Autore Topic: Vietato l'ingresso agli uomini  (Letto 77260 volte)

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Offline vnd

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #45 il: Dicembre 11, 2012, 18:37:23 pm »
Già che ci sono, riesumo questa vecchia notizia...

http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=9&t=9546
Qui c'è un approfondimento interesante.
Pur riferendosi alle discriminazioni sessiste ai pregiudizi della British Airlines, è antecedente.
Tra parentesi, è copincollato da un contributo dei colleghi di antifeminist.
http://antifeminist.altervista.org/notizie/2006/11_11_2006.htm

E' un po' lungo....

Citazione
British Airways: TUTTI I MASCHI SONO POTENZIALI PEDOFILI
di babyloon il 11 dicembre 2006, 7:50

British Airways: "Tutti i maschi sono potenziali pedofili"

Questa è la traduzione di un articolo apparso sul DailyMail il 4 Novembre. Racconta cos'è successo a bordo di un aereo della British Airways, dove è stato chiesto ad un uomo di spostarsi di sedile perchè il regolamento della compagnia vieta ai bambini non accompagnati di sedersi di fianco ad ogni adulto di sesso maschile.

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La British Airways vieta agli uomini di sedersi accanto ai bambini
di MARTIN DELGADO, 4 Novembre 2006

La British Airways è stata accusata di trattare tutti i passeggeri maschi come potenziali pedofili dopo che è stato reso noto che la compagnia vieta ai bambini di sedersi accanto ai passeggeri maschi sconosciuti, persino quando gli stessi genitori del bambino sono sullo stesso volo.

La bizzarra norma è venuta allo scoperto quando una bambina di 9 anni è stata fatta spostare dal suo posto accanto ad un uomo di 76 anni e sua moglie durante un volo da Malaga a Londra.

Nel frattempo la madre è stata fatta sedere dalle hostess accanto al giornalista in pensione Michael Kemp e sua moglie Frances, nel mentre che la bambina veniva spostata nei sedili in fondo all'aereo.

La Sig.ra Kemp prenotò un posto nei sedili laterali per avere un pò di spazio extra per far riposare una gamba in cattive condizioni. Ma quando l'Airbus A320 ha iniziato a riempirsi, le è stato chiesto di scambiare il suo posto con quello del marito, di modo che lei, e non lui, si sarebbe trovata a sedere accanto alla bambina.

A questo punto la Sig.ra Kemp si è gentilmente rifiutata, spiegando alla hostess di aver prenotato un posto di fianco al corridoio per stare più comoda durante il viaggio di 3 ore.

Allora il Sig. Kemp si è offerto di spostarsi nel sedile di fianco alla finestrella, in modo che la bambina potesse sedersi fra lui e sua moglie, ma la hostess ha risposto che sarebbe comunque stato contro il regolamento della British Airways, messo in atto per il benessere dei bambini.

Il Sig. Kemp, originario di Kensington, West London, ha dichiarato la scorsa notte:

"La madre della bambina ha fatto sedere la figlia nel sedile di fianco alla finestrella e me, e poi è andata a sedersi più avanti in un altro sedile. Quando tutti erano seduti, la hostess ha chiesto a mia moglie se si sarebbe potuta sedere accanto alla bambina.

Frances le ha spiegato che non si poteva muovere e quindi ho pensato che avrei risolto il problema spostandomi e facendo sedere la bambina fra me e mia moglie.

E con mia grande sorpresa, la hostess ha detto che la British Airways ha una regola che vieta ogni bambino non accompagnato di età inferiore ai 16 anni di sedersi accanto ad un passeggero di sesso maschile, persino quando c'è una donna nel sedile di fianco.

La discussione è continuata per parecchi minuti ma la hostess si è rifiutata di cedere nella sua richiesta, e ha detto che l'aereo non sarebbe partito finchè questo problema non fosse stato risolto. L'ho sentita borbottare ad una collega che tutti i passeggeri sarebbero stati fatti sbarcare dall'aereo.

