Autore Topic: Le donne in miniera  (Letto 8487 volte)

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Offline Fazer

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Le donne in miniera
« il: Agosto 29, 2012, 13:00:49 pm »
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http://27esimaora.corriere.it/articolo/sotto-terra-tra-le-donne-con-il-cascoqui-al-buio-ce-la-nostra-vita/#more-5737

Sotto terra tra le donne con il casco
«Qui al buio c’è la nostra vita»

Donne di miniera. A Nuraxi Figus sono una quarantina, ma soltanto 6 quelle scendono nelle gallerie: Patrizia, Giuliana, Valentina, Valeria, Alessandra e ancora Valeria. Qualcuna ogni giorno, altre meno spesso. «Sono davvero esausta, sono entrata alle 8 e ho rivisto la luce del sole alle 15. Siamo in occupazione, ma per me è stato un giorno come un altro».
 
Patrizia Saias, perito minerario, fa la grisouista: controlla i valori d’aria nei cunicoli. Il grisou è una miscela di gas temutissima dai minatori; in un attimo può scatenare micidiali esplosioni. Ha 51 anni: «Sono risalita dopo aver ispezionato dal pozzo al cantiere di coltivazione, 4 chilometri. Tutto a posto».
 
A quota -373 metri e nei trenta chilometri di gallerie funziona tutto, ma la miniera e in stand by: silente la macchina-robot lunga 16 metri, poche squadre s’incrociano. Giuliana Porcu, 45 anni, responsabile del servizio protezione e prevenzione: «C’ero anche nel 1995, tre mesi di occupazione. L’azienda ha avuto sempre problemi, ma ora siamo al dunque: se non resistiamo e teniamo duro, sarà la fine». Assunta nel 1987 come operaia, poi grisometrista, quindi sorvegliante, infine capo di un settore delicato, Giuliana ha fatto la gavetta.
 
Un futuro diverso? «La miniera è la mia vita. Se dovesse chiudere — riflette Valentina Zurru, che dei suoi 45 anni ne ha trascorsi più di 20 a imbullonare armature nei pozzi — non mi rimane che dedicarmi a un piccolo terreno che possiede la mia famiglia. Ma non ci voglio pensare: sono convinta che riusciremo a salvare il nostro lavoro».
 
Alcoa, la fabbrica d’alluminio che gli americani vogliono smantellare. Carbosulcis, che a Nuraxi Figus dovrebbe produrre carbone «pulito». Valentina Santacroce, 42 anni, è ingegnere elettrico. «Lavoravo ad Alcoa, c’era già aria di crisi. Non mi hanno confermato. E dal 2007 sono a Nuraxi Figus. Dalla padella alla brace? Spero proprio di no. Certo, se le Alcoa, Eurallumina, Glencore (tutte industrie energivore) chiudono… Per chi produrremo? Quando ci penso, ho più paura di quando scendo giù in galleria».
 
Le altre donne di miniera sono entrambe ingegneri e in questi giorni sono assenti: Valentina Boi è in ferie, Alessandra Putzolu in maternità. Nelle gallerie occupate non sono scese neanche Rita Ibba e Antonella Sassa, le prime donne che hanno lavorato in miniera ma da tempo sono in superficie: Rita in amministrazione, Antonella si occupa di gestione di ceneri e gessi.
 
«Chi ama il lavoro in miniera è difficile che si adatti dietro una scrivania». Patrizia Saias ricorda: «Anni fa ho avuto una polmonite, dopo 4 mesi d’ospedale mi hanno spostata negli uffici. Ho resistito due giorni, poi ho chiesto: “Rimandatemi giù”. E spero di rimanerci fino al mio ultimo giorno di lavoro, anche se altri 5 anni sottoterra non sono uno scherzo».
 
Patrizia e Valentina hanno vissuto da sempre la miniera. Padri minatori, entrambi ammalati di silicosi: «Il mio ne ha fatto 37 anni, quando si scavava sdraiati per terra — è il ricordo di Patrizia —, ha anche cercato di scoraggiarmi. Diceva “attenta a quello che fai”, ma senza troppo insistere. Ed eccomi qui. Non recrimino e non ho rimpianti».
 
