Autore Topic: Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.  (Letto 20630 volte)

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Offline Peter Bark

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #90 il: Agosto 21, 2012, 21:22:51 pm »
non punirei di più una femmina,mi auguro che gli venga data la pena che darebbero a un uomo nella stessa situazione.
che pena sia per me è marginale,non giudico questo...se per lo stesso reato degli uomini sono stai costretti a pane e acqua e badila in mano,pretendo che siano dati pane acqua e badili anche alle femmine...bisogna smetterla di trattarvi coi guanti anche se ci sputate addosso in continuazione.
dimostrare cosa e a chi poi? sei consapevole che siccome la fuori ti stendono tappetti in qualsiasi caso perché sei donna,sarebbe coraggioso da parte mia mostrare a tutta la tua marmaglia di servi che a me è rimasto ancora un briciolo di dignità di uomo? ammazza che audacia che avrei!


Offline Giulia

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #91 il: Agosto 22, 2012, 02:35:05 am »
E cosa BUONA e GIUSTA è stata punire molto severamente un po' di donne delle SS!
Ma te ce credi che hanno imparato la lezione? Dopo si son comportate bene almeno?

PS:
ma dove le trovi ste foto?

Online fabriziopiludu

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #92 il: Agosto 22, 2012, 03:56:27 am »



 
Ma te ce credi che hanno imparato la lezione? Dopo si son comportate bene almeno?

 La foto mostra siano state condannate a morte, e impiccate.
 Han fatto la stessa fine di Rudolf Hoss, di cui erano dipendenti.


 

Offline COSMOS1

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #93 il: Agosto 23, 2012, 13:27:06 pm »
Introvigne
Citazione
"Certamente - osserva il sociologo - le voci che protestano contro condizioni di detenzione troppo dure e una pena troppo severa meritano di essere ascoltate, tenuto conto della situazione personale delle giovani imputate".
 
 "Tuttavia - prosegue Introvigne - non si può, come alcuni fanno, andare oltre ed esaltare il gesto per cui le Pussy Riots sono state condannate. Ho l'impressione che non tutti conoscano esattamente i fatti. Le Pussy Riots hanno cantato una canzone dove non si limitano ad affermazioni politiche ma chiamano il patriarca ortodosso 'puttana', e il cui ritornello fa il verso alla liturgia ortodossa ripetendo 'La merda, la merda, la merda del Signore'. E non l'hanno cantata in un loro locale, e neppure in una piazza, ma nella cattedrale di Mosca, uno dei luoghi più santi dell'ortodossia russa".
 
 "Come sempre - afferma Introvigne - trovare l'equilibrio fra la libertà di espressione e il diritto delle confessioni religiose a non essere offese, specie nei loro luoghi di culto, è delicato. Ma non è giusto aggredire la Chiesa Ortodossa russa quando presenta, non senza buone ragioni, la presunta performance 'artistica' delle Pussy Riots come una violazione dei diritti dei cristiani all'integrità dei loro luoghi di culto, che non possono indiscriminatamente diventare teatro di proteste politiche, anche giustificate, nel corso delle quali si offende la sensibilità della comunità cristiana". "Che alcuni sostenitori delle Pussy Riots siano talora animati da cristianofobia - conclude Introvigne - è confermato dal gesto delle 'contestatrici in topless' Femen, che nella piazza principale di Kiev hanno abbattuto con una motosega quella che non è, come è stato scritto, una semplice croce, ma un crocifisso con l'immagine di Gesù Cristo, che è stao gettato nella polvere urlando slogan anti-religiosi".



http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=1713&ID_sezione=396
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Offline Lucia

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #94 il: Agosto 23, 2012, 13:52:27 pm »

Si però quando pocchi anni fa la chiesa ortodossa fu alzata proprio attorno alla chiesetta greco cattolica per demolirla poi, perché altri posti non hanno trovato poverini,

allora cosa dicevano gli ortodossi del rispetto per le religioni e della sensibilità religiosa altrui ?  :mad: :mad: :mad:




Offline Giuseppe83

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #95 il: Agosto 23, 2012, 20:36:40 pm »
DI ISRAEL SHAMIR
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Universalmente ammirate, le Pussy Riot (o PR in breve) sono state promosse  superstar. Ma che cosa sono? Non sono né un gruppo rock né un gruppo punk. Un giornalista inglese si meravigliò: non fanno musica, non cantano, non dipingono, nada, rien, niente.
Come le possono chiamare "artiste"? E’stata una dura prova per i loro tifosi, ma l’hanno superata al volo, a pieni voti : quell’intenditore di arte che è “il Dipartimento di Stato USA “ ha pagato (1) per il loro primo singolo prodotto da The Guardian oltre che per qualche immagine e qualche suono.




