Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza

PAS

<< < (4/26) > >>

FikaSicula:
Data la presenza di alcuni interventi che nulla aggiungono al tema credo sia necessario fare chiarezza anche su altri metodi di trattazione dell'argomento per arrivare ad una discussione pulita, schietta, priva di elementi che nulla c'entrano con questo.

Vi racconto il mio punto di vista. Io mi occupo di comunicazione, informazione. Il mio primo caporedattore mi insegnò come prima cosa quanto fosse necessaria la fonte, sempre.

Il tema della Pas dapprincipio è astratto. Viene sostanziato con un insieme di fonti che sono fonti di se stessi. Mio interesse è quello di raccontare la "notizia". Questo è il mio compito. Dal punto di vista politico è mio interesse che tutti/e possano parlarsi senza che la discussione sia inficiata da elementi inquinanti. La notizia innanzitutto. Il rumore di fondo non serve. Specie se quel rumore vuole proprio diventare la notizia in se'.

Chi si occupa di Pas?

Sostenitori/trici:

Scienziati (pochi da ciò che vedo)
Organizzazioni a tutela di minori
Organizzazioni dei padri separati
Antifemministi
Persone che si occupano di Questione Maschile
Altri

Detrattori/trici:

Scienziati (altrettanto pochi)
Organizzazioni a tutela di minori
Gruppi di riferimento di madri separate
Femministe
Persone che si occupano di violenza sulle donne
Altri

Tra gli argomenti usati dagli uni e dagli altri ci sono le cose che ho elencato qui: http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=6031.msg67281#msg67281

Bilancio degli ultimi anni (dal mio punto di vista parzialissimo, integrate per favore):

Tra le persone che per una ragione e per un'altra soccombevano ad una emergenza, padri in lotta per ottenere l'affido, madri in lotta per non perderlo, organizzazioni in lotta per affermare i diritti degli uni e delle altre, c'erano altre figure investite sul tema.

Il materiale reperibile era solo quello a favore della Pas. Molto del materiale in rete non è fornito da soggetti competenti ed è pieno di concetti sessisti o è messo in circolazione da fonti rancorose che non spiegano. Generalizzano. Consolidano stereotipi. Offendono. Per conoscere una opinione difforme bisognava cercare altrove e tradurre, con pazienza. Tradurre le voci contro diventava necessario per colmare quel vuoto di informazione in un contesto che diventava sempre più ideologico.

Chi tentava di saperne di più. Chi non riusciva neppure a parlarne perché arrivava il sito/clone ritorsivo a ricordarti che non può esistere una voce critica su questo, tanto astio in rete, che continua tuttora, nessun interesse spesso da parte di alcuni/e a cercare di capire. Piuttosto per loro è fondamentale usare questo argomento, la sofferenza altrui, a pretesto per misurarsi in termini sessisti contro le donne e le femministe.

E ancora il mio caporedattore mi direbbe "la notizia, dov'è la notizia?" e io risponderei "beh, è questa la notizia, il rumore, perché si inibisce una discussione critica sul tema e dunque la notizia per adesso è questa".

Si rilevano fanatismi. Da una parte quelli/e che attendono ogni notizia su donne che compiono crimini per dimostrare che le donne e le femministe siano cattive. Dall'altra quelli/e che aspettano come manna dal cielo che muoia una donna per mano di un uomo per avere più frecce al proprio arco. Da una parte quelli che traducono solo materiale che dimostrerebbe l'esistenza di una vena criminale tra le femministe e dall'altra quelli che vogliono scovare una vena criminale tra i sostenitori della Pas. Gli uni e le altre strumentalizzano e brandiscono fonti come fossero armi nucleari. I bambini non c'entrano. E' una lotta tra persone di ideologie diverse. E non sono sicura che in questo c'entri il femminismo. Ma per capirci qualcosa bisogna sempre tentare di non sentire il rumore che non è più di fondo. E' in superficie.

Dov'è la notizia? E' questa follia. Questa è la notizia.

Poi capita che qualche giornalista ne voglia parlare. Ospita interventi pro e contro ma di lei si fa una martire. Altro rumore. Altro rancore che dà vita ad ulteriore rancore. Il rumore diventa ancora notizia. Non si parla di Pas, o di tutto ciò che riguarda il ddl 957.

Lettura certamente parziale. Critica. Autocritica. Di analisi del contesto. Senza fare sconti a nessuno.

Dunque: voglio scrivere un articolo che parli di Pas. Tesi a sostegno. Tesi contro. Con fonti ed equilibrio. Dove la notizia sia la reale notizia e non tutto ciò che ruota attorno ad essa.

