Mi hanno colpito due cose: che la violenza domestica è vista solo come uomo su donna, anche dell'autrice del servizio, antifemminista.
E poi mi ha ha molto colpito che l'approccio giusto, secondo l'autrice del servizio, è di aiutare gli uomini che fanno violenza, visto che la maggior parte delle donne che la subiscono restano insieme al proprio partner, quindi fa vedere il metodo della Norvegia, dove ci sono strutture che aiutano gli uomini violenti a non fare più violenza sulle donne.
Questo metodo Norvegese giusto (secondo il servizio) viene confrontato con il modello Svedese sbagliato.
Diciamo che è un servizio antifemminista ma non troppo.
Voglio dire, la maggior parte della violenza la subiscono gli uomini (dati della polizia sugli assalti, rapine, crimini violenti), che senso ha aprire dei centri di sostegno SOLO per gli uomini violenti contro le donne?
e la violenza donna-donna? la violenza uomo-uomo? la violenza donna-uomo? Sono tutte meno importanti?
La violenza uomo-uomo è da gran lunga la violenza più diffusa, dove sono i centri per gli uomini violenti contro altri uomini? E perché dividere questi centri per tipo di violenza? è davvero così diverso uno che fa violenza contro uomini da uno che fa violenza contro donne da richiedere specilizzazioni diverse per essere trattato?