Non sembrava per niente imbarazzata, anzi sembrava irritata per il fatto che si stava perdendo tempo. L'intera faccenda ha creato molto disagio, e tutto ciò si sarebbe potuto evitare se solo la British Airways avesse individuato il problema quando abbiamo prenotato il biglietto."

Michele Elliot, la direttrice dell'organizzazione di beneficienza per bambini Kidscape, e famosa attivista per la tutela dei minori, ha dichiarato di esser rimasta sbalordita da questa regola della British Airways.

"E' completamente assurdo.
Stigmatizza tutti gli uomini come potenziali molestatori", ha dichiarato la Elliot.

"Che tipo di messaggio manda ai bambini una regola simile - che nessun uomo è degno di fiducia ? Anche le donne abusano i bambini. Qui c'è una assoluta mancanza di buon senso." [1]

L'aereo era usato dalla GB Airways, un partner commerciale della British Airways.

Un portavoce ha dichiarato:

"Come compagnia aerea con un obbligo di attenzione verso i nostri clienti, è nel nostro regolamento assicurarci che, ove possibile, nessun minore non accompagnato sieda di fianco a maschi adulti. Ci scusiamo se il Sig. Kemp si è sentito offeso dalla nostra richiesta, ma dobbiamo bilanciare i bisogni del bambino con quelli dell'adulto. Il regolamento è in atto come precauzione e nel migliore interesse e benessere dei bambini che viaggiano da soli." [2]

[FONTE: Daily Mail- 4 Novembre 2006]
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La British Airways, però, non è l'unica compagnia aerea al mondo che adotta questo regolamento. La Qantas e la Air New Zeland (due compagnie aeree australiane) balzarono agli onori della cronaca per un caso simile a quello capitato pochi giorni fa al Sig. Kemp.

Nel 2005 infatti un altro "incidente" avvenne durante un volo della Qantas con rotta da Christchurch ad Auckland. In questo caso la vittima di discriminazione fu Mark Mosley, a cui una hostess ordinò di cambiare posto perchè "la policy della compagnia è che solo alle donne viene consentito di sedersi accanto a bambini non accompagnati".

Quando l'Herald (un quotidiano neozelandese) chiese a Rosie Paul, una portavoce della New Zeland Airlines, se la sua compagnia aerea ritenesse tutti i passeggeri maschi come "pericolosi per i bambini", la Paul rispose: "Questo non è ciò che ho detto". Quando le venne spiegato che il regolamento usato dalla sua compagnia implicava proprio ciò, la Paul di nuovo ripetè: "No, questo non è ciò che ho detto".

Siamo nei primi anni del nuovo millennio, e i cittadini maschi che volano con certe compagnie aeree (non si sa quante e quali adottino lo stesso regolamento) vengono implicitamente accusati di essere dei "potenziali pedofili" e "potenziali molestatori sessuali", in base esclusivamente al loro genere di appartenenza. Al loro DNA. Ai loro cromosomi. I maschi avrebbero cioè l'abuso sessuale dei bambini scritto nel loro codice genetico, e per questo vanno allontanati e possibilmente sorvegliati, affinchè la "bestia" (o il "mostro", per usare un termine giornalistico molto in voga) non si svegli e non metta in pericolo nessun bambino.

E perchè mai, un domani, i cinema non dovrebbero adottare la stessa policy della British Airways ? Forse i "maschi" quando sono al cinema smettono magicamente di essere "maschi" e non c'è più il rischio che abusino il bambino della poltroncina accanto ?

