http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/08/31/celodurismo-milit0nto-2-0-sei-femminista-e-ti-tolgo-lamicizia-su-feisbuk-tie/[Ma non collegatevi... ecc... questa non so nemmeno se è capace di odiare, tanto ha le idee confuse. Eviterete comunque di incappare in un lunghiiiiiiiisimo pamphlet con una infinità di parentesi aperte e mai chiuse.... tipiche di alcune forme di schizzofrenia.
Non voglio esagerare ma... come se l'autrice avesse avuto i genitori separati e fosse stata data in affido esclusivo alla madre, egoista, spendacciona, che ha passato il tempo a parlar male del padre alla figlia nel tentativo di alienarlo... Ops....]
Non commento nemmeno l'articolo.
Non ne ho nemmeno l'interesse. Ho smesso di pensare che per certe cose valesse la pena di lottare da talmente tanto tempo e... poi... non sopporto più il qualunquismo disfattista di chi è contro tutto ma... soltanto perché è troppo giovane... E allora viene radunato in certi posti, chiamati centri sociali, pieni di professionisti in borghese... che controllano e riferiscono segnalando le teste più calde....
Non credo più a niente ma... mi fa ancora incazzare sapere che c'è gente insulsa convinta che basti dichiararsi femminista per avere il diritto di dire qualsiasi sciocchezza e sperare di restare impunita.
Ma vi siete viste?
Avete l'età per portare i nipotini al parco...
Ma davvero pensate di avere il diritto di insegnare a dei ragazzi che cosa è giusto e che cosa è sbagliato?
Le Pussy Riot sono uno strumento commerciale e non sono certo da paragonare a chi ha tentato di fermare carri armati con le mani. Non con chi è stato fucilato, per questo.
Ancora una volta, il solito adagio risulta più efficace di un intero discorso:
meglio tenere la bocca chiusa e passare da stupidi che aprirla e togliere ogni dubbio.
