A mio avviso, la percezione che abbiamo delle realtà al di fuori dell'Occidente è profondamente viziato da pregiudizi. L'Islam non lo conosce bene nessuno. Quanti hanno studiato l'arabo? Quanti conoscono la storia dei Paesi arabi e dell'Islam? Quanti sanno che nei Paesi arabi esistono prolifici movimenti femministi e
non sono la quintessenza del "patriarcato"?
Ciò detto:
L'Islam non esalta l'uomo, esalta solo Dio, è l'unico che viene messo al centro, tutti gli altri sono sottomessi a lui. il capo della comunità musulmana (l'Imam che è infallibile come il papa) decide le sorti e i principi dell'intera comunità.
L'imam (suppongo si faccia riferimento al sunnismo) è per lo più una guida spirituale della comunità, ma non ne decide le sorti, guida la preghiera collettiva e assume i compiti di guida religiosa ma non politica (califfo) o militare (Amīr al-Mu'minīn che incarna le funzioni civili dell'autorità). A questo ci pensa il potere politico dello Stato. In Paesi come Marocco, Tunisia, Egitto, Yemen, Oman, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Giordania, Indonesia, Algeria, Siria, Bahrein, Brunei, ed altri ancora, potere religioso e temporale sono distinti e la vita non è dominata dagli imam e della sharīʿa (vedremo i successivi sviluppi) ma dalla Costituzione dei rispettivi Paesi, nonché dai Codici vigenti.
Inoltre il Corano stabilisce che l'uomo è vicario (khalīfa) di Dio (2, 28; 38, 26). Sono attributi riferiti rispettivamente ad Adamo e a Davide.
L'Islam fa lo stesso oggi.
Ad esempio ci accusa di aver fatto le crociate... e allora rivendica... per ipotesi... la costruzione di una moschea.
A parte che sono due cose che non hanno nessun legame: tu oggi rivendichi un diritto in base ad un torto che nel medioevo qualcuno, fosse anche un mio avo, ti avrebbe causato?
A quali Paesi, movimenti politici o religiosi si sta facendo riferimento? Possono essere definiti rappresentanti dell'Islam? Quale? Sciita? Sunnita? Wahabbita? Sufi?
Il Corano tollera le religioni del libro, ossia cristianesimo e ebraismo.
I seguaci di ogni altro credo religioso e gli atei sono considerati infedeli.
Cristiani ed ebrei sono *tollerati* non *benvenuti* cioè sono *sopportati*. Ad essi, sempre secondo il Corano, va applicato un Tributo "con umiliazione"
Il tributo (dhimma) è un atto di vassallaggio e comporta il pagamento di una tassa di protezione. Gli obblighi ai quali le comunità non muslumane (dhimmi) devevano sottostare all'interno della comunità musulmana sono flessibili tuttavia questa tassazione comportava privilegi: le comunità non musulmane potevano professare liberamente la loro fede, seguire tutte le loro prescrizioni cultuali e civili senza alcuna imposizione o costrizione da parte delle autorità musulmane; inoltre la comunità musulmana era obbligata a intervenire a favore delle comunità non musulmane tutte le volte queste ultime lo richiedano, aspetti questi che hanno reso la tassazione estremamente tollerabile agli occhi di ebrei e cristiani (a differenza di quanto capitava agli ebrei in Europa).