uomini non si siedono come le donne, per esempio. Ci sono molti studi di questo tipo: sulle maniere di parlare, sulle maniere di gesticolare, sulle maniere di guardare [a seconda dei sessi, e dei ceti sociali]. Nella maggior parte delle società, si insegna alle donne ad abbassare gli occhi quando sono guardate, per esempio. Dunque, attraverso questi apprendimenti corporei, vengono insegnate delle strutture, delle opposizioni tra l’ alto e il basso, tra il diritto e il curvo. Il diritto evidentemente è maschile, tutta la morale dell’ onore delle società mediterranee si riassume nella parola “diritto” o “dritto”: “tieniti dritto” vuol dire “sii un uomo d’ onore, guarda dritto in faccia, fai fronte, guarda nel viso”; la parola “fronte” è assolutamente centrale, come in “far fronte a”. In altri termini, attraverso delle strutture linguistiche che sono, allo stesso tempo, strutture corporali, si inculcano delle categorie di percezione, di apprezzamento, di valutazione, e allo stesso tempo dei principi di azione sui quali si basano le azioni, le ingiunzioni simboliche: le ingiunzioni del sistema di insegnamento, dell’ ordine maschile, ecc. Dunque, è sempre grazie a questa sorta di complicità [che l' ordine si impone]…”.
Già dalle prime righe si capisce che si tratta della descrizione di una realtà scomparsa del tutto.
A noi è stato insegnato che l'onore e l'orgoglio erano cose sbagliate. Abbiamo dovuto ricostruirceli dopo aver cucito le nostre ferite.
A nessuna donna viene più insegnato ad abbassare lo sguardo.
E mi chiedo se mai in italia è stata insegnata una cosa del genere.
I commenti sono spassosi.
Le donne sbrodolano.
Non possono credere che un maschiaccio faccia mezze ammissioni...
E che si lamenti delle cose e delle regole per le quali ci lamentiamo tutti ma dalle quali in fondo non riusciamo a staccarci. Perché, come diceva il buon vecchio ebreo barbuto, milioni di anni di selezione naturale non si potranno mai cancellare a tavolino.
Paoletto 1984... l'omuncolo di tutti i forum femministi ha l'ardire di dire la sua... "ma... veramente... anche voi dite << mio marito>>, <<il mio fidanzato>> questo non significa che lui vi appartenga..."
E le altre, indispettite e desiderose di compiacere il vero uomo, il non zerbino che, pur fa delle ammissioni ma si unisce a loro nella lotta al fantomatico patriarcato: "zitto tu che ti si sopporta, vieni solo qui a darci ragione!"; "ma che fai nella vita? Sei sempre qui a scrivere sciocchezze".
Fa quasi pena il povero zerbino ad oltranza.
Poverino... si pensa sempre allo statale imboscato ma... magari paoletto fa la notte, o ha un negozio... uno studio... un'ambulatorio.
Mica si può dire!
Non so se è solidarietà maschile ma, certo, a qual ragazzo è tanto mancato un padre....
Questo è quello che di solito pensiamo noi uomini ma... loro no... le nazicozze sentono l'esigenza di sondare: "è disoccupato?", "lavora?", "e se lavora, uno che scrive quando gli pare o è un paraculo o è un fortunato che fa un lavoro ben pagato....".
Il vecchio nonnino barbuto e i suoi milioni di anni di selezione naturale....
Interviene a difenderlo una certa Rita. "non pare vi chiediate la stessa cosa dei tanti intelligenti che scrivono in orario di lavoro"...
Una saggia. Chissà se è la nostra....
Vabbè.... stavolta non lo dico di non linkarvi...
Tanto lo so che in ambienti dove non ci sono donne, si formano elementi che tendono ad occupare le nicchie libere e... curiosano.
Linkatevi pure ma con moderazione.
Questa gente, ricordatevelo, vorrebbe usarvi come strofinacci.
Non lo sanno il perché. E' stato insegnato loro così. E le donne, si sa, sono molto più disciplinate...
Il buon vecchio barbuto ebreo chiamava mistero ciò che per educazione non si può chiamare col suo vero nome.
Ma io che sono uno stronzo, lo dico lo stesso: servilismo naturale.