E Valentina Santacroce: «Mio nonno è venuto a Carbonia nel 1942 per lavorare, anche lui il carbone nei cunicoli di Serbariu (che ora è un museo) allora in Sardegna non c’erano alternative: o la fame nelle campagne o un salario, scarso ma sicuro, in miniera. Che emozione, la prima volta che sono entrata nella gabbia per scendere in galleria. Ho pensato proprio a lui: chissà, se mi avesse visto nonno Bruno…».
 
Ci sono anche i figli. Giuliana ha un ragazzo di 13 anni: «L’ho portato il miniera per la festa di Santa Barbara, ma ancora è troppo presto per spiegargli». Patrizia ne ha due, Eleonora e Francesca, 21 e 16 anni, studiano pedagogia e turismo. «Faranno la loro strada. La più grande comincia a preoccuparsi per me, ma quando esco di casa alle 6 del mattino dormono ancora serene».


Offline Peter Bark

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #1 il: Agosto 29, 2012, 13:20:32 pm »
donne in miniera..si...ok...quella che si è fatta rimandare giù scommetto che maneggia detonatori come maneggia il portafoglio quando va a fare shopping.
avendo un padre che è rimasto secco costruendo galleria non posso che provare un grande schifo leggendo questi articoli.

Offline Fazer

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #2 il: Agosto 29, 2012, 13:24:59 pm »
avendo un padre che è rimasto secco costruendo galleria non posso che provare un grande schifo leggendo questi articoli.

Eh già. Anche il mio se ne è andato per colpa della miniera.
E leggo di grisometriste, ingegneri elettrici, responsabili del servizio protezione e prevenzione.
I minatori veri, intesi come operatori di martelloni, sono sempre maschi.
E mi fanno un articolo sulle donne in miniera... :sick:

Online Massimo

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #3 il: Agosto 29, 2012, 13:30:06 pm »
Fazer, ma tu che sei sardo,  donne nella miniera sarda ce ne sono davvero? Se è così, tanto di
cappello per quelle donne. Altrimenti, cos'è? Una leggenda........metropolitana? Anzi....metro.....gea?

Offline Fazer

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #4 il: Agosto 29, 2012, 13:39:51 pm »
Fazer, ma tu che sei sardo,  donne nella miniera sarda ce ne sono davvero? Se è così, tanto di
cappello per quelle donne. Altrimenti, cos'è? Una leggenda........metropolitana? Anzi....metro.....gea?

Io vedo solo ingegnere e responsabili della gestione della fatica altrui (maschile).
Addette al controllo qualità (del carbone?), annusatrici di grisù, e minchiate varie.
L'articolo cita tale "Valentina Zurru, che dei suoi 45 anni ne ha trascorsi più di 20 a imbullonare armature nei pozzi"
Una su mille...ce la fa.  :doh:

Che poi "lavorare in miniera" non significa nulla, di per se.
Bisogna vedere cosa fai e quanto rischi.

Offline cancellatow

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #5 il: Agosto 29, 2012, 14:08:15 pm »
Dai Fazer, ma su quel blog femminazista pensavi davvero che scrivessero di minatori uomini :D
a me queste donne non dispiacciono, son i giornalisti di merda che le usano che dovrebbero farsi un annetto in miniera

Offline Peter Bark

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #6 il: Agosto 29, 2012, 14:09:35 pm »
Beh anche se ne esistesse più di una,ma non una che scappa quando c'é odore di pericolo intendo,ma una che rimane li a respirare lo schifo che respirano tutti gli uomini che lavorano in miniera e a sfidare la morte per una vita intera...che senso ha scrivere articoli ?
Uno,ottieni l'opposto di quello che vorresti,cioé metti la femmina su un piano d'inferiorità rispetto all'uomo siccome ritieni normale che esistano minatori ma ti preme scrivere stronzate che fanno sapere al mondo intero che esistono anche minatrici (addette alla qualità,addette alla sicurezza,addette a fuggire quando s'innesca il detonatore ecc ),due,metti su un piano d'inferiorità la vita di un uomo rispetto a quella di una femmina,siccome la tua smania di di omaggiare il coraggio di qualcuno si manifesta solo se quel qualcuno è di sesso femminile.
Questi servi sono così intenti a leccari i piedi alle femmine che non si rendono nemmeno conto del poco rispetto che hanno per tutti quelli che hanno lavorato e lavorano veramente nelle miniere,anche di quelli che nelle miniere ci hanno lasciato la vita.

