Autore Topic: PAS  (Letto 28452 volte)

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Offline vnd

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Re:PAS
« Risposta #105 il: Settembre 19, 2012, 19:51:07 pm »
dad grazie dei link

noi ci siamo scontrati con la PAS come uno dei capitoli di denigrazione del maschile

sin dall'inizio abbiamo colto il meccanismo: il dogma fondante della società moderna è l'innocenza/autodeterminazione femminile. Se la donna dice che c'è stata violenza, c'è stata violenza. Punto. Se il bambino non vuol vedere il padre, la mamma è l'unico interprete autorizzato

i padri/genitori separati partono da un approccio diverso: questo attacco che subisco è falso

OK: partiamo da punti diversi, ma il campo di battaglia è lo stesso


Potrebbe anche darsi che tutto questo interesse sia dovuto ad altro...
Tipo... cercare un modo per aggirare l'ostacolo...
Quella è gente della quale non ci si può fidare...
Gente che non si è fatta scrupolo di rovinare ex-mariti...
Il che la dice lunga sol loro senso di giustizia e di onore...
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Re:PAS
« Risposta #106 il: Settembre 19, 2012, 19:55:14 pm »
:cool:

in effetti la situazione è asimmetrica

1 le discussioni in tutto il web sono moderate, per cui gli attacchi personali spariscono prima che tu li veda.
2 gli unici attacchi personali che non vengono censurati sono quelli contro di noi  :P
3 noi siamo gli unici che non censuriamo, per cui sul nostro forum trovi attacchi sia a FS sia ai nostri utenti/moderatori/amministratori.

Facendo 1+2+3 viene fuori che gli attacchi documentabili sono al 90% quelli contro di noi.
Però su facebook ci sono gruppi di femministe che stanno facendo pressione perchè FS non venga + ospitata su FAS  :wacko:

Capirai che imbecilli...

Ma non è suo faS?
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Re:PAS
« Risposta #107 il: Settembre 20, 2012, 09:02:40 am »
per quanto riguarda la questione del camp non ho visto nessun attacco a fs, potete darmi qualche riferimento più preciso?

no

 :unknown:

Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline dadtux

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Re:PAS
« Risposta #108 il: Settembre 24, 2012, 11:35:22 am »
Segnalo la notizia arrivata dagli USA secondo cui la proposta Bernet di inclusione dell'alienazione genitoriale come disturbo nel catalogo diagnostico DSM5 sarà rifiutata:
http://bigenitorialitaedintorni.wordpress.com/2012/09/23/lapa-decide-di-non-includere-il-disturbo-da-alienazione-parentale-nel-dsm-5/

Sul DSM e la PAS segnalo questo:
http://www.alienazione.genitoriale.com/luci-e-ombre-del-dsm-paolo-migone-psicologia-contemporanea/

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Re:PAS
« Risposta #109 il: Settembre 24, 2012, 12:08:01 pm »
Segnalo la notizia arrivata dagli USA secondo cui la proposta Bernet di inclusione dell'alienazione genitoriale come disturbo nel catalogo diagnostico DSM5 sarà rifiutata:
http://bigenitorialitaedintorni.wordpress.com/2012/09/23/lapa-decide-di-non-includere-il-disturbo-da-alienazione-parentale-nel-dsm-5/

Sul DSM e la PAS segnalo questo:
http://www.alienazione.genitoriale.com/luci-e-ombre-del-dsm-paolo-migone-psicologia-contemporanea/

ALLARME.

Il secondo link non me lo da.
E a voi?
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Offline dadtux

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Re:PAS
« Risposta #110 il: Settembre 24, 2012, 16:49:15 pm »
Funziona anche il secondo link. Comunque questo è il ragionamento che viene proposto:
Citazione
La decisione del comitato dell’APA di non accettare nel DSM5 la proposta del gruppo di William Bernet sul PAD (Parental Alienation Disorder) ha rinserrato le fila dei critici dell’alienazione genitoriale, che adesso possono sostenere con maggiore forza  che la “PAS non è una malattia”.

Ma davvero l’inclusione o l’esclusione dal DSM rappresenterebbe una sorta di “patente di scientificità” per l’alienazione genitoriale?

In questo articolo di Paolo Migone si scoprono le ombre del manuale diagnostico dell’American Psychiatric Association. Pochi sanno che il futuro DSM5 è stato accusato di aver abbassato le soglie di molte malattie, con il risultato di aumentare enormemente le diagnosi “false positive” e quindi di “psichiatrizzare” larghe fasce della popolazione a vantaggio delle case farmaceutiche. E a lanciare questa accusa non sono pericolose associazione anti-psichiatriche ma altri rispettabili psichiatri capeggiati dai due coordinatori della precedente edizione del DSM Spitzer e Frances.

