In rilievo > Osservatorio sulla Misandria e sul Male-bashing

"Il gene della felicità è femminile. Colpa del testosterone"

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vnd:

--- Citazione da: Salar de Uyuni - Settembre 04, 2012, 17:31:04 pm ---Proviamo a leggere l'articolo in maniera meno idiota,dall'articolo si evince che.
1)l'espressione del gene OMOA è correllata in modo positivo con la depressione
ovvero più ce n'hai peggio stai
2)tale correlazione però non è valida negli uomini

non si capisce da dove derivi
1)l'espressione ''gene della felicità'',dal momento che è correlato in maniera positiva con la depressione...

2)da dove si deduce che la mancanza di correlazione nel caso degli uomini,possa influire negativamente sul loro tono dell'umore?
Questa conclusione è grottesca:
abbiamo appena visto che è la bassa espressione del gene ad essere maggiormente correlata con stati di felicitàe serenità,se il testosterone spegne questo gene non dovrebbe rendere più felici?

Ultima nota a margine:perchè scrivono cose che sono in aperta contraddizione,presumono che la gente non abbia facoltà logiche e non sappia leggere?

--- Termina citazione ---

1. probabilmente scrivono di cose che non capiscono. Fosse la prima volta...
Ricordo ancora le troiate lette in occasione del referendum sulla fecondazione assistita o, peggio ancora, quello sulle centrali nucleari.

2. non sarà che sto ormone, nelle donne, è correlabile all' irsutismo o a qualche altro problema che causa decadimenti estetici?

ilmarmocchio:

--- Citazione da: Salar de Uyuni - Settembre 04, 2012, 17:31:04 pm ---Proviamo a leggere l'articolo in maniera meno idiota,dall'articolo si evince che.
1)l'espressione del gene OMOA è correllata in modo positivo con la depressione
ovvero più ce n'hai peggio stai
2)tale correlazione però non è valida negli uomini

non si capisce da dove derivi
1)l'espressione ''gene della felicità'',dal momento che è correlato in maniera positiva con la depressione...

2)da dove si deduce che la mancanza di correlazione nel caso degli uomini,possa influire negativamente sul loro tono dell'umore?
Questa conclusione è grottesca:
abbiamo appena visto che è la bassa espressione del gene ad essere maggiormente correlata con stati di felicitàe serenità,se il testosterone spegne questo gene non dovrebbe rendere più felici?

Ultima nota a margine:perchè scrivono cose che sono in aperta contraddizione,presumono che la gente non abbia facoltà logiche e non sappia leggere?

--- Termina citazione ---

tutte le ipotesi dei ricercatori cadono di fronte al dato clinico inconfutabile :
il rapporto M / F = 1 / 4

Salar de Uyuni:

--- Citazione ---tutte le ipotesi dei ricercatori cadono di fronte al dato clinico inconfutabile :
il rapporto M / F = 1 / 4





--- Termina citazione ---

Appunto,ma la cosa strana è che sebbene la conclusione dei ricercatori sia che le donne soffrono di meno di depressione,lo studio pare proprio suggerire il contrario.
La cosa per certi versi paradossale è che questo studio è persino interessante,PROPRIO PERCHE' FORNISCE UNA SPIEGAZIONE SUL PERCHE' LE DONNE SOFFRONO DI PIU' DI DEPRESSIONE DEGLI UOMINI.
Non capisco perchè chiamino il gene OMOA,gene della felicità,semmmai è il contrario:è il gene della depressione,e per fortuna negli uomini il testosterone lo spegne...
Questo è ciò che si evince dall'articolo...
i commenti stessi dei ricercatori,e l'incredibile intervista con l'attrice (che è una bipolare?),mitigano la loro natura irritante,con un sottile surrealismo,la cui natura assurda e farsesca lascia più perplessi,che indignati,quasi attoniti...
Ma sanno leggere?
Comunque se costei è davvero una bipolare se parla di felicità,sa cos'è,infatti i bipolari nei loro periodi up,è come se fossero sotto l'effetto di cocaina...

Alberto86:

Tanto per smentire nuovamente il tema di questo topic:







Gli ormoni salgono e scendono, un po’ come le maree. E, come queste, sono influenzati dal ciclo lunare che, a sua volta, è imparentato con il ciclo mestruale. Un legame di parentela che influisce non solo sui livelli circolanti di questi ormoni, ma anche sull’umore e sulla psiche delle donne.
Ad aver trovato che vi è un’evidente correlazione tra il livello ormonale durante il ciclo mestruale, l’ovulazione e i disturbi psicologici nelle donne sono stati i ricercatori del Department of Clinical, Educational and Health Psychology dell’University College London (UCL).
Lo studio, pubblicato sulla rivista Neurobiology of Learning and Memory, è il promo a mostrare questo potenziale legame tra la vulnerabilità psicologica e i tempi del processo riproduttivo femminile.
Tra i vari disturbi a livello psicologico che sperimentano le donne vi sono gli sbalzi d’umore e i disturbi dell’umore in genere, l’ansia e una tendenza a essere vittima di pensieri negativi e ripetitivi, specie dopo periodi stressanti.
I ricercatori hanno così voluto esaminare se gli effetti di un evento stressante fossero più o meno legati alle diverse fasi del ciclo mestruale delle donne.
Per far ciò, hanno coinvolto 41 donne di età compresa tra i 18 e i 25 anni con cicli mestruali regolari e che non assumevano metodi contraccettivi come la pillola.
Le partecipanti sono state invitate a visionare un cortometraggio della durata di 14 minuti in cui vi erano scene stressanti come morte, incidenti, ferite. Durante lo studio sono stati prelevati dei campioni di saliva al fine di misurare i livelli di ormoni presenti.
Nei giorni successivi alla visione del filmato stressante, alle volontarie è stato chiesto di tenere un registro dei pensieri indesiderati cui erano soggette.
«Abbiamo scoperto che le donne in fase luteale precoce, che cade circa 16 a 20 giorni dopo l’inizio del loro periodo, hanno avuto tre volte di più pensieri intrusivi che non coloro che hanno guardato il video in altre fasi del loro ciclo mestruale –  spiega il dottor Sunjeev Kamboj, Docente del Dipartimento di Clinica, Formazione e Psicologia della salute di UCL – Questo indica che vi è in realtà un varco abbastanza stretto all’interno del ciclo mestruale in cui le donne possono essere particolarmente vulnerabili a sperimentare gravi sintomi dopo un evento stressante».
Questi risultati, oltre ad aiutare a comprendere perché molte donne sperimentano fasi alterne di disturbi dell’umore, ansia e pensieri negativi durante certi periodi, possono essere utili nel valutare e trattare disturbi mentali nelle donne che abbiano subìto dei traumi.
«Ascoltando le donne che hanno sperimentato un evento traumatico nell’ultimo periodo di tempo può aiutare a identificare quelle a maggior rischio di sviluppare sintomi ricorrenti simili a quelli visti in disturbi psicologici come la depressione e disturbo da stress post-traumatico (PTSD) – ha sottolineato il dottor Kamboj – Questo studio potrebbe aver identificato una utile linea informativa per i medici, aiutandoli nell’identificare le donne potenzialmente vulnerabili cui potrebbero essere offerte terapie preventive».
«Tuttavia – prosegue Kamboj – questo è solo un primo passo. Anche se abbiamo trovato grandi effetti in donne sane dopo che hanno vissuto un evento stressante relativamente lieve, ora abbiamo bisogno di osservare se lo stesso modello si trova in donne che hanno subito un vero e proprio evento traumatico. Abbiamo anche bisogno di ulteriori ricerche per studiare come l’utilizzo della pillola anticoncezionale influisca su questo intero processo».
In sostanza, gli ormoni la fanno ancora una volta da padroni. Ci sarà qualcosa che non è influenzato da queste incredibili sostanze?
http://www.lastampa.it/2013/05/28/scienza/benessere/salute/disturbi-psicologici-nelle-donne-possono-dipendere-da-ciclo-e-ormoni-5Y9S8H5dNRS66i5nhC5cJN/pagina.html
 

vnd:

--- Citazione da: Alberto - Maggio 28, 2013, 12:31:24 pm ---Ad aver trovato che vi è un’evidente correlazione tra il livello ormonale durante il ciclo mestruale, l’ovulazione e i disturbi psicologici nelle donne sono stati i ricercatori del Department of Clinical, Educational and Health Psychology dell’University College London (UCL).
Lo studio, pubblicato sulla rivista Neurobiology of Learning and Memory, è il promo a mostrare questo potenziale legame tra la vulnerabilità psicologica e i tempi del processo riproduttivo femminile.


«Abbiamo scoperto che le donne in fase luteale precoce, che cade circa 16 a 20 giorni dopo l’inizio del loro periodo, hanno avuto tre volte di più pensieri intrusivi che non coloro che hanno guardato il video in altre fasi del loro ciclo mestruale –  spiega il dottor Sunjeev Kamboj, Docente del Dipartimento di Clinica, Formazione e Psicologia della salute di UCL – Questo indica che vi è in realtà un varco abbastanza stretto all’interno del ciclo mestruale in cui le donne possono essere particolarmente vulnerabili a sperimentare gravi sintomi dopo un evento stressante».
--- Termina citazione ---

Ma davvero questa ovvietà viene presentata da "La Stampa" come un grande scoperta?
Non vedo l'ora di leggere la smentita femminista.
E' sempre divertente lo spettacolo delle femministe che si arrampicano sugli specchi per negare le evidenze.

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