il corpo è mio e ne faccio quello che mi pare,e tu lo tocchi solo se lo dico io.posso permettermi di farti violenza psicologica perché mi è concesso dallo stato.
in virtù di questo,ogni canone etico che dovrei seguire,pur'essendo una femmina adulta responsabile e civile,posso mandarlo a quel paese.e poi in spiaggia non ci sono solo uomini adulti allupati ma anche bambini,che certi messaggi non riescono ancora ad interpretarli,loro pensano a costruire castelli con la sabbia,mica alle tette...
do il buon esempio anche alle figlie tredicenni,che infatti hanno esteso il concetto a qualsiasi luogo pubblico che non sia una propriamente una spiaggia,ed è un bene questo,significa che hanno inteso che anche mettersi mezze nude in mezzo ad una piazza è un modo per liberarsi dalla secolareoppressione maschilista.
noi femmine abbiamo tutto il diritto di abbattere quegli stereotipi che il cattolicesimo,maledetto,sempre colpa sua,ci ha imposto per secoli,e se questo significa godere del fatto che ho il privilegio di sbattere anche le zinne in faccia a qualche maschio senza subire conseguenze gravi,provocandolo in continuazione,traendo piacere dai suoi sguardi d'apprezzamento,e quindi di poter fare l'esibizionista senza avere nessun rimorso,ben venga.
alla fine,chi può dire esattamente quante hanno osato troppo e proprio per aver fatto del proprio corpo uno strumento di provocazione non hanno avuto la fortuna di ricevere solo qualche fischio o apprezzamento verbale?