Ma questo problema non deve sorprendere più di tanto perché si tratta di un noto limite connaturato con il meccanismo stesso del DSM. Infatti il DSM non è effettivamente un catalogo delle malattie scoperte dalla medicina psichiatrica, ma si tratta più semplicemente di un tentativo non ancora riuscito di stabilire un linguaggio comune attendibile tra gli psichiatri, senza la pretesa di stabilire diagnosi dotate di “validità” in senso tecnico.

A questo punto si capisce meglio perché il gruppo capeggiato da William Bernet ha lanciato nel 2010 la sua proposta di includere nel DSM5 anche il nuovo disturbo denominato Parental Alienation Disorder. Dato che il DSM5 è soltanto un elenco di standard convenzionali, l’inclusione di uno schema di riferimento anche per l’alienazione genitoriale potrebbe offrire alla comunità internazionale degli studiosi un minimo comune denominatore per orientare le future ricerche sull’alienazione genitoriale, né più né meno di quanto sia già avvenuto per il resto dei contenuti del DSM.

Il dottor Darrel Regier portavoce della task force sul DSM  il 21 settembre 2012 ha dichiarato che l’alienazione genitoriale non verrà inclusa perché non è un disturbo che coinvolge l’individuo e si tratta di un problema di  relazione tra genitore e figlio o genitore e genitore. Ma la proposta Bernet prevedeva due opzioni alternative di categorizzazione, alienazione genitoriale come disturbo individuale oppure alienazione genitoriale come problema relazionale. Quindi Regier sembrerebbe lasciare ancora la porta aperta all’inclusione di uno standard per l’alienazione genitoriale come problema relazionale.

Comunque vada, l’inclusione o l’esclusione nel DSM non aggiunge né toglie nulla di rilevante alla realtà dell’alienazione genitoriale e del gran numero di ricerche che sono state svolte su questo fenomeno.
http://www.alienazione.genitoriale.com/luci-e-ombre-del-dsm-paolo-migone-psicologia-contemporanea/

Offline dadtux

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Re:PAS
« Risposta #111 il: Ottobre 29, 2012, 09:21:44 am »
In occasione del fatto del bambino di Padova si è citato il recente comunicato del portavoce della task force sul DSM5 che ha dichiarato che l’alienazione genitoriale non verrà inclusa nel nuovo manuale in uscita nel 2013 perché non è un disturbo che coinvolge l’individuo, ma si tratta solo di un problema relazionale. Questa dichiarazione è apparsa assai sibillina, perché sembrava quasi una conferma di qualcosa di già noto.
Dispiace dirlo, ma chi ha parlato di questa questione si era dimenticato di consultare l’attuale Manuale Diagnostico, quello uscito nel 1994 con la sigla DSM-IV. Chi lo consulta scopre che in effetti la sindrome di alienazione genitoriale c’è già e si trova nel capitolo dedicato ai problemi relazionali.
Ecco spiegata la dichiarazione sul fatto che non verrò inclusa nel prossimo DSM5 come disturbo individuale, significa che in pratica conserverà il posto che già ha come problema relazionale.
Ma il solo fatto che venga nominata significa che non può essere trattata come una specie di “cane morto” o come si è letto “l’invenzione di un falso docente universitario che si autopubblicava i libri”. Molte delle fonti dei detrattori della PAS scadono quindi al livello di mera diffamazione e attacco personale.
http://www.alienazione.genitoriale.com/sorpresa-la-pas-nel-dsm-ce-gia-come-problema-relazionale/

Online Cassiodoro

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Re:PAS
« Risposta #112 il: Ottobre 29, 2012, 12:37:59 pm »
Bravo dadtux, hai evidenziato una buona notizia!!!
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline vnd

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« Risposta #113 il: Ottobre 29, 2012, 12:52:07 pm »
Dispiace dirlo, ma chi ha parlato di questa questione si era dimenticato di consultare l’attuale Manuale Diagnostico, quello uscito nel 1994 con la sigla DSM-IV. Chi lo consulta scopre che in effetti la sindrome di alienazione genitoriale c’è già e si trova nel capitolo dedicato ai problemi relazionali.
Ecco spiegata la dichiarazione sul fatto che non verrò inclusa nel prossimo DSM5 come disturbo individuale, significa che in pratica conserverà il posto che già ha come problema relazionale.
Ma il solo fatto che venga nominata significa che non può essere trattata come una specie di “cane morto” o come si è letto “l’invenzione di un falso docente universitario che si autopubblicava i libri”. Molte delle fonti dei detrattori della PAS scadono quindi al livello di mera diffamazione e attacco personale.
http://www.alienazione.genitoriale.com/sorpresa-la-pas-nel-dsm-ce-gia-come-problema-relazionale/