E la stessa cosa vale per gli autobus, per i treni, per i teatri, e praticamente per ogni luogo in cui un "maschio adulto" possa trovarsi accanto ad un bambino di età inferiore ai 16 anni. [3]

Ma la cosa più disarmante di tutta questa storia, è il totale disinteresse (probabilmente dovuto a rincretinimento acuto) che i maschi stessi mostrano riguardo a simili faccende. Cioè riguardo a loro, al loro valore, e in ultimo al senso della loro stessa esistenza. Non ci si indigna, ad esempio, quando regolamenti anti-maschili e misandrici come quello della British Airways dipingono l'intero Genere Maschile come violentatore, stupratore, abusatore di bambini etc.etc.

Immaginate di andare da un operaio, uno che lavora come un mulo tutto il giorno, paga le tasse e vive la vita di un cittadino onesto, e dite a questo operaio che è un ladro, un evasore fiscale e un disonesto. E che il motivo di tutto ciò sta nel suo DNA di "operaio". Non importa se costui non ha mai rubato niente, ha sempre pagato le tasse e si è sempre comportato come un onesto cittadino: ci sono altri operai che hanno rubato, hanno evaso le tasse, e hanno violato la legge. Ragion per cui questo innocente viene sbattuto a forza nel gregge dei colpevoli, così, perchè il "DNA degli operai è quello".

Avrebbe questo operaio il diritto di sentirsi ingiustamente colpevolizzato, e quindi a reclamare giustizia ? Se la risposta è si, per quale motivo lo stesso diritto non dovrebbero averlo gli Uomini che per il solo fatto di esser nati di sesso maschile vengono automaticamente sbattuti a forza nel gregge dei colpevoli, e costantemente addittati come stupratori, pedofili, violentatori ?

Perchè generalizzare sugli "albanesi", sugli "extracomunitari", sui "musulmani" o sugli "ebrei" e sugli "americani" non va bene mentre invece generalizzare sui "maschi" va benissimo ?

Perchè chiedere il pentimento a quell'operaio onesto non è giusto, mentre chiedere il pentimento agli uomini innocenti è invece considerato giusto ?

...

Era il primo Dicembre 1955, nella città di Montgomery, quando Rosa Parks salì nell'autobus che l'avrebbe dovuta portare a casa dopo una dura giornata di lavoro. Pagò il biglietto e si sedette nei posti riservati alle persone di colore. Quando l'autobus si riempì, e tutti i posti furono occupati, il conducente notò che erano rimasti due o tre uomini bianchi in piedi. Fermò l'autobus e chiese a quattro persone di colore di alzarsi e dare il loro posto a quegli uomini bianchi. Rosa Parks rimase dov'era e rispose "No, non mi alzo". Venne arrestata e poi il resto è storia.

Sarebbe il caso, qualora "incidenti" simili a quello presentato nell'articolo sulla British Airways dovessero ripetersi, che anche gli uomini ingiustamente discriminati iniziassero ad adottare il "metodo Rosa Parks", e non abbandonare il proprio posto (e la propria dignità) per nessuna ragione al mondo.

Piuttosto che arrendersi ed affrontare l'intero viaggio da maschietti col nodo in gola.

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Note
[1] "Tenendo presente che la pedofilia femminile intra-familiare ha caratteristiche differenti dalla pedofilia femminile che si manifesta al di fuori delle mura domestiche, preferendo mete lontane come luoghi di abbordaggio, si puo' affermare con certezza che tale fenomeno e' comparso, all'incirca, intorno agli anni '70. In quel periodo donne americane e canadesi, per lo piu' divorziate e vedove, favorite dall'emancipazione economica, hanno iniziato a recarsi verso spiagge lontane alla conquista dei "beach boys" soprattutto, ma anche delle "beach girls" che potevano farle sentire, al suono di 100 dollari, "regine per una notte".

Alcune indagini giornalistiche come quella del settimanale Panorama, hanno messo in luce che oggi l'eta' di queste donne varia dai 25 anni circa ai 50 anni, mentre le motivazioni che le spingerebbero ad alimentare il desiderio di vivere una notte di sesso con bimbi di 6-7 anni o di 11-12, sono sempre le stesse: la soddisfazione sessuale e, ad un tempo, l'appagamento materno.

