Autore Topic: Nazicozze estasiate a caccia di troll  (Letto 2510 volte)

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Offline vnd

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Nazicozze estasiate a caccia di troll
« il: Agosto 03, 2012, 14:03:52 pm »
http://femminileplurale.wordpress.com/2012/08/01/confessioni-di-un-oppressore/

La terragna ha scritto qualcosa... ma... proprio non si riusciva a capire che cosa volesse dalle nostre vite.
Per fortuna ha lasciato il link dell'articolo originale. Così adesso è tutto chiaro.

Un uomo, pagato non so quanto, ha scritto un aticolo da maschio... Non dico pentito ma... un maschio che ha una sua visione della realtà.
Come ce l'abbiamo tutti? No?
Chi è di destra, chi di sinistra, chi crede agli ufo, chi ai complotti pluto-giudaico-massonici, chi è cattolico, chi, come me, ha sprazzi di ebraicità...
Insomma... è il bello di sto mondo...
Lui racconta la sua versione.

Ciò in cui è criticabile è che la presenta come versione di tutto il genere maschile.
Un altro errore, che pare faccia sbrodolare de lusingate commentatrici, femministe che paiono più esserlo per aver subito un forzato addestramento che per intima vocazione (è un complimento), è il citare Pierre Bourdieu, un professore francese morto nel 2000, che si è fatto il meglio della carriera negli anni settanta.
Citazione
“Penso che la violenza simbolica si eserciti con la complicità di strutture cognitive che non sono consce, che sono delle strutture profondamente incorporate, le quali – per esempio, nel caso della dominazione maschile – si apprendono attraverso la maniera di comportarsi, la maniera di sedersi – gli uomini non si siedono come le donne, per esempio. Ci sono molti studi di questo tipo: sulle maniere di parlare, sulle maniere di gesticolare, sulle maniere di guardare [a seconda dei sessi, e dei ceti sociali]. Nella maggior parte delle società, si insegna alle donne ad abbassare gli occhi quando sono guardate, per esempio. Dunque, attraverso questi apprendimenti corporei, vengono insegnate delle strutture, delle opposizioni tra l’ alto e il basso, tra il diritto e il curvo. Il diritto evidentemente è maschile, tutta la morale dell’ onore delle società mediterranee si riassume nella parola “diritto” o “dritto”: “tieniti dritto” vuol dire “sii un uomo d’ onore, guarda dritto in faccia, fai fronte, guarda nel viso”; la parola “fronte” è assolutamente centrale, come in “far fronte a”. In altri termini, attraverso delle strutture linguistiche che sono, allo stesso tempo, strutture corporali, si inculcano delle categorie di percezione, di apprezzamento, di valutazione, e allo stesso tempo dei principi di azione sui quali si basano le azioni, le ingiunzioni simboliche: le ingiunzioni del sistema di insegnamento, dell’ ordine maschile, ecc. Dunque, è sempre grazie a questa sorta di complicità [che l' ordine si impone]…”.

Già dalle prime righe si capisce che si tratta della descrizione di una realtà scomparsa del tutto.
A noi è stato insegnato che l'onore e l'orgoglio erano cose sbagliate. Abbiamo dovuto ricostruirceli dopo aver cucito le nostre ferite.
A nessuna donna viene più insegnato ad abbassare lo sguardo.
E mi chiedo se mai in italia è stata insegnata una cosa del genere.

I commenti sono spassosi.
Le donne sbrodolano.
Non possono credere che un maschiaccio faccia mezze ammissioni...
E che si lamenti delle cose e delle regole per le quali ci lamentiamo tutti ma dalle quali in fondo non riusciamo a staccarci. Perché, come diceva il buon vecchio ebreo barbuto, milioni di anni di selezione naturale non si potranno mai cancellare a tavolino.