E' plausibile fare questa cosa senza che il giorno dopo io sia schedata come "negazionista della Pas" o senza che il blog sia preso di mira da persone che vogliono solo consolidare una precisa posizione? Garantisco che nessuna opinione lesiva della reputazione altrui avrà spazio.

Perché io, questa storia, voglio raccontarla davvero. Chiedendo comunque rispetto per la mia opinione. Aiutatemi a tracciare la fine di un metodo e l'inizio di un altro. Aiutatemi a fare la differenza. Aiutatemi a proporre un esempio su come "andare avanti".

Angelo:
Fikasicula, non prenderla di largo...
CITAZIONE COSMOS


--- Citazione ---PAS:
1 c'è un possibile danno psicologico connesso al conflitto di coppia sui figli? Se qualcuno lo nega in buona fede, è meglio che si faccia vedere da uno psichiatra di quelli seri. Le carceri sono piene di figli di coppie divorziate o separate, la separazione/divorzio introduce elementi di stress psichico sui figli enormi.
2 la forma più frequente che assume questa sofferenza psicologica dipende dal contesto, contesto per il quale in Italia le donne hanno vantaggi enormi nei confronti dei padri quando i giudici scelgono a chi affidare i figli
3 in ogni conflitto (non solo di coppia) è normale che ogni parte cerchi di rappresentare sè nei confronti della controparte in modo da guadagnare le simpatie di terzi (nel conflitto di coppia in primis i figli, poi i giudici, le assistenti sociali, gli amici, etc). Le donne usano della legislazione per rinforzare questa dinamica naturale e distaccare emotivamente i figli dai padri. Sarebbe strano che non lo facessero e il problema non è che lo fanno (non sono cattive perchè lo fanno) ma che la legislazione e i giudici lo consentano.
4 c'è qualche ragione per la quale la legge e i giudici dovrebbero assecondare questa tendenza alla alienazione parentale? l'abuso dei minori? le violenze sessuali? i figlicidi? Siamo seri: facciamo una bella statistica, le situazioni nelle quali i padri sono più pericolosi per i propri figli di un qualunque estraneo sono solo quelle nelle quali c'è un forte conflitto di coppia. Se le leggi non soffiassero sul fuoco, ma fossero chiare e razionali e contribuissero invece a sedare queste tensioni, non c'è dubbio che ci sarebbero molti meno casi di "abusi" (intendo in senso generale, figlicidi compresi) di quelli attuali. La pura e semplice ipotesi, dichiarata dalla moglie, documentata dai dementi dei centri sociali, ma non comprovata di possibili abusi non può in nessun caso giustificare l'allontanamento del padre. La possibilità che la legge dà alle madri di denunciare il marito per abusi e di togliergli i figli senza alcuna prova e prima di qualunque giudizio, è la maggior causa di violenze famigliari!
--- Termina citazione ---



Cassiodoro:

--- Citazione da: FikaSicula - Agosto 17, 2012, 23:08:57 pm ---
La cura di cui parli secondo ciò che ho letto si chiama "terapia della minaccia" (correggimi se sbaglio) e si compone di una fase di deprogrammazione e una di riprogrammazione. La domanda è: qual è quella "malattia" in cui la terapia, qualunque essa sia, viene prescritta da un giudice invece che da un medico?
--- Termina citazione ---
I giudici, per prendere decisioni, si avvalorano delle consulenze di specialisti, in ogni settore, mai sentiro parlare dei "periti del tribunale"? Per diagnosticare la PAS un giudice non si basa solo sull'accusa generica di un genitore, ma si rivolgerà ad uno specialista, come previsto da Gardner.
Prima della "terapia della minaccia" deve essere redatto il “Transitional site program” che è, in pratica, un programma di riavvicinamento gestito fra il bambino ed il genitore alienato. Il programma prende il nome da un “luogo di transizione” (transitional site, in inglese) nel quale i due soggetti (bambino e genitore alienato) interagiscono fra di loro, in modo sempre più stretto col passare del tempo, così che il bambino possa accettare, senza traumi, una forma di convivenza col genitore alienato nella casa di quest’ultimo. Sono previsti tre livelli di “luogo di transizione”, da quello con restrizioni più blande per il bambino (ad esempio, la casa di un amico) a quello più contenitivo (addirittura l’ospedalizzazione). La scelta del luogo di transizione più adeguato dipende dall’osservazione del comportamento del bambino; comunque, è norma scegliere, in prima istanza, un luogo di livello 1 e passare, in sequenza, agli altri livelli solo in caso di insuccesso. Con l’aiuto del luogo di transizione, si svolge un programma di riavvicinamento in sei fasi: dal collocamento del bambino nel luogo prescelto (fase 1) fino ad un riavvicinamento protetto del bambino al genitore alienante (fase 6, solo se questo sarà possibile), passando per il trasferimento del bambino presso la casa del genitore alienato (fase 3).  Maggiori dettagli su questo programma sono disponibili all’URL http://fact.on.ca/Info/pas/gardnr98.htm.
..........................
I genitori, inoltre, devono temere la minaccia (e non esito ad usare questa parola) dell’applicazione di una  o  più  delle  sanzioni  indicate  in  tabella,  in  caso  di  mancata  adesione  al  programma delle visite stabilito
..........
 Un terapista PAS deve essere capace di dire, a un genitore alienante: “se lei non mi scodella il bambino a casa di suo marito  alle 17 in punto di venerdì prossimo, andrò dal giudice e chiederò che le vengano affibbiate le sanzioni scritte nell’ordine del tribunale”.
.......................
Da: "Deve, il tribunale, ordinare che i bambini PAS visitino (risiedano con) il genitore alienato?  Uno studio di follow-up"
      "Should Courts Order PAS Children to Visit/Reside with the Alienated Parent? A Follow-up Study"
Di: Richard A. Gardner

