Autore Topic: La nuova vita di Erika  (Letto 882 volte)

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Offline yamamax

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La nuova vita di Erika
« il: Settembre 15, 2012, 09:14:42 am »
http://affaritaliani.libero.it/cronache/erika-de-nardo-con-il-padre-e-la-sua-nuova-compagna140912.html

Dopo undici anni dall’assassinio della mamma e del fratellino con Omar, il fidanzatino di allora, Erika De Nardo, una giovane donna, bella e laureata, torna da papà Francesco. E lui le presenta la sua nuova compagna, Francesca.
Dalla mattanza del 21 febbraio 2001, papà Francesco non ha mai smesso di lottare per portare la figlia fuori dal carcere e dai sensi di colpa. E grazie anche all’aiuto di don Antonio Mazzi, ecco le presentazioni di rito. Così rinasce una famiglia che sembrava distrutta.
Sembra non esistere più l’ombrosa Erika di quei giorni del febbraio 2001, adolescente più che irrequieta, studente non certo modello che allo studio pomeridiano preferiva il sesso con Omar, un ragazzo debole, trascinato in quella impresa efferata.
Grande merito in questa ricostruzione di Erika, della sua esistenza e della sua persona, va a don Antonio Mazzi che l’ha ospitata, dopo il carcere, nella sua comunità Exodus. Una nuova Erika, dal volto pulito, può andare incontro a suo padre, un uomo sempre amorevole, e alla sua nuova compagna con cui Erika spera possa rifarsi una vita, una famiglia.
In attesa di compiere del tutto il suo percorso di indipendenza, Erika continua a vivere nella fattoria di Exodus sulle colline a ridosso del Garda. Prepara da mangiare, lava i piatti, pulisce, si occupa dell’orto e degli animali ma il suo sogno è insegnare, possibilmente in Africa, in un centro per l’infanzia creato sempre da don Mazzi in Madagascar. Come tutti i suoi coetanei (ha 28 anni) Erika vorrebbe anche trovare l’indipendenza economica. Sta cercando un lavoro e non demorde nell’invio dei curricula. E l’amore? Zero prove ma qualche indizio…come si addice ad una ragazza “riservata” della sua età, non più in cerca di clamore


Allora pochi anni prima di Erika e Omar dalle mie parti arrestarono il cosidetto "mostro di Foligno" uno psicopatico 20enne che uccise barbaramente due bambini. Per fortuna LUI è ancora rinchiuso in un carcere per malati di mente e tutti i tentativi dei suoi legali per la liberazione vengono (per fortuna) respinti.
Questa invece dopo la laurea aspettiamo che finisca "il percorso" .... e poi ritrovarcela accanto al supermercato come se niente fosse !
Ma la storia di Luigi Chiatti (il mostro uomo) era ben diversa, lui abbandonato in orfanatrofio e ripetutamente violentato da piccolo (poi adottato) lei viziata (donna) di buona famiglia, ....la legge come al solito a fatto il suo percorso !