Differenti sono le mete. Le donne nordamericane si indirizzano, per la maggior parte, verso i Caraibi; mentre le europee provenienti dai ricchi paesi occidentali preferiscono come mete il Marocco, la Tunisia e il Kenya e per le destinazioni piu' lontane la Giamaica e il Brasile. La Thailandiainvece, e' la meta preferita dalle donne giapponesi che, con i voli charter, raggiungono i centri specializzati in massaggi sadomaso di Bangkok. E a Marrakesh trascorrono dei periodi le scandinave e le olandesi che consumano notti d'amore in acconto, cioe' se la notte trascorsa non e' stata soddisfacente la prestazione non viene pagata.

Sulle donne che praticano la pedofilia all'estero, si e' saputo che per permettere l'atto sessuale, vengono iniettati nei testicoli di bambini di 6-7 anni degli ormoni e droghe. Poco si conosce sull'uso di tali sostanze, a parte gli effetti collaterali estremamente sgradevoli per il minore. Dalla testimonianza di volontari dello Sri Lanka, si apprende che sono le donne pedofile stesse (la maggior parte svizzere e tedesche) a portare le droghe da iniettare nei bambini. Secondo il resoconto di una dottoressa che ha visitato alcuni di quei bambini, il trattamento ormonale causa l'abnorme ingrossamento dell'organo sessuale ad un ragazzino di 11-12 anni che non tollera piu' di 5-6 di tali iniezioni."
[FONTE: Greta, con la collaborazione di Nicoletta Bressan. Consulenza a cura del Dott. Sergio De Martino]

[2] "Per tutto il tempo che il Governo viene percepito come operante per il benessere dei bambini, il popolo sopporterà felicemente quasi qualsiasi riduzione della propria libertà." -Daniel Lapin

"Lo Stato deve dichiarare il bambino come il tesoro più prezioso del popolo." -Adolf Hitler

Hitler aveva già capito, negli anni '30, che utilizzare l'espressione "per il benessere dei bambini" a scopo propagandistico era un'ottima arma per far si che il popolo accettasse di buon grado ogni riduzione della propria libertà, senza fiatare. Oggi, nel 2006, lo stesso ritornello viene usato per far accettare al popolo che gli uomini vengano trattati come potenziali pedofili e molestatori sessuali da normative anti-maschili e misandriche come quelle adottate dalle compagnie aeree British Airways, Qantas e Air New Zeland.

[3] Proprio ieri è stato pubblicato in vari giornali inglesi un dossier che spiega l'incredibile declino degli insegnanti maschi nelle scuole primarie, lanciando l'allarme che la professione d'insegnante, tra non molto, potrebbe diventare monopolio assoluto delle donne. Già oggi le insegnanti femmine superano gli insegnanti maschi con un rapporto di 12 a 1. Vari analisti hanno anche evidenziato il fatto che molti uomini preferiscono ormai tenersi alla larga dall'insegnamento perchè spaventati dalle "false accuse di abuso sui minori", fenomeno diventato tristemente famoso soprattutto per alcuni casi "clamorosi" accaduti negli USA, dove insegnanti maschi totalmente innocenti son stati vittime di false accuse e di tutto ciò che ne consegue.

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Tratto da http://antifeminist.altervista.org/noti ... 1_2006.htm
babyloon

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Offline Lucia

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #46 il: Dicembre 11, 2012, 19:55:26 pm »
questa cosa con i spogliatoi non si può risolvere con cabine piccole come ci sono qualche volta in spiaggia?

Alberto86

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #47 il: Giugno 01, 2013, 23:03:56 pm »
Trovato per caso.