Cassiodoro:

--- Citazione da: FikaSicula - Agosto 18, 2012, 00:01:33 am ---Vi racconto il mio punto di vista. Io mi occupo di comunicazione, informazione. Il mio primo caporedattore mi insegnò come prima cosa quanto fosse necessaria la fonte, sempre.
..............
Dov'è la notizia? E' questa follia. Questa è la notizia.
..................
Poi capita che qualche giornalista ne voglia parlare. Ospita interventi pro e contro ma di lei si fa una martire. Altro rumore. Altro rancore che dà vita ad ulteriore rancore. Il rumore diventa ancora notizia. Non si parla di Pas, o di tutto ciò che riguarda il ddl 957.

Lettura certamente parziale. Critica. Autocritica. Di analisi del contesto. Senza fare sconti a nessuno.
.........
Dunque: voglio scrivere un articolo che parli di Pas. Tesi a sostegno. Tesi contro. Con fonti ed equilibrio. Dove la notizia sia la reale notizia e non tutto ciò che ruota attorno ad essa.
........
Aiutatemi a fare la differenza. Aiutatemi a proporre un esempio su come "andare avanti".

--- Termina citazione ---
La notizia non è la PAS, se è o non è una malattia, la notizia sono i bambini cresciuti senza un genitore, che solo arrivati all'età adulta riescono a riavvicinarsi. La notizia è cio che anche tu ritieni un errore,  che i genitori continuano a ripere, una forma soft di Medea, fare male ai figli per colpire l'altro genitore.
Io ne ho conosciuto una ragazza, che, arrivata a 24 anni, e ritornata da suo padre che non vedeva più da quando era bambina, e gli ha detto: "adesso che conosco veramente mia madre sono certa che tutto quello che mi ha raccontato su di te erano bugie". Questo è successo più di 10 anni fa, quando di PAS nessuno, in Italia, sapeva cosa era.

vnd:
Un utente molto superficiale scrive in merito alla natura dei detrattori della PAS:



--- Citazione ---Scienziati (altrettanto pochi)
Organizzazioni a tutela di minori
Gruppi di riferimento di madri separate
Femministe
Persone che si occupano di violenza sulle donne
Altri
--- Termina citazione ---


--- Citazione ---Scienziati
--- Termina citazione ---
(?)
Organizzazioni a tutela dei minori (Negazionismo anti PAS e tutela minori sulla base di critiche fatte da avvocati) Un ossimoro... quali?);


--- Citazione ---Gruppi di riferimento di madri separate
Femministe
Persone che si occupano di violenza sulle donne
Altri
--- Termina citazione ---

Fanno tutti parte dell'insieme "femministe".
Quelle che inventano incendi di fabbriche, taroccano statistiche, facendo carriera grazie ai vantaggi ottenuti per le donne si inseriscono ai vertici degli istituti di rilevamento e creano statistiche ad och, con domande faziose, che s'inventano cosette come "inversione dell'onere della prova", femminicidio (la vita di una donna varrebbe più di quella di un uomo), violenza di genere, ecc....
ATTENDIBILITA' ZERO.


--- Citazione ---Detrattori/trici:
--- Termina citazione ---

Chissà che vorrà dire...
Sul dizionario non ci sono parole come questa...
Ce ne sono col trattino ma... non con la sbarra...

Lo farà per confondere ulteriormente le acque...


Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa