Autore Topic: L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito  (Letto 6284 volte)

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Offline vero mummio

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Il corpo in Occidente- Umberto Galimberti

Verso il minuto quaranta secondo me inizia a fare errori logici dovuti al suo meccanicismo post-cristiano.
1- Non è vero che l'essere umano non vuole riconoscersi come semplice corpo per paura della morte, se anche venisse scoperta l'immortalità l'essere umano sarebbe ugualmente inorridito a riconoscersi come senz'anima.
Questo perchè l'anima o la psiche non garantiscono l'immortalità, ma garantiscono la sottomissione ad un qualcosa di superiore.
Il motivo per cui l'essere umano ha un bisogno ossessivo di qualcosa a lui superiore, non è altro che il frutto della pulsione più profonda che lo governa, la paura, che diventa deresponsabilizzazione in uno stato fetale di ricerca continua di un ritorno all'utero materno.

2- Infatti subito dopo continua in questo errore logico e lo smaschera affermando che l'essere umano è un rappresentante della specie e che la pulsione erotica serve per riprodursi, mentre quella violenta serve per proteggere la prole. Il tutto quindi in una deresponsabilizzazione umana, in cui l'umano stesso diventa un ingranaggio di un volere superiore.
La realtà più logica e scientifica invece è ovviamente che l'uomo si riproduce grazie all'instinto sessuale che, come l'istinto violento, si è generato spontaneamente nelle prime forme di vita e
ed è arrivato fino ad oggi per una semplice questione di efficenza.

Secondo me non c'è nessuno scopo, solo l'umano nudo, un umano che nemmeno il professor Galimberti nella sua dissertazione contro l'anima, ha il coraggio di cogliere.
Ha iniziato col tentativo di valorizzare l'uomo ed ha finito per riproporre sempre la solita solfa, in questo caso dobbiamo essere degni rappresentanti della specie, e questo vago concetto di natura cerca di prendere il posto di un Dio che è morto.
In sintesi ancora una volta tra l'essere e il dovere, Galimberti sceglie il dovere.

3- Alla fine arriva persino a fare una distinzione tra il corpo vero (poco spiegato e comunque indicativamente inclusivo di spirito divino) e il corpo medicalizzabile.

Prima o poi l'occidente riuscirà a superare il lutto della morte di Dio e a capire che non c'è veramente alcuna differenza tra l'uomo e gli oggetti, tra lo spirito e il corpo.
Quando l'Occidente supererà questo lutto, ci sarà finalmente una nuova era di splendore.

Offline Ethans

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #1 il: Agosto 20, 2012, 01:50:58 am »
Citazione da: vero mummio
Prima o poi l'occidente riuscirà a superare il lutto della morte di Dio e a capire che non c'è veramente alcuna differenza tra l'uomo e gli oggetti, tra lo spirito e il corpo.

Cioè? Gentilmente puoi ampliare?

Animus se ritieni di spostare in altra sede fai pure...

Offline vero mummio

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #2 il: Agosto 20, 2012, 02:13:04 am »
Cioè? Gentilmente puoi ampliare?

Animus se ritieni di spostare in altra sede fai pure...
Uhm non saprei come ampliare, secondo me l'uomo è un oggetto, è un corpo, un organismo (non sto dicendo che è solo ciò che conosciamo di lui oggi nel 2012 eh), però alla fine le differenze pratiche tra un essere umano e un microfono non sono così sostanziali, e voler dire "sì ma il microfono è inanimato" è un cercare di sfuggire dalla questione.
Quando l'essere umano capirà questa inizialmente brutta verità, capirà anche che potrà trattarsi definitivamente come qualsiasi altro oggetto e quindi fare di sè stesso ciò che vuole e finalmente decidere lucidamente del proprio futuro e della propria evoluzione.
Appena dico questo la gente (e io stesso) pensa a esseri geneticamente modificati deformi da b movies anni 80, ma questo proprio perchè la cosa che ci muove di più non sono la libido e la violenza, ma la paura, in particolare la paura di essere liberi[1], che ci fa immaginare questi scenari apocalittici da b movies quando proviamo a pensare seriamente ad un'innalzamento fisico e spirituale (sono la stessa cosa) dell'essere umano, verso un'esistenza sempre meno sofferente, che non riguardino il semplice ripararsi (fare leggi per riparare ai reati, trapiantare organi o curarsi per riparare alle malattie).
Però smettere di tappare i buchi e iniziare a crearsi prima di aver acquisito una vera consapevolezza di sè stessi equivarrebbe a fare il contrario di ciò che si vuole fare ovviamente e quindi condannare il genere umano ad un'esistenza ancora più misera e sofferente di quella attuale sottomessa alle pulsioni naturali, provate solo ad immaginare una società con ingegneria genetica di stampo femminista, o sovietica, o consumistica, o nazista...
Per questo è importante secondo me che l'occidente finisca di implodere e si resetti definitivamente, perchè dalle ceneri morali rimarrebbe il nulla, e dal nulla è sempre più facile trovare la verità scientifica.

