Non solo la Svezia.
Quello in modo particolare.
I modelli svedesi sono assolutamente da evitare. Nessuno sembra far mai caso al fatto che negli stati nordici il benessere e i privilegi delle donne si basano esclusivamente sul sacrificio degli uomini. Perché anche in Svezia e Norveglia, stando ai dati sugli infortuni, i lavori più rischiosi, proprio quelli che costituiscono la maggior fonte di ricchezza scandinava: pesca, estrazione mineraria e Legname, sono svolti esclusivamente da uomini sfruttati e lasciati volutamente nell'ignoranza e nella totale disinformazione.
Le donne? Sono tutte occupate a mettersi in mostra e a chiacchierare nelle loro comode scrivanie, in uffici luminosi e climatizzati.
http://genusnytt.wordpress.com/2010/07/30/graddfil-for-kvinnor-vid-arbetsskada/(leggetelo con google translator:
http://translate.google.it/translate?sl=sv&tl=it&js=n&prev=_t&hl=it&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fgenusnytt.wordpress.com%2F2010%2F07%2F30%2Fgraddfil-for-kvinnor-vid-arbetsskada%2F)
Il problema è che la differenza tra infortuni maschili e femminili è fin troppo evidente, così le geniali svedesi si sono inventate un abbassamento del target di invalidità.
Del resto le assurdità del sistema nazi-femminista svedese le possiamo riscontrare tutti quanti quando andiamo all'Ikea.
Le donne sono tutte al caldo negli stand e gli uomini a fare i facchini nei magazzini.
Certo... così è rispettato il 50/50 ma... è vera parità?
O piuttosto un assaggio della società alveare femminista nella quale il ruolo dei maschi è equiparato a quello dei fuchi?
La Svezia. Il paese ad alto tasso di alcolismo e suicidi.
Se vi piace, andateci. Ve la lascio!