Paoletto 1984... l'omuncolo di tutti i forum femministi ha l'ardire di dire la sua... "ma... veramente... anche voi dite << mio marito>>, <<il mio fidanzato>> questo non significa che lui vi appartenga..."
E le altre, indispettite e desiderose di compiacere il vero uomo, il non zerbino che, pur fa delle ammissioni ma si unisce a loro nella lotta al fantomatico patriarcato: "zitto tu che ti si sopporta, vieni solo qui a darci ragione!"; "ma che fai nella vita? Sei sempre qui a scrivere sciocchezze".

Fa quasi pena il povero zerbino ad oltranza.
Poverino... si pensa sempre allo statale imboscato ma... magari paoletto fa la notte, o ha un negozio... uno studio... un'ambulatorio.
Mica si può dire!
Non so se è solidarietà maschile ma, certo, a qual ragazzo è tanto mancato un padre....
Questo è quello che di solito pensiamo noi uomini ma... loro no... le nazicozze sentono l'esigenza di sondare: "è disoccupato?", "lavora?", "e se lavora, uno che scrive quando gli pare o è un paraculo o è un fortunato che fa un  lavoro ben pagato....".

Il vecchio nonnino barbuto e i suoi milioni di anni di selezione naturale....

Interviene a difenderlo una certa Rita. "non pare vi chiediate la stessa cosa dei tanti intelligenti che scrivono in orario di lavoro"...
Una saggia. Chissà se è la nostra....



Vabbè.... stavolta non lo dico di non linkarvi...
Tanto lo so che in ambienti dove non ci sono donne, si formano elementi che tendono ad occupare le nicchie libere e... curiosano.

Linkatevi pure ma con moderazione.
Questa gente, ricordatevelo, vorrebbe usarvi come strofinacci.
Non lo sanno il perché. E' stato insegnato loro così. E le donne, si sa, sono molto più disciplinate...
Il buon vecchio barbuto ebreo chiamava mistero ciò che per educazione non si può chiamare col suo vero nome.
Ma io che sono uno stronzo, lo dico lo stesso: servilismo naturale.
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Offline Guit

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #1 il: Agosto 03, 2012, 15:17:23 pm »

Hanno paura degli uomini e cercano in tutti i modi di distruggerli, addirittura andando a vedere il modo in cui si siedono !!!

Psicopatia collettiva allo stato puro.
Take the red pill

Offline vnd

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #2 il: Agosto 03, 2012, 15:36:48 pm »
Hanno paura degli uomini e cercano in tutti i modi di distruggerli, addirittura andando a vedere il modo in cui si siedono !!!

Psicopatia collettiva allo stato puro.

Credo anche io che in molti casi il loro rancore nasca dall' incapacità a rapportarsi con gli uomini.
Per paura di essere rifiutate, aggrediscono.
Non sempre è così.
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Offline Guit

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #3 il: Agosto 03, 2012, 15:41:46 pm »
Credo anche io che in molti casi il loro rancore nasca dall' incapacità a rapportarsi con gli uomini.
Per paura di essere rifiutate, aggrediscono.
Non sempre è così.

Anche molti uomini hanno paura dei propri simili, e del confronto con essi. Infatti danno man forte alle donne nella distruzione simbolica della maschilità. Qui siamo al livello, secondo me gravissimo, dove si insinua che nel modo di sederci o di muoverci si veicoli un ordine simbolico violento. Non so se vi rendete conto del livello di aggressione di queste fanatiche.

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Offline vnd

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #4 il: Agosto 03, 2012, 16:08:21 pm »
Anche molti uomini hanno paura dei propri simili, e del confronto con essi. Infatti danno man forte alle donne nella distruzione simbolica della maschilità. Qui siamo al livello, secondo me gravissimo, dove si insinua che nel modo di sederci o di muoverci si veicoli un ordine simbolico violento. Non so se vi rendete conto del livello di aggressione di queste fanatiche.

Non capisco di che cosa si debba avere paura.

O meglio... anche io ho paura di certi uomini e certe donne.