[1]Questa paura di essere liberi è quella che ha dato la vita alle credenze più assurde, tra cui l'esistenza di un'anima staccata dal corpo, o di un paradiso con 77 vergini ciascuno, si penserebbe TUTTO pur di accontentarsi...

Offline Animus

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #3 il: Agosto 20, 2012, 04:16:40 am »
Verso il minuto quaranta ...

E' tutto interessante, ma a me interessa particolarmente dal minuto 21'45 al 23'05.
E' l'unica religione monoteista in cui Dio si incarna... c'è questa grande infedeltà del cristianesimo al suo messaggio...se voi andate in una sinagoga non vedrete nessuna immagine, così come in una moschea ... entrate in una nostra chiesa, è un tripudio di immagini, che vuol dire corpo, perché la religione cristiana è una religione del corpo, perché Dio si è fatto carne.

Non sono le cose che ho detto io?
Dal punto di vista della qm questo è un fatto rilevante, e ragione per cui, come detto, il femminile prende forza all'interno della cultura cristiana e non nelle altre, proprio per via dell''incarnazione di Dio.

Poi la teologia cristiana ha cercato di rimediare all'errore mortificando la carne, e questo è ciò che galimberti evince come tradimento del cristianesimo alle sue origini.
Vabbé, discorso lungo e su questo forum non ben accetto....

Citazione
Uhm non saprei come ampliare, secondo me l'uomo è un oggetto, è un corpo, un organismo (non sto dicendo che è solo ciò che conosciamo di lui oggi nel 2012 eh), però alla fine le differenze pratiche tra un essere umano e un microfono non sono così sostanziali

Il microfono non vuole.
Non ha volontà.

Inoltre non è tragico (sempre citando galimberti), mentre l'uomo lo è, "un animale tragico".
A volte tragicomico.

That's all.


Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline vero mummio

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #4 il: Agosto 20, 2012, 17:58:53 pm »
Il microfono non vuole.
Non ha volontà.
Non sono d'accordo, la differenza è di grado non di qualità.
Il microfono ha solo un grado molto più basso di volontà, principalmente attinente al principio di reazione fisica. Il nostro grado di volontà è uguale a quello del microfono, ma molto più sviluppato.
Almeno secondo me.

Offline Lucia

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #5 il: Agosto 21, 2012, 11:41:49 am »
Una volta sono andata a trovare Galimberti nel suo orario di ricevimento all'Università di Venezia, per domandargli qualcosa sulla mia tesi su religione e psicosi in C.G.Jung. Mi ha detto che lui purtroppo di Jung non si intende, forse di Freud. Ma se aveva scritto un libro su Jung! Dopo neanche un mese ha tenuto una conferenza a CIPA di Milano col titolo Religione e folia in C.G.Jung.

Questo è il  mio parere su di lui.


D'altronde dice molte cose interessanti e anche molte stpidaggini ma le dice in maniera convincente .
P.es: la medicina prima di cartesio era stregoneria? Ma Avicenna, le Università di medicina di Salerno e di Montpellier (è solo poco che conosco io) dove le mettiamo. Poi ha scritto anche sulla fenomenologia, ma in questo discorso sembra che l'approccio fenomenologico l'ha dimenticato, ormai si ricorda solo di Descartes.
Che il medico deve essere solo un tecnico e non umano con questo assolutamente non sono d'accordo.
La paura della morte nell'Occidente è una cosa interessante, penso ché è una paura nata dallo stille di vita di non moriremo mai, perà 100-150 anni fa la gente sapeva come invecchiare e morire e che fa parte dell'ordine delle cose.
Poi ci sono tante altre cose interessanti o che contradirei ma perché inquiniamo qui i Aphorismi di Animus..

