Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza
Quelle false accuse contro le femministe
ilmarmocchio:
--- Citazione da: Rita - Agosto 21, 2012, 12:23:03 pm --- :) ma .. credo anch'io che se un avvocato scrive per un giornale dovrebbe astenersi dalla terminologia latina o almeno spiegarla, ma forse quello era un articolo destinato agli operatori del settore.
Credo che esista un po' in tutti i settori la tendenza a usare un gergo.
La lingua della danza è il francese ovunque e anche qui in Italia per definire certe figure di danza o posizioni usano termini francesi. Credo che l'italiano sia la lingua della musica classica, se non ricordo male e.. il latino è la lingua dei giuristi. :P
Anche i medici non scherzano quando parlano tra di loro o scrivono di medicina eh...
--- Termina citazione ---
sbagliano i giuristi e sbagliano i medici. la lingua serve per comunicare, non per confondere e, proprio gli operatori del settore, dovrebbero essere chiari.
Lo stato è quello italiano e la lingua è l'italiano.
In tale lingua devono essere redatti i testi, ricordando che non tutti sanno il latino,,ma tutti hanno diritto di capire, e , per capire, primo passo è usare la lingua madre, che non è il latino :P
ilmarmocchio:
tanto p er infierire
Ad iura renuntiata non datur regressus. :P
FikaSicula:
--- Citazione da: Rita - Agosto 21, 2012, 11:34:25 am ---visto un link citato da Sandokan che citava una proposta di legge parlamentare (non so se sia possibile verificarla nel sito ufficiale del Parlamento) e un'affermazione su un giornale (...) da un link preso a caso dalla rete [...]
--- Termina citazione ---
Sono citazioni prive di fonti o con fonti discutibili.
è citata nella relazione introduttiva ad un ddl di due deputati del pdl
http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/21612
e poi qui ancora su un altro ddl del pdl http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/2501
ma da dove abbiano tratto questa informazione non si dice. Non è documentato.
La proposta parlamentare giusto in tal senso non l'ho trovata neppure io ma non mi sorprenderebbe ci fosse. In termini di proposta, forse.
Molto precisa e puntuale comunque la tua documentazione sul tema.
Chiedo: si aprisse un altro thread su questo per ipotizzare il che fare in termini di opposizione culturale, legislativa o non so? Voi avete già ipotizzato delle soluzioni?
doctordoctor:
--- Citazione da: FikaSicula - Agosto 21, 2012, 15:19:28 pm ---Sono citazioni prive di fonti o con fonti discutibili.
è citata nella relazione introduttiva ad un ddl di due deputati del pdl
http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/21612
e poi qui ancora su un altro ddl del pdl http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/2501
ma da dove abbiano tratto questa informazione non si dice. Non è documentato.
La proposta parlamentare giusto in tal senso non l'ho trovata neppure io ma non mi sorprenderebbe ci fosse. In termini di proposta, forse.
Molto precisa e puntuale comunque la tua documentazione sul tema.
Chiedo: si aprisse un altro thread su questo per ipotizzare il che fare in termini di opposizione culturale, legislativa o non so? Voi avete già ipotizzato delle soluzioni?
--- Termina citazione ---
L'introduzione è davvero assurda e la riporto: "Un rapporto stilato da Amnesty International in merito alle violenze sulle donne ha reso noto che, a livello mondiale, almeno il 20 per cento delle donne ha subìto abusi fisici e violenze sessuali. Purtroppo la violenza sulle donne è la violazione dei diritti umani più diffusa, più socialmente «subita» e più difficile da contrastare"
Ora, non si capisce perché è la più difficile da contrastare, dato che statisticamente, anche includendo i famosi numeri oscuri, le violenze che le donne subiscono non sono significativamente maggiori delle violenze subite dagli uomini; inoltre, e questo è un ritornello a cui si assiste sempre, come fanno a dire che la violenza che le donne subiscono è la più socialmente subita? Che cosa vuol dire?
Vi è inoltre un passaggio secondo me fondamentale che è il seguente:
"essa è presente (la violenza sulle donne N.d.A.) in tutti i Paesi, in tutte le società e in tutte le culture, tocca tanto la sfera pubblica quanto quella privata e si manifesta a livello psicologico in maniera distruttiva per la vittima alla stregua o forse ancora più che a livello fisico".
Questa frase, che fa parte di un campionario ripetuto all'inverosimile, soprattutto quando durante le discussioni pubbliche o le relazioni scritte bisogna introdurre l'argomento, mi sembra serva più che altro a provocare reazioni di sgomento dipingendo un quadro che non dovrebbe nemmeno essere pensato da persone cosiddette civili. Ma anche questa è un'assurdità bella e buona perché adottando questo modo di ragionare si presume a priori che la donna debba essere automaticamente immune alla violenza. Come se fosse una cosa da uomini.
Ma se i generi sono due (maschio e femmina) perché la donna deve esserne esclusa? Perché le violenze che le donne subiscono devono essere considerate come un qualcosa di speciale che meritano speciali considerazioni?
Rita:
--- Citazione da: doctordoctor - Agosto 21, 2012, 15:40:27 pm ---Vi è inoltre un passaggio secondo me fondamentale che è il seguente:
"essa è presente (la violenza sulle donne N.d.A.) in tutti i Paesi, in tutte le società e in tutte le culture, tocca tanto la sfera pubblica quanto quella privata e si manifesta a livello psicologico in maniera distruttiva per la vittima alla stregua o forse ancora più che a livello fisico".
--- Termina citazione ---
non vorrei andare troppo O.T, ma approfitto di te che sei del settore e chiedo: avevo letto di ricerche negli Stati Uniti, se non erro di Levy-Strauss (vado a memoria spero di non confondermi con i jeans :P) che forniva un altro dato e cioè che in tutte le società e in tutte le culture la violenza in ambito domestico era esercitata maggiormente dalle donne e questo lui mi pare lo spiegasse antropologicamente col fatto che si sentiva più forte nell'ambiente domestico (una roba tipo.. questo è il mio regno e qui domino io, detto molto malamente :P).
Se sì contrasterebbe anche questo con la vulgata corrente che vuole le donne vittime di violenza domestica maggiormente fra le mure domestiche.
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