Autore Topic: discutere o non discutere: è un dilemma?  (Letto 1191 volte)

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Offline COSMOS1

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discutere o non discutere: è un dilemma?
« il: Agosto 27, 2012, 15:55:14 pm »
ci sono molti di noi che sono sempre stati disponibili al confronto con FAS
alcuni ci hanno provato più seriamente
altri contrari per principio
altri scettici
io personalmente un po' scettico, per il resto contrario
scettico perchè non credo ci sia un interesse reale al dialogo, perchè ritengo che non porti da nessuna parte
contrario perchè sposta l'attenzione: la qm non è il resoconto di una guerra tra maschi e femmine, è la ricerca di una via d'uscita al disagio maschile, è un problema nostro, il dialogo non lo risolve
contrario perchè non capisco bene di cosa dovremmo discutere

però una cosa interessante da fare ci sarebbe, ed è confrontare come loro e noi affrontiamo gli stessi argomenti.

Ad esempio: loro commentano questo articolo di Langone:






ora: qual è la differenza dei nostri approcci a questo articolo?

1 cerchiamo di capirlo: Langone in modo un po' scherzoso cerca di affrontare quello che lui ritiene la radice del problema. Lui è convinto che l'omicidio (eh sì, siamo antiquati: consideriamo che l'omicidio di una prostituta sia ancora un omicidio e non un femmicidio ) sia collegato alla diversa natura e immagine delle cose della notte rispetto alle cose del giorno. Appunto in modo scherzoso (e nonostante questo in modo non offensivo, mi sembra) ti mette sull'avviso. Se non sei capace di vivere alla luce del giorno le tue relazioni notturne, non ti ci invischiare.
2 diamo un giudizio: mi pare di buon senso e pieno di compassione. Siamo onesti: facile farsi una scopata e promettere mari e monti a quella bella nera all'incrocio. M è giusto evitarla di giorno, far finta di non conoscerla, rinnegarla come Pietro fino al terzo canto del gallo? Eppure quanti di noi sarebbero disposti ad andare a pranzo nel proprio ristorante preferito con le nostre compagne notturne? Dobbiamo prendere atto che sono esseri umani. Quindi, delle due l'una. O ne godi di notte e non te ne vergogni di giorno. Oppure ci stai lontano di giorno e di notte!
3 confrontiamoci sulla lettura. Mara (è quella che tiene la casistica demenziale sui femminicidi, non sa neppure lei quel che scrive) non capisce 'na mazza. Per lei si tratterebbe di una predica moralista. Come a dire: ammazzale pure, ma non dare scandalo  :wacko: En passant: la marademente dice che lei non sa se la nigeriana l'abbia ammazzata lo scrittore, ma intanto lo classifica femminicidio # 97  :wacko: volevate una dimostrazione più evidente che la definizione di femminicidio (donna ammazzata in quanto donna) è estremamente volatile e ad usum delphini?
4 confrontiamoci sul giudizio. Mara ovviamente parte per la tangente: non capisce nulla della differenza tra condizioni, tesi, dimostrazione, etc. Non capisce l'appello all'umanità che si debba fare umana per ogni umano. Prende alcune affermazioni, le scardina, si scandalizza. Punto. A questo punto l'appello di Langone a dimostrarsi umani anche con una prostituta, a non dimostrare interessi e passioni notturne che non si avrebbe il coraggio di confermare diurne, viene del tutto by passato. Si coglie solo lo scandalo. Eppure chi di scandalo ferisce, di scandalo perisce: la Mara non coglie il valore positivo dello scandalo ( non c'è nulla di nascosto che non verrà svelato ) ma ne fa il proprio punto di forza (è scandaloso che per costoro lo scandalo valga di più dell'omicidio)

in conclusione: è apprezzabile il lavoro fatto da FAS. Come i topi che rosicchiano la montagna, prima o poi scoprono l'oro. Mara è una giovincella, è un peccato che sia già stata indottrinata. Però forse se lavora, studia, si confronta, se le FAS mantengono la rotta del confronto e dell'analisi senza pregiudizi che sembra (sembra) abbiano scoperto, forse (forse) crescerà. Al momento però il metodo è quello di far valere il proprio punto di vista. A Mara ciò che dice davvero Langone non interessa. A lei interessa un pretesto per gridare allo scandalo. Lei non legge. Lei estrapola, virgoletta e commenta.

Vorremmo tanto dirle: Mara, leggere significa capire quello che un altro scrive dal suo punto di vista (di chi scrive) non dal tuo. Se capisci quello che l'altro voleva dire, dopo (dopo) puoi anche commentarlo e contestualizzarlo all'interno della tua analisi. Se non lo capisci, lanci anatemi al vento, e raccoglierai fulmini. Cerca di capire ilpunto di vista altrui: Langone parla da maschio esplicitamente ad altri maschi. Non parla a te nè per te. Lo capisci? Per capire quel che dice devi metterti nell'ottica maschile. Non credo che sia alla tua portata, ma non te la voglio precludere a priori. Per la sensibilità maschile, quel pezzo è impermeabile alle tue critiche. È una applicazione di quei passi del Vangelo che invitano a non vivere di sotterfugi. Ci sono eminenti personalità del mondo cattolico che hanno sposato prostitute. La donna che Gesù ha lodato di più era una prostituta (l'esegesi al riguardo è complessa, risparmiatemela). Tra gli antenati di Gesù c'è il figlio che Giuda ebbe dalla vedova del figlio che si fece passare per prostituta. Ladri e prostitute precederanno i benpensanti nel Regno dei Cieli. Per cui, se non te la senti di accompagnarti con loro di giorno, stanne lontano la notte. Bello e condivisibile. Umano. Anche nella parte che riconosce scherzosamente (o dolorosamente?) la debolezza maschile (al buio non capiamo più niente!).

Di puro buon senso. Perchè non sarebbe il primo caso di fatti di sangue connessi alla paura che cose notturne vengano alla luce!

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/08/27/puttanofobia/#more-19681

Citazione
Non è facile commentare un articolo del genere. C’è di mezzo un uomo che viene accusato di omicidio nei confronti di una donna, una prostituta nigeriana. Pare ne abbia parlato in un suo racconto e che poi il racconto sia stato confermato da altre prove. Noi non sappiamo quanto la stampa dica la verità o meno. Ne a questo punto ci importa saperlo perché questo signore sarà giudicato altrove e noi non siamo un tribunale.
Ma questo scritto, il pezzo di cui vi passiamo la screenshot, è significativo perché dice tante cose insieme. Parla di “negre”, di uomini che al buio non capiscono più nulla, di vergogna e controllo sociale perchè il problema più impellente di questo scrittore o giornalista parrebbe essere il fatto che l’uomo accusato si sia innamorato di una puttana. Perché una puttana, come LE trans, dice lui, le “battone” eccetera sono buone da prendersi al buio ma non ti ci puoi svegliare insieme.
 Lo scandalo in questa storia non sta dunque nel fatto che un uomo, possa avere ucciso una donna, qualunque fosse la sua professione, ma che quest’uomo abbia violato le convenzioni sociali. Per quello, ecco, no, non c’è assoluzione. Che sia da monito a tutti quanti. Non vi innamorate di una puttana perché si sappia, neppure se ammazzate una di quelle potrete godere di impunità perché, chissà come mai, pare che quando siano uccise, le puttane, vengano considerate esattamente come ogni altra persona di questo mondo. Che beffa, eh




Dio cè
MA NON SEI TU
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