Riccione: spiaggia vietata agli uomini.
Sentite come è felice dell'iniziativa il gregge femminile:
http://video.corriere.it/si-chiama-solo-donne-ed-stata-pensata-proteggere-signore-che-prendono-sole-viavai-tipi-spiaggia-cerca-avventure/d0ce3480-2576-11dc-a2e1-0003ba99c53b


Ovviamente nessuno si è sognato di fare una querela per discriminazione per questo ennesimo schifo  :mad: :mad: :mad:

Offline zagaro

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #48 il: Giugno 01, 2013, 23:21:23 pm »
ho letto di donne che si lamentano che gli uomini fanno viaggi per procurarsi gnocca esotica,i cosidetti gnocactravel

però non ho sentito nessuna donna lamentarsi del corrispettivo viaggio, quanto io parlai con una donna che viaggiava in Italia per procurarsi 'zucchine', perchè entusiasta del 'pappagallo italiano', questo genere di discorso era il più naturale di questo mondo.
si vede che cambiano i tempi.
come dicevano i latini

'oh tempora oh mores!

Offline Warlordmaniac

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #49 il: Luglio 18, 2013, 15:13:24 pm »
http://blog.grazia.it/blog/2007/08/10/vietato-ai-maschi-la-palestra-la-banca-il-ristorante-e-il-bordello/

In palestra senza il “macho” Quelle che sperano di approfondire la conoscenza con il personal trainer non saranno entusiaste delle nuove palestre per sole donne. Ma per tutte le altre, che sudano solo per la gloria di un corpo migliore, è una comodità non sentirsi inibite di fronte a sguardi maschili. Le catene internazionali con centri sportivi “women only” sono Fitness First e Curves. Negli Stati Uniti le patite della forma fisica – o le disperate che devono buttare giù i chili di troppo – si iscrivono al campo d’addestramento in stile militare per sole donne. Fossati da superare, esercizi nel fango e allenamenti serrati. Così il dimagrimento è assicurato.

Il carnet di servizi riservati esclusivamente all’universo femminile si sta arricchendo sempre più. In questi giorni nella città cinese di Changchun ha aperto un ristorante “femminista”, il Nushi Canting (letteralmente: ristorante delle donne): qui gli uomini possono entrare solo per guardare.

In Germania, invece, c’è la Frauenbank, una banca per donne, gestita da manager in gonnella, sicure di poter dare alle clienti consigli economici liberi da qualsiasi pregiudizio di genere.

E in America? Là la ex maitresse Heidi Fleiss, dopo essere stata più volte in prigione, ora si vuole riciclare creando un bordello per donne nel deserto del Nevada, a un’ora di macchina da Las Vegas. Dalla banca al bordello. E poi, chissà?

Offline dimitri

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #50 il: Luglio 18, 2013, 15:23:55 pm »
http://blog.grazia.it/blog/2007/08/10/vietato-ai-maschi-la-palestra-la-banca-il-ristorante-e-il-bordello/

In palestra senza il “macho” Quelle che sperano di approfondire la conoscenza con il personal trainer non saranno entusiaste delle nuove palestre per sole donne. Ma per tutte le altre, che sudano solo per la gloria di un corpo migliore, è una comodità non sentirsi inibite di fronte a sguardi maschili. Le catene internazionali con centri sportivi “women only” sono Fitness First e Curves. Negli Stati Uniti le patite della forma fisica – o le disperate che devono buttare giù i chili di troppo – si iscrivono al campo d’addestramento in stile militare per sole donne. Fossati da superare, esercizi nel fango e allenamenti serrati. Così il dimagrimento è assicurato.

Il carnet di servizi riservati esclusivamente all’universo femminile si sta arricchendo sempre più. In questi giorni nella città cinese di Changchun ha aperto un ristorante “femminista”, il Nushi Canting (letteralmente: ristorante delle donne): qui gli uomini possono entrare solo per guardare.

In Germania, invece, c’è la Frauenbank, una banca per donne, gestita da manager in gonnella, sicure di poter dare alle clienti consigli economici liberi da qualsiasi pregiudizio di genere.

