Fattelo spiegare da lei.
Esco.
Bye
Ok intanto provo a spiegarti banalmente perchè ho ragione
Tu dici che l'uomo occidentale teme la morte, io dico che teme la libertà.
Prendiamo un fantomatico Gino, un classico ateo di sinistra che ammette senza problemi di non credere nell'immortalità dell'anima.
Secondo la logica dei suoi precetti, se l'anima non esiste e l'uomo è un puro e semplice organismo, esso non ha nessuno a giudicare le sue azioni in vita, quindi non ha regole nè morale ed è libero di fare tutto ciò che vuole e che riesce a fare nello scontro perenne tra sè e il mondo esterno.
Perchè invece Gino non pensa così. Anzi la morale di Gino e il suo giudizio sulle azioni umane è ancora più severo di quello dei preti. Questo perchè Gino si rifà ad un'ipotetico concetto di
ragione di stampo illuministico, che non da alcuna superiorità all'uomo sulla natura, ma pone solo dei limiti morali ed etici al suo comportamento, pur non garantendo affatto la vita dopo la morte.
Quindi la
ragione illuminista diventa il sostituto dell'anima cristiana, garantendo uno scopo dell'essere umano ma senza il vantaggio dell'immortalità.
Questo dimostra che Gino, nonostante non abbia paura della morte, ha una profondissima paura di essere lasciato solo in balia di sè stesso, senza alcun regolamento superiore che gli dica cosa fare e che lo giudichi.