c'è un punto che per me è una vostra ( e lo dico in generale) contraddizione.
Non si dialoga con le femministe ok. Le si combatte.
Senza distinzione, liberate attiviste e non, etc.
Non credo che tutte le donne siano femministe.
Non lo sono ad esempio le nonne che hanno un figlio separato e a causa dei pregiudizi antifemministi non possono più vedere i loro nipotini e godere appieno dei loro beni.
Non lo sono le nuove compagne dei separati, le loro sorelle e amiche.
E, se mai lo fossero stati, non possono più essere femministi i padri separati che hanno subito (e non richiesto) una separazione.
Ormai i separati sono tanti. Ne conosciamo tanti anche tra i nostri amici e, conoscendo le loro storie, per quanto sia impossibile conoscere tutto di tutti, sappiamo non è vero che si tratta di gente che si ubriaca e picchia la moglie (altro mito da sfatare).
Quindi... tutto questo femminismo... che crolla al primo contatto con la realtà, io non lo vedo.
C'è poi una certa categoria di persone che soffre di rimpianti sessantottini...
E... vabbè.... quelle tra trent'anni saranno morte e sepolte....
Io dedicavo qualche attenzione alle fas-ciste perché pensavo fossero giovani.
Ma... ho visto che non ce n'è bisogno.
Quelle che non scompariranno mai sono le femministe lesbiche.
Che, non avendo famiglie alle quali badare e, spesso, vivendo di rendita e non avendo nemmeno un lavoro, fanno una gran cagnara e simulano consenso.
Lo simulano impedendo ai dissidenti di accedere ai loro forum e blog, lo simulano dandosi ragione l'un l'altra, autoreferenziandosi, in un'operazione di autoesaltazione che perpetra quanto già avveniva nei circoli femministi.
Lo vedi come fa paura la partecipazione di un uomo non allineato al femminist blog camp?
Cos'è sto fbc se non la riunione autocelebrativa di un circolo femminista sessantottino?
Il femminismo è malato da un pezzo.
Per assurdo lo stanno uccidendo gli stessi privilegi sessisti che le femministe hanno preteso.
Ora, tu mi chiedi a che serviamo noi.
Definire Lotta quello che noi facciamo è sbagliato.
Le battaglie sono altre. C'è gente costretta a combattere, a uccidere e morire.
Anche definire "lotta" le sfilate-pagliacciate femministe del passato è un insulto ai giovani eroi della Resistenza italiana.
Noi stiamo dando una spintarella al femminismo.... a cadere nel baratro...
Siamo ancora a livello di presa di coscienza.
Noi diciamo "uomini e donne, vi sembra giusto che una nonna non possa più vedere i suoi nipotini? Che i figli di donne che amano dei separati non possano andare nelle stesse scuole dei loro fratellastri? Guardatevi attorno, informatevi e non aspettate di sbatterci il grugno per svegliarvi!".
Tutte le rivendicazioni femministe si fondano su bugie.
A partire dalla festa simbolo che rievoca un incendio che non c'è mai stato o che, comunque, è avvenuto con modalità e per cause diverse da quelle millantate, alle statistiche taroccate e autoprodotte.
Chi vuole informarsi ha la possibilità di appurarlo.
Speriamo di chiudere presto questa triste parentesi contro l'uguaglianza.
Perché la vera guerra non è tra gli uomini e le donne ma tra i potenti e i servi.
E lì il discorso si fa più serio e difficile....
Il comunismo ha fallito.
Bisogna trovare un'alternativa al comunismo in grado di portare uguaglianza pur senza impedire all'avido di creare lavoro.
Tuttavia, controllarne l'ingordigia, limitandone i danni che sono l'eccessiva disuguaglianza sociale, la povertà, lo sfruttamento e le guerre.
Un minimo per tutti, poi chi ha voglia di lavorare e rischiare è giusto che abbia di più.
Ma fino ad un certo punto.
Oltre diventa dannoso.
Il come lo deciderà qualcun altro.
Io sono soltanto un soldato.