E in America? Là la ex maitresse Heidi Fleiss, dopo essere stata più volte in prigione, ora si vuole riciclare creando un bordello per donne nel deserto del Nevada, a un’ora di macchina da Las Vegas. Dalla banca al bordello. E poi, chissà?


Chissà a parti invertite cosa sarebbe successo.
Esiste il sessismo, eccome se esiste. Ma secondo voi, le femministe che sostengono che le disciminazioni sono le donne a subirle, che esiste la misoginia mentre non esiste la misandria, ci sono o ci fanno?
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

Offline dimitri

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #51 il: Luglio 18, 2013, 15:24:43 pm »
Chissà a parti invertite cosa sarebbe successo.
Esiste il sessismo, eccome se esiste. Ma secondo voi, le femministe che sostengono che le disciminazioni siano le donne a subirle, che esiste la misoginia mentre non esiste la misandria, ci sono o ci fanno?
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

Offline fabriziopiludu

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #52 il: Luglio 18, 2013, 16:02:48 pm »



 Palestre women-only, o MISTE.
 E, tante volte, PADRONI della Palestra son donne bodybuilders che fan fli esercizi in presenza dei clienti della Palestra.


 

Offline Volpe argentata

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #53 il: Luglio 20, 2013, 12:33:23 pm »
Nessuno ha mai pensato a ristoranti, pub e trattorie dove agli uomini sia severamente proibito pagare i conti all'altro sesso?
Come mai?

Offline Warlordmaniac

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #54 il: Luglio 20, 2013, 12:58:00 pm »
Nessuno ha mai pensato a ristoranti, pub e trattorie dove agli uomini sia severamente proibito pagare i conti all'altro sesso?
Come mai?

Perché è facilmente raggirabile: le dai prima metà dei soldi della cena e poi pagate entrambi.

Offline vnd

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #55 il: Luglio 20, 2013, 13:31:47 pm »
Nessuno ha mai pensato a ristoranti, pub e trattorie dove agli uomini sia severamente proibito pagare i conti all'altro sesso?
Come mai?

Perchè chiuderebbero.
Le donne non sono tutte scroccone ma.... quasi.
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Offline fabriziopiludu

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #56 il: Dicembre 21, 2013, 11:10:15 am »




 
http://archiviostorico.corriere.it/2012/agosto/21/National_Golf_Club_Augusta_apre_co_9_120821171.shtml

Svolta epocale
Il National Golf Club Augusta apre alle donne

Nel 1933, in Italia, Enrico Fermi dà il nome al neutrino, in Francia René Lacoste lancia il suo noto marchio di polo e in Georgia, negli Stati Uniti d' America, l' Augusta National Golf Club ospita il primo torneo Masters. Riservato a soli uomini, of course. Ebbene, 79 anni dopo, l' ultimo baluardo maschilista è caduto e il più prestigioso circolo d' America ha ammesso due donne tra i suoi soci. Be' , non proprio due qualsiasi. La prima è l' ex segretario di Stato di George W. Bush, Condoleezza Rice (foto), la seconda è Darla Moore, vicepresidente della società di investimenti Rainwater. In Italia decisamente meno conosciuta della prima. Come tutte le svolte «epocali» che si rispettino però, non è stata una naturale evoluzione del buon senso, ma un vero e proprio casus belli. Ovvero la nomina alla guida di Ibm, da sempre sponsor del Masters, della prima donna: Virginia Rometty. Nomina che implica l' automatico ingresso nel club, se non fosse che la regola, alla Rometty, lo vieterebbe. Da qui la necessità - da parte del presidente del circolo Billy Payne - di accettare l' invito del Presidente Obama e del suo sfidante, Romney, a far cadere il veto. Vi sembra un atto dovuto? Ricredetevi, l' Augusta National Golf Club ha aperto a membri di colore soltanto nel 1990. RIPRODUZIONE RISERVATA

Cozzari Eleonora



Inizio il thread con questo articolo per rimarcare come venga considerato immorale e sessista un luogo escluso alle donne.