Offline Peter Bark

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #7 il: Agosto 29, 2012, 14:15:20 pm »
Dai Fazer, ma su quel blog femminazista pensavi davvero che scrivessero di minatori uomini :D
a me queste donne non dispiacciono, son i giornalisti di merda che le usano che dovrebbero farsi un annetto in miniera

ma di quali femmine stai parlando?
in galleria possono esserci addette alla sicurezza,addette di questa o di quella minchia...ma stai sicuro che non significa lavorare in galleria...peraltro,imparino a far meglio il loro lavoro,che di uomini nelle miniere e nei cantieri ne muoiono ancora,nel 2012.

E pensate che oggi abbiamo anche le donne che lavorano in miniera: un fatto un tempo impensabile.

questa è un'altra minchiata che esce dalla bocca di un senzapalle servo.
Esattamente:cosa fa una femmina che "lavora" in miniera?

Offline cancellatow

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #8 il: Agosto 29, 2012, 14:27:12 pm »
Lo so Peter, come io che lavoro nell'elettronica non sono come un operaio che si deve fare 30000 saldature al giorno
ma la vergogna non son le donne intervistate (che non hanno detto lavoriamo in miniera come gli uomini) ma i giornalisti di merda
comunque questi lavori vanno via via scomparendo perchè si usano le macchine
bisogna cominciare con le macchine che sostituiscono le "incombenze" tipicamente femminili

- parto
- sesso
- cura e insegnamento

comincia a renderle inutili le donne (come hanno reso inutili gli uomini) poi se ne discute

Alberto86

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #9 il: Agosto 29, 2012, 14:35:10 pm »
Eh si, mi pare ovvio che le complessate pecore d'ufficio dovevano tirar fuori la fanta-vaginata delle donne in miniera adesso che in tv hanno visto gli uomini(quelli che ci lavorano per davvero da sempre lasciandoci le penne) protestare per non perdere il loro lavoro...  :doh: :sick: :sick: :sick: :censored: :censored: :censored: :censored: :censored:

Quel covo di malate mentali è peggio di quello di FAS  :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:


Io propongo di andarle a prenderle e trascinarle nella miniera in cui stanno lavorando quegli uomini, facendole spalare carbone per almeno 3 mesi; ed al primo piagnucolamento sonori calci nel culo  :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad:


Ma vi rendete conto che qui ci sarebbe bisogno del TSO????
« Ultima modifica: Agosto 29, 2012, 16:38:36 pm da Alberto86 »

Offline Peter Bark

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #10 il: Agosto 29, 2012, 15:24:21 pm »
Citazione
ma la vergogna non son le donne intervistate (che non hanno detto lavoriamo in miniera come gli uomini) ma i giornalisti di merda
comunque questi lavori vanno via via scomparendo perchè si usano le macchine
bisogna cominciare con le macchine che sostituiscono le "incombenze" tipicamente femminili

- parto
- sesso
- cura e insegnamento

comincia a renderle inutili le donne (come hanno reso inutili gli uomini) poi se ne discute

ma non si tirano mai indietro quando devono sbandierare il loro "coraggio",vero?
perché non danno la precedenza agli uomini una cavolo di volta,che avrebbero più voce in capitolo? e parlano di quello che fanno,che da coraggiose quali sono,hanno scelto di tornar sottoterra a maneggiare esplosivi invece di star comodamente di sopra in ufficio? Dei motivi che hanno portato alla protesta se ne fregano,l'importante è metter in primo piano se stesse,le proprie scelte "coraggiose" e bla bla,chi se ne frega del motivo per cui altri trecento "colleghi" uomini stanno protestando?
è la solita femmina che ostenta sofferenze e sacrifici e te li fa notare col sorriso in faccia...
mentre il giornalista,chiaro,è il solito coglione che deve seguire la linea editoriale del giornale,cioè quella di tutte le altre testate,che prevede l'incensamento della femmina...il primo è un verme,magari ha anche l'attenuante di essere costretto a farlo per mantenere il posto di lavoro,la femmina si serve di lui per elemosinare attenzioni,star al centro delle attenzioni mica è una prerogativa della natura maschile no??
fai una ricerca sul caso in questione..non si parla della protesta dei minatori,si parla del fatto che tra i minatori ci sono anche femmine.é veramente disgustoso.

gli uomini servono alle femmine,eccome,se gli servono.Cercano di farti credere il contrario,ma sanno che senza di te tornerebbero nelle caverne,lo dico sempre...facile farfugliare di inutilità maschile quando ti hanno messo tutto sul piatto d'argento...
sono le femmine che non sono indispensabili all'uomo,tu riusciresti a sopravvivere anche in mancanza di fica,sei d'accordo su questo?