Riusciamo a sopportare oscenità che danno allo stomaco e bestemmie, io sono un grande ammiratore di Notre Dame de Fleurs di Jean Genet, che di queste ha fatto una sintesi. Tuttavia, le P.R. non hanno mai scritto,  composto o verniciato qualcosa di valore. Chris Randolph le difendeva in Counterpunch (2) facendo un confronto con "il controverso Egor Letov". Che paragone  fuorviante! Letov scriveva poesie, piene di oscenità, ma erano sempre poesia, mentre le P.R. non hanno nulla, se non le pubbliche relazioni.

Consacrate dalla pubblicità, ma artisticamente fuori gara, le tre giovani donne che vengono dalla Russia hanno deciso : bene , suoniamo  una  filastrocca. Hanno rubato un pollo congelato da un supermercato (3) e lo hanno usato come un vibratore, hanno filmato l'atto, lo ha definito "arte" e l’hanno sparato sul web.   Altri loro successi artistici sono stati un'orgia in un museo e la presentazione  brutale di un pene in erezione.(4)


Anche in queste dubbie opere d'arte il loro ruolo era quello di personale tecnico: la gloria è andata a un artista russo-israeliano Plucer-Sarno di Mevasseret Zion, che ha promosso idee  e design, ha riscosso i diritti d'autore ricevuto un importante premio russo. Le future membre delle Pussy Riot non hanno avuto nulla e sono state descritte da Plucer come "provinciali ambiziose", o peggio.

Ultimamente hanno cercato di saltare sul carro della lotta politica, è stato un altro flop. Hanno detto un diluvio di parole oscene su Putin - nella Piazza Rossa, in metropolitana – senza  nessun effetto. Non le hanno arrestate, non sono state multate, solo cacciate via come un fastidio. Senza attirare l'attenzione della gente.

E 'importante ricordare che Putin è un nemico dichiarato degli oligarchi russi, proprietari della parte più consistente dei media russi e sponsor dei letterati di Mosca, che stampano ogni giorno tante invettive anti-Putin , che non fanno più notizia ( shock) . Non si può inventare una nuova diatriba contro Putin - è stato già detto e pubblicato. E Putin non interferisce mai praticamente con la libertà di stampa.

I miei amici giornalisti stranieri sono sorpresi di solito dalla unanimità e dalla ferocia della campagna anti-Putin sui media russi. Si potrebbero paragonare agli attacchi contro G.W. Bush sui giornali liberali negli Stati Uniti, ma negli Stati Uniti, ci sono molti giornali conservatori che hanno sostenuto Bush. Putin non ha praticamente nessun supporto nei media mainstream, tutti di proprietà dei baroni dei media. Un'eccezione importante è la TV, ma è espressamente apolitica e manda in onda principalmente intrattenimento semi-idiota, anche questo proposto da attivisti anti-Putin come Mlle Xenia Sobtchak. Così le PR non sono proprio riuscite a svegliare la bestia.


Alla fine le giovani virago sono state mobilitate per un attacco alla Chiesa. A quel punto erano disposte a fare qualsiasi cosa per un pò di pubblicità. E la campagna anti-Chiesa è iniziata qualche mese fa, all'improvviso come a comando. La Chiesa russa aveva vissuto 20 anni di pace, recuperati dopo il periodo comunista, ed è stata sorpresa dalla ferocia dell'attacco.

Anche se questo argomento richiederebbe molto spazio, cercheremo di riassumere brevemente. Dopo il crollo dell'URSS, la Chiesa è rimasta l'unica forza spirituale importante a sostegno della solidarietà nella vita russa. Le  amministrazioni di Eltsin e Putin sono state materialiste come i comunisti, hanno predicato e praticato un darwinismo sociale di  genere neo-liberale. La Chiesa ha offerto qualcosa oltre alle ricchezze sfuggenti della terra. I russi che hanno sentito la perdita del collante della solidarietà, che prima offriva il partito comunista sono accorsi avidamente verso l'alternativa fornita dalla Chiesa.