Allora qualcuno, tra i 4 genuflessi, dovrebbe avvisare le loro amiche [moderazione] :
femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/10/17/appello-urgente-al-ministro-della-giustizia-severin-a-proposito-di-pas/#more-20952
« Ultima modifica: Ottobre 29, 2012, 14:02:39 pm da Jason »
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« Risposta #114 il: Ottobre 29, 2012, 13:05:46 pm »
Allora qualcuno, tra i 4 genuflessi, dovrebbe avvisare le loro amiche sciacalle:
femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/10/17/appello-urgente-al-ministro-della-giustizia-severin-a-proposito-di-pas/#more-20952

Pare siano rimasti in 3.
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Offline dadtux

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« Risposta #115 il: Ottobre 29, 2012, 13:08:02 pm »
Allora qualcuno, tra i 4 genuflessi, dovrebbe avvisare le loro amiche sciacalle:
femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/10/17/appello-urgente-al-ministro-della-giustizia-severin-a-proposito-di-pas/#more-20952
Io ho già postato la notizia qui:
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/09/15/linee-guida-per-parlare-di-pas/#comment-26818
Ma il fatto è che per parlare di questioni tecniche come la funzione del DSM in psichiatria e psicologia bisognerebbe essere del mestiere, io non lo sono. Ma neppure tutta la banda che si è agitata gridando "La PAS non è nel DSM quindi non esiste!".

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« Risposta #116 il: Ottobre 29, 2012, 13:26:26 pm »
Io ho già postato la notizia qui:
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/09/15/linee-guida-per-parlare-di-pas/#comment-26818
Ma il fatto è che per parlare di questioni tecniche come la funzione del DSM in psichiatria e psicologia bisognerebbe essere del mestiere, io non lo sono. Ma neppure tutta la banda che si è agitata gridando "La PAS non è nel DSM quindi non esiste!".

Infatti.
Esattamente come se si fossero agitate gridando: "il raffreddore non esiste!"... "la leucemia non esiste!"

Eh... ma quando hai la faccia come il culo e sul tavolo c'è un panino iniziato da contendersi....
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Re:PAS
« Risposta #117 il: Ottobre 29, 2012, 13:41:10 pm »
La cosa grave è che si è esposto anche il presidente della Società Italiana di Psichiatria in un articolo sul Corriere:
http://archiviostorico.corriere.it/2012/ottobre/15/sindrome_false_tesi_Quando_invece_co_0_20121015_1807a156-168a-11e2-83a6-575099e83361.shtml

Anche lui ha preso per buono il grido scomposto "La PAS non c'è nel DSM!" senza verificare.
Invece c'è. Non è descritta, è solo nominata. Ma se è così importante 'sto cazzo di DSM, il fatto che la nomini, significa che quantomeno la considera esistente. La nuova proposta per il DSM5 è di corredare il nome con una descrizione articolata, in modo da fornire un riferimento per le future ricerche. E per questo, solo per questo, alcuni hanno gridato allo scandalo lanciando anatemi che fanno pensare alla caccia alle streghe.

Offline vnd

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Re:PAS
« Risposta #118 il: Ottobre 29, 2012, 13:42:28 pm »
Io ho già postato la notizia qui:
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/09/15/linee-guida-per-parlare-di-pas/#comment-26818
Ma il fatto è che per parlare di questioni tecniche come la funzione del DSM in psichiatria e psicologia bisognerebbe essere del mestiere, io non lo sono. Ma neppure tutta la banda che si è agitata gridando "La PAS non è nel DSM quindi non esiste!".

Appena leggeranno questa frase, con buona probabilità ti censureranno: "molte delle fonti dei detrattori della PAS scadono quindi al livello di mera diffamazione e attacco personale".

Conserviamoci almeno lo screenshot...
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Re:PAS
« Risposta #119 il: Ottobre 29, 2012, 14:01:51 pm »
Ricordo che Thread si occupa di discutere con alcune rappresentanti femministe a riguardo della PAS, sulla sua esistenza o meno come sindrome medicale, non di lanciare insulti e denigrazioni reciproche. Pertanto invito ad attenersi solo e soltanto agli argomenti. E mi sembra che si sia trovata qualche convergenza.
 
L' alienazione genitoriale esiste, è un' azione di mobbing praticata dagli abusologi(ecco perchè negano la sua esistenza) e loro clienti,ma sulla questione di non insistere sulla sua medicalizzazione(PAS), credo che Fabio Nestola e FS abbiano pienamente ragione.  Sottoporre cure psichiatriche ai bambini che sono stati plagiati dalle loro madri alienanti e loro nazi-avvocati, non mi sembra la soluzione giusta per combattere e prevenire l'alienazione genitoriale.  Ma l'alienazione genitoriale in sè e per sè esiste eccome.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America