@vero mumio
il microfono rimane uguale dopo 100 anni , l'uomo non, non siamo come gli oggetti.
Mah dobbiamo diostrare la differenza tra l'uomo e il microfono  :D

Offline cancellatow

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #6 il: Agosto 21, 2012, 12:11:02 pm »
@vero mumio
il microfono rimane uguale dopo 100 anni , l'uomo non, non siamo come gli oggetti.
Mah dobbiamo diostrare la differenza tra l'uomo e il microfono  :D
:hmm:
no, il microfono cambia eccome
non confondere, l'uomo è una macchina organica molto complicata e per quello i cambi son + veloci
Il paragone col microfono lo puoi fare con un piede

Offline vero mummio

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #7 il: Agosto 21, 2012, 13:17:53 pm »
@vero mumio
il microfono rimane uguale dopo 100 anni , l'uomo non, non siamo come gli oggetti.
Per niente, il microfono e l'uomo hanno la sola differenza della rigenerazione (però il cervello di cui parla galimberti per esempio, non si rigenera), per il resto vanno incontro ai medesimi cambiamenti e degenerazioni.

Mah dobbiamo diostrare la differenza tra l'uomo e il microfono  :D
Sarebbe utile, ti stupiresti di quante persone danno e hanno dato nella storia la stessa validità qualitativa ad oggetti e uomini.
Ripeto, secondo me le differenze in ogni cosa sono solo di grado, non di qualità.

Offline vero mummio

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #8 il: Agosto 21, 2012, 13:28:06 pm »
Poi ci sono tante altre cose interessanti o che contradirei ma perché inquiniamo qui i Aphorismi di Animus..
Come perchè?
Perchè da premesse atroci non possono che derivare idee atroci.
Quindi le premesse è meglio discuterle.

Offline Lucia

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #9 il: Agosto 21, 2012, 15:10:46 pm »
Per niente, il microfono e l'uomo hanno la sola differenza della rigenerazione (però il cervello di cui parla galimberti per esempio, non si rigenera), per il resto vanno incontro ai medesimi cambiamenti e degenerazioni.
Sarebbe utile, ti stupiresti di quante persone danno e hanno dato nella storia la stessa validità qualitativa ad oggetti e uomini.

non solo si rigenera ma cambia, cresce poi muore, tra vita e morte io vedo un po di differenza.
Un po...
Galimberti dice che il cervello non si rigenera?
Ma la plasticità neuronale cos'è se non la capacità del cervello di rifarsi o di rigenerarsi grazie all'esperienza psichica?

Offline vero mummio

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #10 il: Agosto 21, 2012, 15:17:52 pm »
non solo si rigenera ma cambia, cresce poi muore, tra vita e morte io vedo un po di differenza.
Un po...
Anche il microfono nasc, cresce (mentre viene costruito) e poi muore (piano piano deteriorandosi), anche i sassi cambiano, crescono (con la condensazione minerale) e poi muoiono (con il frazionamento)
[/quote]

Galimberti dice che il cervello non si rigenera?
Ma la plasticità neuronale cos'è se non la capacità del cervello di rifarsi o di rigenerarsi grazie all'esperienza psichica?
Non lo dice Galimberti, ma il cervello non ha la rigenerazione cellulare.

Il discorso è che noi vediamo la nostra volontà come fosse nostra, ma in realtà la nostra volontà ci domina e ci dice cosa fare e pensare, ed essa deriva in linea evolutiva dalla polvere stellare, quindi a meno che non ci sia stato un intervento esterno e divino che ad un certo punto ha fatto nascere qualcosa di nuovo dal nulla, noi umani non siamo un qualcosa di nuovo e diverso, ma l'evoluzione armonica e lineare di meccanismi primordiali e ne seguiamo ancora le stesse identiche regole, in tutto, anche nella volontà.

Offline Lucia

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #11 il: Agosto 21, 2012, 15:28:01 pm »

Non lo dice Galimberti, ma il cervello non ha la rigenerazione cellulare.

per fortuna, pensavo che Galimberti dice queste cose. Si invece il cervello ha la rigenerazione cellulare. Per molto tempo si pensava cosi come dici tu, però si è scoperto questa qualcità della plasticità neuronale, che i stimoli, il vissuto crea e ricrea le sinapsi neuronali cosi non è più vero ciò ce dici tu.

