Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza
la via d'uscita cattolica
COSMOS1:
pensavo oggi che in questi anni, sulla scia della "non scelta" di Rino, in un modo nell'altro si è venuta delineando una via d'uscita laica dalla QM, che più o meno è quella indicata da Tiberio Timperi: egualitarismo assoluto, contratti pre-matrimoniali, divorzio breve e a-traumatico, ecc.
tuttavia a tutt oggi non c'è neppure una lontana ipotesi per una via d'uscita cattolica:
anche ammesso l'egualitarismo, anzi proprio ammettendolo perchè è dal cedimento del magistero al pensiero dominante su questo punto che sono cominciati i guai per i cattolici, i passi ulteriori sono chiaramente sbarrati: contratti prematrimoniali che definiscano chiaramente le ipotesi in caso di divorzio e divorzio comunque breve o lungo
bisogna dire che è un pasticcio! un cattolico che non vuole abiurare e che si trova sposato ad una strega è spacciato!
stringi stringi a mio parere si dovrebbe avere la forza di porre alla gerarchia la necessità di indicare nei fatti un modello di rapporto tra i sessi che sia sostenibile. Cioè: se il modello di S.Paolo loro lo rinnegano, non è chiaro con cosa lo vogliano/possano sostituire. Ed è proprio l'alternativa il punto. Se la sottomissione della moglie va rifiutata, mi si spiega come si fa a far funzionare una democrazia con un numero di votanti pari? per definizione in ogni discussione in disaccordo i voti saranno 1 a 1!
Di fatto oggi come oggi il coniuge che viene penalizzato di più è proprio quello innocente dal punto di vista della dottrina :wacko: credo che sia un assurdo giuridico unico nel proprio genere: se un coniuge viene lasciato dall'altro che si rifà famiglia, la chiesa chiede al coniuge lasciato di restare solo e casto. Cioè, il colpevole se la gode, l'innocente viene punito (va bene che se anche il primo si riaccoppiasse sarebbero sullo stesso piano e quindi non ci sarebbe più innocente nè colpevole, ma la storia non è un assoluto, è un percorso, per cui bisognerebbe che in questo percorso nel momento in cui uno è innocente e l'altro colpevole, l'innocente venisse sciolto dal legame al colpevole. )
Mah, riflessioni in sordina. Siamo in un vicolo cieco!
Vicus:
McLuhan, cattolico, ha scritto che il contratto prematrimoniale è una sorta di divorzio anticipato che previene il divorzio vero e proprio. Ha previsto che, insieme ad altri fattori, sarebbe stato la salvezza dell'istituzione matrimoniale, destinata a diventare "l'istituzione più stabile al mondo". Sogni? Forse. Ma finora ci ha sempre azzeccato con decenni di anticipo.
vnd:
--- Citazione da: Vicus - Novembre 26, 2012, 01:12:48 am ---McLuhan, cattolico, ha scritto che il contratto prematrimoniale è una sorta di divorzio anticipato che previene il divorzio vero e proprio. Ha previsto che, insieme ad altri fattori, sarebbe stato la salvezza dell'istituzione matrimoniale, destinata a diventare "l'istituzione più stabile al mondo". Sogni? Forse. Ma finora ci ha sempre azzeccato con decenni di anticipo.
--- Termina citazione ---
Se la Chiesa volesse salvare l'istituto religioso del matrimonio cattolico, dovrebbe chiedere la revisione del concordato e la revoca degli obblighi di trascrizione all'anagrafe dei matrimoni celebrati.
La Chiesa e lo Stato hanno due concetti diversi del matrimonio.
Per la Chiesa è un rapporto tra due persone, l'Entità e la comunità.
Per lo Stato il matrimonio è occasione di mercato e lavoro.
E' ora che stato e chiese divorzino.
Vicus:
--- Citazione ---Se la Chiesa volesse salvare l'istituto religioso del matrimonio cattolico, dovrebbe chiedere la revisione del concordato e la revoca degli obblighi di trascrizione all'anagrafe dei matrimoni celebrati.
La Chiesa e lo Stato hanno due concetti diversi del matrimonio.
--- Termina citazione ---
Concordo al 100%.
L’accordo sugli effetti civili del matrimonio risale a quando il matrimonio era indissolubile. Nell’83 non si è pensato di riformarlo. Risultato: L’unione religiosa ha effetti civili sperequati che nulla hanno a che vedere col matrimonio cattolico e col matrimonio tout court.
Che senso ha costringere l’uomo a rimettere, praticamente senza tutela alcuna, il proprio futuro all’arbitrio di una donna spesso socialmente condizionata e legalmente incentivata a non rispettare gli impegni più elementari?
Si sente dire nelle chiese che ci sono sempre meno matrimoni, a causa della secolarizzazione. Forse il problema –e la soluzione- risiedono altrove.
Innanzitutto se il matrimonio civile è scioglibile a piacimento e fonte di considerevoli ingiustizie, la sua trascrizione dovrebbe essere resa quantomeno facoltativa.
Poi si potrebbe:
Fare istituire dallo Stato un regime matrimoniale speciale (come il covenant marriage che esiste già in certi Paesi) che permetta, ad esempio, la separazione solo per motivi gravi accertati e previa mediazione familiare;
Permettere gli accordi prematrimoniali (magari tracciandone le linee-guida su una base di reale equità), questi sì con effetti civili.
Credo che questo possa considerarsi un dovere cristiano, più che generiche esortazioni e “centri di ascolto”: l’industria del divorzio sparirebbe, e si eviterebbero innumerevoli sofferenze umane e sociali.
Per ripetute esperienze di conoscenti, ne sono convinto: il miglior deterrente alla separazione facile è renderla poco conveniente economicamente. C’è anche il welfare che aiuta il coniuge senza alcuna valutazione etica: ma, con l’aria che tira, per questo non sarà necessario darsi troppo da fare.
PS Il modello paolino non sembra essere rinnegabile, si sono visti i risultati. Sarebbe il caso di riproporlo in maniera credibile: qualcuno, laico, lo ha già fatto e non sono mancate testimonianze di coniugi grati per aver salvato il loro matrimonio.
vnd:
--- Citazione da: Vicus - Novembre 27, 2012, 01:22:19 am ---
Credo che questo possa considerarsi un dovere cristiano, più che generiche esortazioni e “centri di ascolto”: l’industria del divorzio sparirebbe, e si eviterebbero innumerevoli sofferenze umane e sociali.
--- Termina citazione ---
Concordo su quasi tutto.
Tranne che sul dovere cristiano.
Perché il benessere dei figli e la rivalutazione del senso dell'onore delle bersone quale risultato della capacità di scegliere, tener fede ai propri impegni, badare a se stessi e farsi carico di ogni responsabilità, soprattutto verso i figli, , quindi, la rieducazione alla responsabilità femminile (questa sì che andrebbe insegnata nelle scuole!) sono doveri cristiani ma anche ebraici (forse persino di più....) e persino islamici e, perché no, laici.
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