c'è un punto che per me è una vostra ( e lo dico in generale) contraddizione.
Non si dialoga con le femministe ok. Le si combatte.
Senza distinzione, liberate attiviste e non, etc.
Allora, quando sostenete (e molti di voi lo sostengono) che oggi la quasi totalità delle donne è femminista o comunque ha assimilato la teoria della donna "liberata", intendete dire che combattete la quasi totalità delle donne (tranne qualche decina sparsa nel mondo) non dialogate con la quasi totalità delle donne (tranne qualche decina sparsa nel mondo) oppure hanno ragione Red e Cosmos?
E se non è così, se ancora moltissime donne non vivono, si comportano e agiscono secondo il FaS-pensiero o il ravera-pensiero o qualsiasi pensiero femminista perchè portare avanti la lotta?.
Insomma, una delle due è sbagliata o palesemente forzata: quale delle due?
La terza, cara Rita. Quella che tu non hai detto: nessun dialogo (inutile) con le femminste che
vogliono rieducare i maschi (peccato che tantissimi maschi non vogliono affatto essere "rieducati"
ma , molto semplicemente, che le femministe la piantino di rompere i coglioni). Ma dialogo con le
donne che, sia pure per motivi opportunistici, hanno introiettato il pensiero femminista e lo tirano
fuori quando fa loro comodo, ma non vogliono convertire i maschi ai deliri femministi. Molto più
semplicemente, intendono fare i loro interessi e i loro comodi. Benissimo. Ma da ora in poi ce li
faremo anche noi. E senza indulgenze, senza più gesti di cavalleria, senza autoflagellazioni per
assecondare e far felice una donna. Dicono di essere più brave, più capaci, più intelligenti e anche
più forti? E allora che senso ha chiedere il nostro aiuto e la nostra comprensione? Se siamo dei mediocri, perchè ricercare la nostra amicizia? A questo serve appunto il dialogo con loro: a far loro
capire che la festa è finita e non potranno, da adesso, contare sulla nostra accondiscendenza e
sulla nostra dabbenaggine. Che i loro interessi se li facciano da sole, se sono così brave. Che ai
loro bisogni provvedano da sole, se sono così brave. Che i loro sogni li realizzino da sole, se sono
così brave. In altre parole, che facciano le femministe con i fatti e non a parole. E soprattutto non
facciano le femministe con il nostro aiuto e la nostra approvazione. Se non danno gratis più nulla
a noi, come orgogliosamente vanno proclamando, allora non riceveranno gratis più nulla da noi.
Chiarito loro questo (con il dialogo) resterà da vedere e resteremo a vedere se continueranno
allora a fare discorsi femministi, a lanciare proclami femministi e attuare comportamenti femministi.
Io sono fiducioso che cesseranno di farlo.