si, ma la verginità si perde una sola volta, non bisogna poi crescere il curriculum sessuale all'infinito solo per obbligo morale.
Questo mi ricorda una situazione assurda che si creò tra una mia conoscente e il suo ragazzo, sembrano le storie malate ma lui si era spacciato per una specie di latin lover uscito da un cinepanettone e lei ne parlava sempre con quel tono da disgusto malizioso che in realtà sembrava più un desiderio ossessivo (agli occhi un po' di tutti) e intanto se lo portava a letto, poi le notizie girano e quando ha scoperto che era solo un fanfarone l'ha mollato usando la scusa della sua falsità, senza empatizzare minimamente per questa persona e senza chiedersi se si fosse sentito costretto dalla situazione a mentire.
Questo atteggiamento piuttosto diffuso ricorda molto quelle tristi scenette dei films, dove lui si spaccia per un cummenda e ha rapporti sessuali finchè non viene scoperto.
Ricorda anche tutte quelle donne che a sentirle parlare non hanno pregiudizi riguardo al reddito del proprio partner, ma non le vedi mai accompagnate ad una persona che stia sotto i 5000 euro al mese.
E questo per la maggior parte degli uomini (non solo gli antifemministi) è francamente fastidioso, a tal punto che ho sentito bisessuali usarla come spiegazione per il loro fidanzarsi con uomini e andare a prostitute.
Io non ho visto cosi. Ho visto che nei gruppi misti uomini e donne c'è meno violenza che nei gruppi di solo maschi.
Nella fascia di età oltre i 25 sì, prima dei 25 è l'esatto opposto, ti giuro, io ci faccio le scommesse
e però non significa che per costruirsi un curriculum bisogna fare sesso anche quando non ti diverti come dice Warlord, lì è sufficiente crearsi la "fama".
A me è capitato di farlo, quando fai veramente sesso anche se costretto, la tua credibilità aumenta.
Il concetto del sesso realmente praticato per fare curriculum ha senso, secondo me, non nell'ottica della donna-che-si-mette-con-quello-che-vogliono-tutte e quindi, per dirla alla Warlord (correggimi se sbaglio) ha un alto reproductive value, ma nell'ottica di avere qualcuno con "esperienza" che ti guidi. Una certa attitudine all'inettudine anche sessuale, se vogliamo Per cui, non so se riesco a spiegarmi, il pensiero è che alle prime esperienze, se almeno uno dei due ne sa qualcosa (e più ne sa e meglio è) si è più tranquille. Una sorta di "vai avanti tu" anche nella riedizione sessuale.
Infatti il problema è proprio la deresponsabilizzazione del "vai avanti tu", oltre che un'indole primordiale a volere il maschio alfa e a negarlo per motivi prettamente culturali.
Poi c'è comunque un concorso di colpa molto spesso, perchè gli uomini si fissano tutti con le classiche donne che "vogliono quello che vogliono tutte", perchè sono considerate come prestigio sociale, mentre quelle che non stanno a questo gioco e che sono oneste e paritarie non ti fanno scalare quest'ipotetica scala sociale della riproduzione.
Infatti un altro problema culturale alla radice di questo è che da un decennio almeno si tende a vedere la donna come un oggetto simbolo della propria posizione sociale invece che un essere umano (un po' come una macchina costosa o meno), ma molte donne non fanno nulla per sottrarsi a questo, anzi spesso è molto facile che siano loro a voler porre tutto su questa cultura e a oggettificarsi, questo perchè rimanere passivi e giudicanti
sembra (in maniera infantile) più conveniente che essere attivi e sotto-giudizio.
Comunque col femminismo hanno perlomeno cercato di inculcare anche il sentimento del "meglio se con esperienza" anche negli uomini. Io ricordo un'immagine di un fotoromanzo della metà degli anni '70, in cui c'era la classica scena del risveglio del "mattino dopo" con lui che cambia atteggiamento e diventa freddo, facendole capire che doveva smammare e lei ancora nel letto avvolta nel lenzuolo col labbro imbronciato e la lacrima pendula con la scritta sulla nuvoletta "ma come.. se ti ho regalato la mia verginità" e lui che risponde "e te la potevi tenere, ma non lo sai che oggi preferiamo donne con un minimo di esperienza che almeno non gli devi insegnare tutto" o una roba del genere comunque il concetto era quello.
Questo è indubbio, la verginità femminile come valore è un lontano mito a cui io non ho mai avuto il dispiacere di assistere.