Citazione
Il discorso è che noi vediamo la nostra volontà come fosse nostra, ma in realtà la nostra volontà ci domina e ci dice cosa fare e pensare, ed essa deriva in linea evolutiva dalla polvere stellare, quindi a meno che non ci sia stato un intervento esterno e divino che ad un certo punto ha fatto nascere qualcosa di nuovo dal nulla, noi umani non siamo un qualcosa di nuovo e diverso, ma l'evoluzione armonica e lineare di meccanismi primordiali e ne seguiamo ancora le stesse identiche regole, in tutto, anche nella volontà.

va bene, con questo discorso schopenahaueriano non ho nulla da contradire. Poi cosi è certo che anche la trrra le montagne soffrono i cambiamenti, siamo fatti dalla stessa struttura, però siamo anche diversi appunto per essere diversi e per fare le cose che solo un essere umano può fare e un microfono o un roccia non.

Offline Animus

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #12 il: Agosto 21, 2012, 15:37:35 pm »

La paura della morte nell'Occidente è una cosa interessante, penso ché è una paura nata dallo stille di vita di non moriremo mai, perà 100-150 anni fa la gente sapeva come invecchiare e morire e che fa parte dell'ordine delle cose.


Sarebbe stato interessante leggere "Storia della morte in Occidente": http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_morte_in_Occidente

Dico così perché è uno di quei libri che volevo leggere da anni e non ci sono mai riuscito. :cry:
Cmq, sì, su questo il galimberti ha ragione, moltissimi dei problemi dell'occidentale, ivi compresa la qm, derivano proprio da lì.

Citazione
Poi ci sono tante altre cose interessanti o che contradirei ma perché inquiniamo qui i Aphorismi di Animus..

Non ti preoccupare, dividerò la discussione.


Citazione
Mah dobbiamo diostrare la differenza tra l'uomo e il microfono  :D

Una volta no, oggi sì.
Un filosofo (un prof. universitario) tempo fa disse che quando l'uomo possedeva ancora il buon senso, non aveva la necessità di dover dimostrare che una martellata sulla testa era peggio che ricevere una carezza.
Oggi invece, col buon senso perduto, si richiede la dimostrazione.... :blink:
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Offline vero mummio

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #13 il: Agosto 21, 2012, 15:38:15 pm »
per fortuna, pensavo che Galimberti dice queste cose. Si invece il cervello ha la rigenerazione cellulare. Per molto tempo si pensava cosi come dici tu, però si è scoperto questa qualcità della plasticità neuronale, che i stimoli, il vissuto crea e ricrea le sinapsi neuronali cosi non è più vero ciò ce dici tu.

va bene, con questo discorso schopenahaueriano non ho nulla da contradire. Poi cosi è certo che anche la trrra le montagne soffrono i cambiamenti, siamo fatti dalla stessa struttura, però siamo anche diversi appunto per essere diversi e per fare le cose che solo un essere umano può fare e un microfono o un roccia non.
Qui più che il binomio uomo-cose allora ci sarebbe da porre il binomio vita-non vita, ma avendo il coraggio di seguire il discorso da te proposto sulla differenza tra vita e non vita, si finisce inesorabilmente per affermare che un computer, o una lavatrice, o una caffettiera, sono vita (hanno anche bisogno della rigenerazione, oltre ad svolgere compiti che una cosa naturale e minerale non svolge). Allora si ci chiede quale sia dunque la differenza tra un computer e un oggetto che non svolge funzioni, e si arriva a definire nuovamente la differenza in un concetto (tornando così a Platone, non quello sintetizzato male da Galimberti, piuttosto quello dell'Iperuranio che faceva filosofia non scienza e meccanicismo) e si torna di nuovo al punto confuso di partenza.
Infatti ci sono cose che solo un macchinario può fare e che l'uomo può solo pensare ma non fare, si torna dunque all'esistenza come scopo, come dovere, quindi alla subordinazione ad un giudizio etico, e quindi a definire l'uomo come qualcosa di sottomesso, nuovamente.

Offline Animus

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Re:L'uomo è come il microfono- Il filosofare del pensiero pentito
« Risposta #14 il: Agosto 21, 2012, 15:55:08 pm »
Vedere il corpo come una macchina (o un microfono) è la dimostrazione di quanto detto dal galimba, dell'odio profondo dell'occidentale verso il corpo, perché si deteriora ... e muore, (l'anima invece, sarebbe immortale, così ci han detto :hmm:).

By the way, vi ricordate cosa diceva quella a noi famosa femminista della diff. perché intervistò Rino (http://it.wikipedia.org/wiki/Roberta_Tatafiore) che si suicidò qualche anno fa?

La mia morte la immagino come un precipitare nel mondo delle “larve nere”.
Per questo ho paura della morte

Mi immagino come una monade tecnologica racchiusa in una perfezione autosufficiente.


Voi dite di no?
Io dico di sì.
 :D 
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