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il femminicidio secondo FAS

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FikaSicula:

--- Citazione da: krool - Settembre 04, 2012, 17:32:03 pm ---Pensi di poter equilibrare il rapporto tra i sessi occupandoti solo di donne?

--- Termina citazione ---

Infatti non mi occupo solo di donne.

Comunque sia dato che lo spunto diventa una nuova occasione (non parlo di te ma di questa persona moderatissima che è PB e chissà chi altro arriverà ora) per offendere e fare il solito noioso processo a FaS e a me diciamo che la smetto subito. Spero lo spunto di discussione sia apprezzato da chi vuole proseguire il dialogo anche altrove. Grazie mille per la disponibilità.

krool:
Infatti ultimamente vnd e forse anche altri hanno segnalato articoli molto diversi dai soliti che eravamo abituati a leggere.

Non che ora abbia una buona opinione del vostro femminismo.

Grazie per lo spunto, ma non credo che Dante e Petrarca che scrivevano della "donna angelicata" siano rappresentativi di quelle epoche dove i problemi erano ben altri (tipo cercare di non morire di fame). Sarebbe come studiare il rapporto uomo-donna nell'antico Egitto parlando della sola famiglia del faraone.

raniran:

--- Citazione da: FikaSicula - Settembre 04, 2012, 16:56:27 pm ---Molto rapidamente perché non ho moltissimo tempo e mi scuserai per questo ma pur avendo moltissime cose da dire su questi temi volevo comunque contribuire a questo tuo/vostro ragionamento con un dettaglio che forse può arricchire il quadro.

La divinizzazione del corpo di una donna in quanto donna ha molto poco a che fare con il femminismo così come lo vedo io.

Ci sono alcune fasi:

Le donne vengono viste come il diavolo o come angeli. E' una dicotomia che si impone per cultura che demonizza le donne, le ritiene inferiori, portatrici di peccati e qui mi piacerebbe sapere il tuo/vostro punto di vista sulla demonizzazione contro le donne che attingono ai vari Malleus Maleficarum.

Poi c'è la donna medioevale, petrarchesca, angelica, divinizzata, Beatrice, Colei che ti porta dritta fino a Dio, ha delle caratteristiche precise. Per dimostrare di non essere demoniaca deve essere quasi non umana. Perfetta. Santa o puttana diciamo noi.

Il femminismo mette in discussione entrambe queste formule. Le donne sono umane, imperfette, né vittime né colpevoli, né sante né demoni. Si passa il tempo a scansare e decostruire e capovolgere demonizzazioni e misoginie e a non restare intrappolate nell'aurea della santificazione.

Non tutte lo fanno. Alcune, che fanno capo a femminismi autoritari o comunque a una non meglio precisata rivendicazione di genere, pensano che per sfuggire alla demonizzazione debbano santificarti. Per denunciare la violenza sulle donne devono dichiararti sempre innocente. Per denunciare altre cose di cui le donne come chiunque altro può essere vittima si caratterizza il genere. Che c'entra, il genere, perché demonizzazione e uso delle donne sono cose che arrivano da lontano e venivano agite da soggetti ben precisi, e c'entra perché alcuni crimini hanno una connotazione di genere.

I crimini dettati dalla paura a sfondo omofobico o sessista o misogino sono di genere. Ditemi voi se esistono crimini dettati dalla paura nei confronti dell'uomo in quanto uomo.

Ma a prescindere da questa caratterizzazione ciò che volevo dire è che la divinizzazione delle donne, dei nostri corpi, non piace neppure a noi. Noi non vogliamo essere il tramite verso il cielo.

Ed è una cultura fortemente patriarcale, agita da uomini e donne, che ci spinge invece in quella direzione. Altrimenti come si spiega che ogni volta che una ragazzina reagisce non da "femmina" in modo "aggressivo" o se una donna mostra la sua rabbia ci si dice che sono "anormali", malate e poco "femminili"? Perché una donna che reagiva alle ingiustizie o alle prevaricazioni o all'autoritarismo familiare veniva rinchiusa nei manicomi come "isterica"? Perché si patologizzano le donne quando sono semplicemente umane? Quando non obbediscono, quando si ribellano, quando non stanno composte, in fila per due e non si comportano in modo stereotipato da "femmine"? Chi decide quale sia il comportamento da femmine e quale che no?

Come facciamo a dire che i crimini di genere non rispondano, a volte, ad una conseguenza culturale e di mentalità relativa al fatto che si vuole rimettere le donne al proprio posto? Addomesticate ai ruoli di cura, angeli del focolare, sante che prestano dedizione in famiglia, disponibili ad alleviare le pene di chi le desidera e le usa anche non consensualmente dal punto di vista sessuale?

E tutto ciò detto senza vittimizzare nessuno. Solo definendo una parentesi nell'abbondanza di mali che riguardano l'umanità intera e io ci metto anche quelle che riguardano le specie non umane.

Chi crea i presupposti per la divinizzazione? Chi ci incastra in quel ruolo?

Ecco: spero possa essere uno spunto.

--- Termina citazione ---

Ciao fiKa
Secondo me la divinizzazione del corpo femminile è scelto ed ottenuto dalle dirette interessate ( tv grande maestra):
d'Estate fanno di tutto pur di sculettare sicure da un ombrellone all'altro (a quanto pare dentro latitano neuroni)
d'inverno vanno a volte in depressione ma le più giovani in palestra si danno da fare...
apparire..,fisici magri per esorcizzare l'Età e la PROPRIA INSICUREZZA...,
Siete voi care bimbe che ve le cercate LE PARANOIE!!!

ALe

Stealth:
Meritano addirittura di essere monitorate... cacchio, complimenti! Un salto nello studio teorico avanzatissimo.
Prima ci occupavamo de La Stampa e del Corriere della Sera e adesso delle FaS. Prossimamente monitoreremo il Papersera o Bastardidentro?

vnd:

--- Citazione da: FikaSicula - Settembre 04, 2012, 17:38:15 pm ---chissà chi altro arriverà ora

--- Termina citazione ---

Macchittisincùla...

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