Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza
PAS
dadtux:
Funziona anche il secondo link. Comunque questo è il ragionamento che viene proposto:
--- Citazione ---La decisione del comitato dell’APA di non accettare nel DSM5 la proposta del gruppo di William Bernet sul PAD (Parental Alienation Disorder) ha rinserrato le fila dei critici dell’alienazione genitoriale, che adesso possono sostenere con maggiore forza che la “PAS non è una malattia”.
Ma davvero l’inclusione o l’esclusione dal DSM rappresenterebbe una sorta di “patente di scientificità” per l’alienazione genitoriale?
In questo articolo di Paolo Migone si scoprono le ombre del manuale diagnostico dell’American Psychiatric Association. Pochi sanno che il futuro DSM5 è stato accusato di aver abbassato le soglie di molte malattie, con il risultato di aumentare enormemente le diagnosi “false positive” e quindi di “psichiatrizzare” larghe fasce della popolazione a vantaggio delle case farmaceutiche. E a lanciare questa accusa non sono pericolose associazione anti-psichiatriche ma altri rispettabili psichiatri capeggiati dai due coordinatori della precedente edizione del DSM Spitzer e Frances.
Ma questo problema non deve sorprendere più di tanto perché si tratta di un noto limite connaturato con il meccanismo stesso del DSM. Infatti il DSM non è effettivamente un catalogo delle malattie scoperte dalla medicina psichiatrica, ma si tratta più semplicemente di un tentativo non ancora riuscito di stabilire un linguaggio comune attendibile tra gli psichiatri, senza la pretesa di stabilire diagnosi dotate di “validità” in senso tecnico.
A questo punto si capisce meglio perché il gruppo capeggiato da William Bernet ha lanciato nel 2010 la sua proposta di includere nel DSM5 anche il nuovo disturbo denominato Parental Alienation Disorder. Dato che il DSM5 è soltanto un elenco di standard convenzionali, l’inclusione di uno schema di riferimento anche per l’alienazione genitoriale potrebbe offrire alla comunità internazionale degli studiosi un minimo comune denominatore per orientare le future ricerche sull’alienazione genitoriale, né più né meno di quanto sia già avvenuto per il resto dei contenuti del DSM.
Il dottor Darrel Regier portavoce della task force sul DSM il 21 settembre 2012 ha dichiarato che l’alienazione genitoriale non verrà inclusa perché non è un disturbo che coinvolge l’individuo e si tratta di un problema di relazione tra genitore e figlio o genitore e genitore. Ma la proposta Bernet prevedeva due opzioni alternative di categorizzazione, alienazione genitoriale come disturbo individuale oppure alienazione genitoriale come problema relazionale. Quindi Regier sembrerebbe lasciare ancora la porta aperta all’inclusione di uno standard per l’alienazione genitoriale come problema relazionale.
Comunque vada, l’inclusione o l’esclusione nel DSM non aggiunge né toglie nulla di rilevante alla realtà dell’alienazione genitoriale e del gran numero di ricerche che sono state svolte su questo fenomeno.
--- Termina citazione ---
http://www.alienazione.genitoriale.com/luci-e-ombre-del-dsm-paolo-migone-psicologia-contemporanea/
dadtux:
In occasione del fatto del bambino di Padova si è citato il recente comunicato del portavoce della task force sul DSM5 che ha dichiarato che l’alienazione genitoriale non verrà inclusa nel nuovo manuale in uscita nel 2013 perché non è un disturbo che coinvolge l’individuo, ma si tratta solo di un problema relazionale. Questa dichiarazione è apparsa assai sibillina, perché sembrava quasi una conferma di qualcosa di già noto.
Dispiace dirlo, ma chi ha parlato di questa questione si era dimenticato di consultare l’attuale Manuale Diagnostico, quello uscito nel 1994 con la sigla DSM-IV. Chi lo consulta scopre che in effetti la sindrome di alienazione genitoriale c’è già e si trova nel capitolo dedicato ai problemi relazionali.
Ecco spiegata la dichiarazione sul fatto che non verrò inclusa nel prossimo DSM5 come disturbo individuale, significa che in pratica conserverà il posto che già ha come problema relazionale.
Ma il solo fatto che venga nominata significa che non può essere trattata come una specie di “cane morto” o come si è letto “l’invenzione di un falso docente universitario che si autopubblicava i libri”. Molte delle fonti dei detrattori della PAS scadono quindi al livello di mera diffamazione e attacco personale.
http://www.alienazione.genitoriale.com/sorpresa-la-pas-nel-dsm-ce-gia-come-problema-relazionale/
Cassiodoro:
Bravo dadtux, hai evidenziato una buona notizia!!!
vnd:
--- Citazione da: dadtux - Ottobre 29, 2012, 09:21:44 am ---Dispiace dirlo, ma chi ha parlato di questa questione si era dimenticato di consultare l’attuale Manuale Diagnostico, quello uscito nel 1994 con la sigla DSM-IV. Chi lo consulta scopre che in effetti la sindrome di alienazione genitoriale c’è già e si trova nel capitolo dedicato ai problemi relazionali.
Ecco spiegata la dichiarazione sul fatto che non verrò inclusa nel prossimo DSM5 come disturbo individuale, significa che in pratica conserverà il posto che già ha come problema relazionale.
Ma il solo fatto che venga nominata significa che non può essere trattata come una specie di “cane morto” o come si è letto “l’invenzione di un falso docente universitario che si autopubblicava i libri”. Molte delle fonti dei detrattori della PAS scadono quindi al livello di mera diffamazione e attacco personale.
http://www.alienazione.genitoriale.com/sorpresa-la-pas-nel-dsm-ce-gia-come-problema-relazionale/
--- Termina citazione ---
Allora qualcuno, tra i 4 genuflessi, dovrebbe avvisare le loro amiche [moderazione] :
femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/10/17/appello-urgente-al-ministro-della-giustizia-severin-a-proposito-di-pas/#more-20952
vnd:
--- Citazione da: vnd - Ottobre 29, 2012, 12:52:07 pm ---Allora qualcuno, tra i 4 genuflessi, dovrebbe avvisare le loro amiche sciacalle:
femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/10/17/appello-urgente-al-ministro-della-giustizia-severin-a-proposito-di-pas/#more-20952
--- Termina citazione ---
Pare siano rimasti in 3.
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