Esiste gente molto cattiva.
Basta evitarla e si vive benissimo.

Vnd [nick collettivo].

Offline Guit

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #5 il: Agosto 03, 2012, 16:33:50 pm »
Non capisco di che cosa si debba avere paura.

O meglio... anche io ho paura di certi uomini e certe donne.

Esiste gente molto cattiva.
Basta evitarla e si vive benissimo.

Non parlo della paura di essere rapinati, bensì di quella di prendersi determinate responsabilità, secondo me oggi molto diffusa.

Del resto altrimenti come si spiega questa ossessione anti-uomo se non col timore e la necessità di "neutralizzarlo".


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Offline COSMOS1

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #6 il: Agosto 04, 2012, 11:02:14 am »
Citazione

Valentina Ricci permalink*   
2 agosto 2012 00:04

Paolo, portiamo molta pazienza con il tuo qualunquismo e la tua superficialità: talvolta però sei davvero intollerabile... Sappi che hai ancora accesso a questo blog soltanto per “merito” di soggetti ben più irritanti ai quali – purtroppo? – abbiamo dato spazio.

    Paolo1984 permalink   
    2 agosto 2012 10:01

    vi ringrazio per la vostra pazienza

 :lol:

ci sono uomini e caporali
paolo1984 non è un uomo  ;)
Dio cè
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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #7 il: Agosto 04, 2012, 11:16:33 am »
passando alle cose serie
Citazione
Dopo aver ottenuto la laurea in filosofia, Bourdieu insegnò per un anno, a seguito del quale fu chiamato alle armi. Prestò servizio per due anni in Algeria, dove le truppe francesi cercavano di sedare i ribelli algerini.
è chiaro che ci sono soggetti traumatizzati dalle proprie esperienze, intendo dalla propria vigliaccheria, che vivono la propria vita e costruiscono la propria filosofia su quel complesso di colpa

per dare una idea di ciò che intendo, la guerra a cui Bourdieu partecipò senza opporsi, è questa: http://www.storiain.net/arret/num180/artic3.asp

questo meccanismo, i complessi di colpa che ti portano ad attaccare coloro che ti assomigliano perchè ti vergogni di ciò che sei stato, meccanismo molto diffuso tra i maschi pentiti, i collaborazionisti e in generale i vigliacchi, sta sotto la filosofia/etnografia di Bourdieu. Le donnine acefale sono entusiaste del suo pensiero, perchè è un non pensiero, è una cortina fumogena che copre il suo senso di colpa
« Ultima modifica: Agosto 04, 2012, 11:41:29 am da COSMOS1 »
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Offline Ethans

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #8 il: Agosto 04, 2012, 11:25:38 am »
Citazione
“Penso che la violenza simbolica si eserciti con la complicità di strutture cognitive che non sono consce, che sono delle strutture profondamente incorporate, le quali – per esempio, nel caso della dominazione maschile – si apprendono attraverso la maniera di comportarsi, la maniera di sedersi – gli uomini non si siedono come le donne, per esempio. Ci sono molti studi di questo tipo: sulle maniere di parlare, sulle maniere di gesticolare, sulle maniere di guardare [a seconda dei sessi, e dei ceti sociali]. Nella maggior parte delle società, si insegna alle donne ad abbassare gli occhi quando sono guardate, per esempio. Dunque, attraverso questi apprendimenti corporei, vengono insegnate delle strutture, delle opposizioni tra l’ alto e il basso, tra il diritto e il curvo. Il diritto evidentemente è maschile, tutta la morale dell’ onore delle società mediterranee si riassume nella parola “diritto” o “dritto”: “tieniti dritto” vuol dire “sii un uomo d’ onore, guarda dritto in faccia, fai fronte, guarda nel viso”; la parola “fronte” è assolutamente centrale, come in “far fronte a”. In altri termini, attraverso delle strutture linguistiche che sono, allo stesso tempo, strutture corporali, si inculcano delle categorie di percezione, di apprezzamento, di valutazione, e allo stesso tempo dei principi di azione sui quali si basano le azioni, le ingiunzioni simboliche: le ingiunzioni del sistema di insegnamento, dell’ ordine maschile, ecc. Dunque, è sempre grazie a questa sorta di complicità [che l' ordine si impone]…”.