Il governo e gli oligarchi hanno trattato bene la Chiesa, perché la Chiesa aveva una forte tendenza anti-comunista, e i ricchi avevano ancora paura dei rossi che ancora hanno seguaci tra i non abbienti. La Chiesa è rifiorita , sono state ricostruite molte belle cattedrali e molti monasteri dopo decenni di degrado. La chiesa è diventata, di nuovo, un  elemento di coesione in Russia.

Fortificatasi di nuovo, la Chiesa ha ricominciato a parlare per i poveri e per i diseredati; i comunisti revisionisti  guidati da  Gennadi Zuganov  frequentando la  Chiesa, hanno scoperto come parlare con i credenti. Un noto economista e pensatore, Michael Khazin, ha predetto che il futuro appartiene a un nuovo paradigma di Cristianesimo- Rosso, qualcosa sulla falsariga del pensiero iniziale di Roger Garaudy. Il progetto Rosso Cristiano è una minaccia per le élite e una speranza per il mondo, ha scritto. Inoltre, la chiesa russa ha preso una posizione molto russa e anti-globalista.

Questo probabilmente ha accelerato l'attacco, ma era solo una questione di tempo in cui le forze globali anti-cristiane  avrebbero fatto un passo avanti per attaccare la Chiesa russa, come hanno attaccato la Chiesa occidentale. Come quando la Russia entrò nel WTO ed adottò i costumi occidentali, ha dovuto adottare la secolarizzazione. E infatti la Chiesa Russa è stata attaccata da forze che non vogliono che la Russia sia un paese coeso: gli oligarchi, le grandi imprese, i signori dei media, l’intelligentia - filo-occidentale di Mosca, e gli interessi occidentali che, naturalmente, preferiscono che la Russia resti divisa al suo interno.
Questa offensiva contro la Chiesa è iniziata con alcuni problemi minori: i media erano tutti eccitati per il costoso orologio del patriarca, che poi ere un regalo del Presidente Medvedev. Il fervore anti-religioso era alto tra opposizione liberale che ha manifestato contro Putin prima delle elezioni e aveva bisogno di una nuova carota. Un importante attivista anti-Putin Viktor Shenderovich ha detto che capirebbe se i sacerdoti ortodossi russi fossero  ammazzati come nel 1920. Un'altra figura in vista tra i manifestanti liberali, Igor Eidman,  ha esclamato: "sterminiamo i parassiti" – riferndosi alla Chiesa russa - nei più scortesi termini biologici.

Il presunto organizzatore delle PR, Marat Gelman, un collezionista d'arte russo ebreo, è stato collegato con precedenti dimostrazioni artistiche  anti-cristiane  con la distruzione di icone e la messa in ridicolo di una chiesa a forma di clistere.

Il problema di  Gelman  e delle PR  era provocare una reazione della Chiesa e le PR hanno fatto due tentativi per creare indignazione nel pubblico della seconda cattedrale di Mosca, il vecchio Duomo di Elochovsky, ma entrambe le volte sono state espulse, ma non arrestate. La terza volta, hanno provato qualcosa di più difficile, e sono andate  alla Cattedrale di San Salvatore - che è stata demolita da Lazar Kaganovich nel 1930 e ricostruita nel 1990 -  hanno aggiunto più bestemmie e  del tipo più osceno. Ma  ancora le hanno lasciate andare in pace.

La polizia ha fatto del suo  meglio per evitare di arrestarle , ma non hanno avuto altra scelta dopo che le Pussy Riot avevano caricato un video della loro apparizione nelle cattedrali con una colonna sonora oscena.

Durante il processo, la difesa e gli imputati hanno fatto del loro peggio contrapponendosi ai giudici e minacciandoli di attirarsi  l'ira degli Stati Uniti (sic!) e con aria di sfida hanno preso a fare, con odio, dei discorsi anti-cristiani. Il giudice non ha avuto altra scelta, che riconoscerle colpevoli di crimini di odio (il teppismo con odio religioso, è stata la motivazione). L'accusa non ha infierito sulle accusate con il crimine di odio più grave " con l'intenzione di provocare conflitti religiosi", anche se probabilmente sarebbe stato appropriato. (Il crimine di  nazismo  con l'intenzione di provocare conflitti prevede cinque anni di carcere).

Una condanna a due anni è del tutto in linea con la prassi prevalente in Europa. Per discorsi anti-ebraici che parlano in forma molto più mite di odio, i paesi europei abitualmente applicano sentenze da due a cinque anni di carcere in caso di  prima infrazione.