Offline raniran

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #11 il: Agosto 29, 2012, 15:47:25 pm »
1 donna che stà li, ha tirato fuori le palle OK
ma 1 vs 300 del sesso opposto
così i media sembrano definirla l'occupazione ( come lo è stato per quelle tro iette pussyriot)
una coopartecipazione maschile-femminile.......diciamo la parità almeno nelle intenzioni....
...la donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del Tempo ed una scoria....

(Ballata degli impiccati) - Fabrizio De Andrè

Offline cancellatow

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #12 il: Agosto 29, 2012, 15:59:23 pm »
Secondo me Peter stavolta attribuisci a queste donne delle cose che ha fatto il giornalista (tipico zerbino)
se avessero detto anche noi donne viviamo in miniera come gli uomini ti avrei dato ragione, ma non lo dicono, questa è una cosa che sta facendo passare il giornalista

io sopravvivo senza fica, tu pure, ma quanti altri?
a giudicare dallo zerbinaggio e dalla prostituzione ben pochi

e la cosa meglio per smentire l'inutilità maschile è servire su un piatto d'argento qualcosa che renda inutili anche loro

Alberto86

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #13 il: Agosto 29, 2012, 16:18:57 pm »
1 donna che stà li, ha tirato fuori le palle OK
ma 1 vs 300 del sesso opposto
così i media sembrano definirla l'occupazione ( come lo è stato per quelle tro iette pussyriot)
una coopartecipazione maschile-femminile.......diciamo la parità almeno nelle intenzioni....


Infatti bisognerebbe chiedere al giornalista femminuccio come mai lì le quote rosa di almeno il 50% le femministe non le chiedono....  :doh: :mad:
« Ultima modifica: Agosto 29, 2012, 16:29:14 pm da Alberto86 »

Offline Peter Bark

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Re:Le donne in miniera
« Risposta #14 il: Agosto 29, 2012, 16:46:27 pm »
beh sarebbero state abbastanza spudorate se fossero arrivate fino a quel punto...dato che una controlla la qualità dell'aria,l'altra controlla qualcos'altro,l'altra qualcos'altro ancora,le altre tre o quattro stanno di sopra e probabilmente impiegano il loro tempo dividendolo tra fatture buste paghe e dando una pitturata alle unghie ogni tanto,immagino...chi rimane,quella che presumibilmente è vent'anni che avvita bulloni? Che poi a questo punto vorrei proprio capire se avvitare bulloni comporta gli stessi pericoli a cui si va incontro se si a lavora a contatto con esplosivi e robe del genere...
ok,non hanno detto che fanno lo stesso lavoro degli uomini,ma non hanno nemmeno detto che fanno un lavoro meno pericoloso degli uomini mi pare...lasciano che siano gli altri a provvedere,ad inventarsi storie che finiscono con l'immancabile venerazione dell'essere femminile ...probabilmente le gratificherà anche il viscido zerbinaggio di qualche giornalista.Alle femmine in effetti non importa se è giusto o no adularle,basta che lo si faccia,poi magari quando sono soddisfatte ti danno un calcio nel culo,anzi,di solito ai senzapalle fanno fare la stessa fine di un rotolo di carta igienica,una volta che hanno adempiuto ai loro "doveri" e li hanno sfruttati per bene.

se hai a cuore veramente la causa per cui lotti non parli di te,di quello che fai o di quello che hai fatto,parli degli interessi comuni.
ovvio aspettarsi che una mente femminile cogliesse la palla al balzo per recitare la parte della martire,di quella che fa sacrifici ed è coraggiosa,era la cosa più plausibile.E'questo che intendo.

Metti le cose su un piano pratico.Parliamo proprio di sopravvivenza.Una femmina sarebbe in grado secondo te di sopravvivere su un'isola deserta per più di qualche anno? Sarebbe in grado di costruire una civiltà in assenza del sesso maschile?
Chi ha più bisogno di chi? Senza una fica su un'isola deserta tu ricorreresti all'autoerotismo e andresti avanti fino alla fine dei tuoi giorni,una femmina no.