Che marea di cazzate in poche righe... tra l'altro 'sta cosa del "diritto" e del "far fronte" è di una stupidità quasi imbarazzante. Ci sarebbe da spiaccicarsi dalle risate se non fosse che tali scempiaggini sono entrate nel linguaggio comune e sono prese come puro Vangelo dalla maggior parte del mainstream.

A 'sti qui è svanito il "senso del pudore e della vergogna".

Quali sono i nessi associativi (mentali) che portano 'sti "illuminati" a dire che la parola "diritto" ricalca nel profondo la figura dell'uomo d'onore (dell'uomo tutto d'un pezzo) proprio non me lo so spiegare (o meglio me lo spiego benissimo ed è proprio per questo che mi scatta l'imbarazzo).

Ci vuole una bella fantasia. Con la logica faziosa di 'sta bella gentina qui tutto diventa possibile.

Offline Ethans

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #9 il: Agosto 04, 2012, 11:46:29 am »
che vivono la propria vita e costruiscono la propria filosofia su quel complesso di colpa

Che è poi un complesso di colpa che non ha proprio senso di esistere in quanto poggia su un racconto in larga parte falso e strumentale.

Gente che ha paura di ragionare sulla vera natura della donna, gente stolta, che merita tutto il male possibile: chissà che dal dolore non si riprendano. Il dolore è l'unica strada praticabile per un'improvvisa rinsavita di 'sti omuncoli, cercare di ragionarci è quasi un utopia.

Offline vnd

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #10 il: Agosto 04, 2012, 11:57:20 am »
:lol:

ci sono uomini e caporali
paolo1984 non è un uomo  ;)

E, a quanto pare, nemmeno un caporale...
A meno che...




















non sia un infiltrato.....
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Offline Rita

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #11 il: Agosto 04, 2012, 12:51:13 pm »
Che marea di cazzate in poche righe... tra l'altro 'sta cosa del "diritto" e del "far fronte" è di una stupidità quasi imbarazzante. Ci sarebbe da spiaccicarsi dalle risate se non fosse che tali scempiaggini sono entrate nel linguaggio comune e sono prese come puro Vangelo dalla maggior parte del mainstream.


anche a volerla prendere per vera.. comunque c'è sempre il dualismo del dovere comparato al diritto.
Stai diritto ok, ma devi "far fronte" ovvero devi pensarci tu..

http://www.educational.rai.it/lemma/testi/legge/diritto.htm

comunque seriamente pare che il lemma "diritto" nell'accezione giuridica derivi alla lontana da "dirictum" che significa "de regere" indicare la direzione, tracciare la via, insomma... vai avanti tu che a  me viene da ridere  :lol:

E come sempre si omette il contraltare del dovere al diritto, chi ha diritti ha maggiori doveri o responsabilità.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Ethans

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Re:Nazicozze estasiate a caccia di troll
« Risposta #12 il: Agosto 04, 2012, 13:14:23 pm »
comunque seriamente pare che il lemma "diritto" nell'accezione giuridica derivi alla lontana da "dirictum" che significa "de regere" indicare la direzione, tracciare la via, insomma... vai avanti tu che a  me viene da ridere  :lol:

E come sempre si omette il contraltare del dovere al diritto, chi ha diritti ha maggiori doveri o responsabilità.

Difficilmente leggo 'sti blogghini, mi faccio il sangue amaro. Già noto certe dinamiche nella vita reale, se mi metto anche a navigare su 'sti siti scoppio.

Siamo circondati da un branco di pecoroni omertosi e disonesti.

Una moltitudine infinita.