I russi hanno applicato la legge contro chi ha commesso il crimine di odio contro la fede cristiana, e questo è probabilmente una novità in Russia.  I russi hanno dimostrato di trattare Cristo come i francesi trattano Auschwitz  Questo ha scioccato gli europei che evidentemente hanno pensato che le “leggi contro l'odio” possono  essere applicate solo per proteggere ebrei e gay.

I governi occidentali chiedono più libertà per gli “anti-cristiani-russi”, mentre non perseguono i revisionisti dell'Olocausto che vivono in mezzo a loro.

L’opposizione anti-Putin accorsa per sostenere  le PR. Un leader carismatico dell'opposizione radicale, il poeta Eduard Limonov ha scritto che l'opposizione ha fatto un errore ad appoggiare le PR, in quanto si mettono contro le masse e l'abisso tra le masse e l'opposizione cresce. Ma la sua voce ha  gridato nel deserto, e il resto dell'opposizione ha abbracciato felicemente la causa delle PR, cercando di trasformarle in un'arma contro Putin.

I media occidentali e anche i governi le hanno usate per attaccare Putin. Un editoriale del Guardian ha invitato Putin a dimettersi. Putin ha chiesto clemenza per le PR, e il governo era imbarazzato da questo caso. Ma non hanno avuto scelta: gli organizzatori invisibili dietro le PR volevano avere le VIRAGO in prigione, e così hanno fatto.

Commercialmente, hanno preso un  jackpot. Con il supporto di Madonna e del Dipartimento di Stato, le ragazze  sono disponibili a lasciare il  carcere per un tour mondiale con tanto di foto  davanti alla Casa Bianca. Hanno registrato il proprio nome come marchio e cominciano a venderne il  franchising. E le loro concorrenti, il gruppo Femen (la cui arte è mettere in mostra le loro tette in luoghi insoliti) ha cercato di battere le PR  abbattendo una grande croce di legno installata in memoria delle vittime di Stalin. Ora il limite è il cielo.

Nel mese di agosto, tempo di vacanze, quando non ci sono molte  hard news e i lettori di giornali sono in riva al mare o in campagna, il processo alle  PR ha dato quell’intrattenimento tanto necessario per l'uomo e la bestia. Speriamo che uscirà dalle prime pagine con la fine della stagione sciocca, ma non ci scommetterei troppo.


Offline ilmarmocchio

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #96 il: Agosto 23, 2012, 22:00:38 pm »
ottimo articolo


Offline Tullio

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #98 il: Agosto 26, 2012, 19:01:30 pm »
DI ISRAEL SHAMIR
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Universalmente ammirate, le Pussy Riot (o PR in breve) sono state promosse  superstar. Ma che cosa sono? Non sono né un gruppo rock né un gruppo punk. Un giornalista inglese si meravigliò: non fanno musica, non cantano, non dipingono, nada, rien, niente.


sono delle aspiranti veline russe, che cercano la notorietá e di soddisfare il proprio esibizionismo.

Non mi sorprenderebbe che non ci capiscano molto di politica e che siano state strumentalizzate facilmente da qualcuno piú intelligente di loro.
omissis

Offline COSMOS1

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #99 il: Agosto 27, 2012, 23:55:44 pm »
ci sono analisi sensate e c'è aria fritta
un esempio di vuoto totale di ragionamento è femminile plurale  :sick: (FL da non confondere con FAS o FS)

non sapendo bene cosa dire di positivo per le pussy ecco cosa scrive Chiara Melloni:

http://femminileplurale.wordpress.com/2012/08/20/pussy-riot/#more-6027

Citazione
questo, credo, non dovrebbe ingannare sulla scelta di martirio (certo, solo parziale) che Nadezhda, Maria e Yekaterina stanno affrontando

non solo questa frase, tutto l'intervento sembra solo uno sbrodolamento del post iniziale di questa discussione di Massimo

ma la cosa buffa è che Massimo è preoccupato appunto dal fatto che le pussy passino per martiri, la paucineuronica le ha già promosse martiri  :lol: :lol: :lol:

si proprio: due su tre (a oggi, domani potrebbero essere tre su tre) hanno già tagliato la corda all'estero e ben pagate!

scelta del martirio! maddai! connetta i suoi due neuroni prima di digitare Chiara, ci faccia il piacere!


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Online Massimo

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #100 il: Agosto 28, 2012, 12:13:31 pm »
Caro Cosmos, della serie: te l'avevo detto! La mia era una profezia fin troppo facile da fare.
Infatti, non me ne faccio un vanto!