Mi piacerebbe invece fare una raccolta di organizzazioni e luoghi inaccessibili agli uomini, nel consenso generale che normalmente la situazione suscita.
Terrei fuori da questa raccolta i posti di lavoro, che sono un gigantesco capitolo a parte,  che merita un thread a parte (se non una sezione).


 L'EMBLEMA delle UMILIAZIONI, DISCRIMINAZIONI e delle ESCLUSIONI causa della Rivolta dei Boxers è il Cartello "VIETATO L'INGRESSO AI CANI E AI CINESI";
 noi UOMINI ,invece, non siam stati ancora capaci di una rivolta coi controfiocchi, probabilmente, poichè, fin da bambini, ci educano a chinare la testa, ad accettare supinamente qualsisi cosa: "Sei maschio, devi solo subire!".



 

Offline Suicide Is Painless

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #57 il: Dicembre 21, 2013, 19:31:58 pm »
Ci siamo (quasi) solo noi, ovviamente, in questi giorni lividi e squallidi, pre-natalizi. Le solitudini assicurano le presenze, e le "costanze".  :(
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Warlordmaniac

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #58 il: Dicembre 22, 2016, 19:46:24 pm »
http://www.iostudionews.it/femminismo-la-ricerca-della-disparita/

Nella giornata del 25 Novembre 2016,  giornata contro la Violenza sulle Donne, l’Associazione Studentesca Vivere Ateneo, ha organizzato una conferenza tenuta dal Professore Fabio Venturella, professore di tossicologia e farmacognosia dell’ex facoltà di Farmacia,  in materia di  stupri e di droghe da stupro, i famosi farmaci che vengono rifilati alle future vittime, a loro insaputa, al fine di renderle inermi di fronte al loro aguzzino. Mi ero recato all’appuntamento per conoscere meglio il tema ma, nonostante la locandina invitasse a partecipare ”la popolazione studentesca”, la presenza è stata riservata alle sole donne. Nessun uomo poteva partecipare al convegno.

Si sarebbe trattato di una misura di sicurezza “per evitare che, tra la folla, potesse esserci qualcuno che potesse emulare ciò che avrebbe sentito”. femminismo

Ma è giusto non informare un pubblico più vasto sul tema? Ovviamente no, l’argomento molte volte è poco approfondito dai media nazionali che tendono a concentrarsi più sull’atto in sé che sul retroscena che ha portato ad esso, indicando in maniera schematica e minimale la vittima, il criminale ed il reato. È giusto che un seminario del genere sia chiuso agli uomini? In un panorama in cui si ricerca sempre di più la parità tra sessi, una tale manovra di auto ghettizzazione  potrà solo provocare ulteriore separazione.

Ma nulla persisterebbe se non fosse la società mediatica a fomentarla, ed è da qui che, ad esempio, nasce il termine femminicidio o la differenziazione tra violenza e violenza sulle donne, tutti termini che vanno ad escludere a priori una categoria considerandola non specificatamente superiore od inferiore ma semplicemente diversa.

Sono convinto che facendo un unico minestrone in cui un uomo buono e rispettoso viene associato ad un pazzo scatenato che picchia la moglie o ad uno stupratore non si rende un buon servizio alle donne.

La lotta contro uno stereotipo piuttosto che contro i casi specifici che potrebbero portare la società tutta a focalizzarsi e a coalizzarsi per la lotta verso chi delinque, non è secondo me una risposta adeguata.


Online Paol

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Re:Vietato l'ingresso agli uomini
« Risposta #59 il: Dicembre 30, 2016, 14:35:21 pm »
Il passo successivo , se non si è già verificato, è che le attività "per sole donne" , come alberghi, banche etc. ricevano contributi pubblici e agevolazioni mirate;
L'ottimo è nemico del bene....ma non c'è limite al peggio