Offline COSMOS1

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #101 il: Agosto 28, 2012, 12:29:48 pm »
Massimo, il tuo ragionamento era ben chiaro dall'inizio
quello che io e altri ti abbiamo fatto osservare è che x fare i martiri bisogna avere le palle: S.Lorenzo per dire ai carnefici "giratemi dall'altra parte che da questa son cotto" o i martiri giapponesi per farsi strappare le unghioe ad una ad una, farsi scuoiare e crocifiggere.
Le pussy non sono e non saranno mai martiri: infatti sono scappate! Non sono disposte a fare nemmeno meno del minimo della pena quelle coraggiose femminucce!

Questo è ciò che a te sfuggiva (comprensibilmente, perchè temevi che invece potessero essere martiri) e ancora sfugge a quella due-neuroni-sconnessi della Chiara Melloni. Ma lei non è assolutamente scusabile, perchè onora come martiri delle scemette che
1 sono state condannate non al minimo della pena (che andava da 3 a 7 anni) ma a meno del minimo: 2 anni
2 perchè comunque anche 7 anni sono nulla in confronto a ciò che i veri martiri hanno subito, l'accostamento è dissacratorio, stupido e ignorante
3 perchè le stupidine comunque non sono disposte a scontare neppure due anni!
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Offline Peter Bark

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #102 il: Agosto 28, 2012, 12:41:19 pm »
Queste donne hanno scelto di correre il rischio di sacrificare parte della propria vita in prigione al solo scopo di perseguire un fine politico, ossia l’espressione di una protesta contro i poteri (statale, clericale) sotto i quali vivono. E questo senza avere alcuna certezza a priori rispetto all’attenzione globale di cui sarebbero state oggetto. Per quanto ne sapevano loro al momento della prima nota della canzone, avrebbero potuto finire in prigione per sette anni senza che nessuno le notasse. Chi le critica, avrebbe ora lo stesso coraggio?

La femmina (quindi femminista) che ha scritto l'articolo non dice neante sulla viltà delle altre due compagne di queste tre Giovanne D'Arco? Che unità d'intenti poi all'interno del gruppo...che complicità...tre dementi disposte a marcire in galera pur di sovvertire gli ordini del potere e le altre due che se la danno a gambe...chi è più deficiente,la femmina che ha scritto l'articolo,o queste galline incappucciate?

La verità è che queste scalcinate pseudo artiste hanno scelto la via più facile per raccattare un pò di notorietà (che sparirà tra poco quando i giornalisti avranno cose più serie di cui parlare ),tra l'altro facendosi usare da qualcuno più sveglio di loro,pensando che essendo femmine gli sarebbe stata preclusa qualsiasi pena.Hanno solo fatto male i calcoli.

Ma le altre esibizioniste,quelle che hanno distrutto un crocifisso con una motosega,non hanno preso nessun provvedimento per loro?


Offline COSMOS1

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #103 il: Agosto 28, 2012, 12:51:00 pm »
Queste donne hanno scelto di correre il rischio di sacrificare parte della propria vita in prigione

maddai Peter, non hai letto l'articolo di  ISRAEL SHAMIR riportato sopra da Giuseppe83? quelle cercavano in tutti i modi di farsi arrestare, perchè erano convinte della loro immunità. Quello era il terzo tentativo dentro una chiesa, gli altri due li hanno ignorati e basta.
Altra imprecisione: le pussy sono 3, non 5. Due sono scappate all'estero x non andare in prigione (gran rischio hanno scelto di correre!) al momento forse una andrà al fresco. Forse. Finchè non ci va non ci credo.
Alla faccia del coraggio!
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Offline Peter Bark

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Re:Le Pussy Riot rischiano 3 anni di carcere. Dovremmo protestare anche noi.
« Risposta #104 il: Agosto 28, 2012, 13:08:55 pm »
Ho letto Cosimo...ma poi,vogliamo sottolineare che queste paladine della giustizia sono anche madri? Almeno,due di loro...
suvvia,riconosciamo il loro grande coraggio! disposte anche a farsi arrestare per 7 anni pur di perseguire i propri ideali,ce ne fossero di uomini come loro.
ma a chi avevano pensato di lasciare i loro poppanti queste madri esemplari,mi chiedo? Cioé,avevano addirittura preventivato  che il loro coraggio sarebbe stato premiato con una lunga pena carceraria...dite che avranno allertato qualche badante rumena per crescere i loro figli nel frattempo?
Ci sono le badanti rumene in Russia?