Autore Topic: La rivolta del conduttore maschio  (Letto 1117 volte)

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Offline vnd

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Re:La rivolta del conduttore maschio
« Risposta #1 il: Settembre 20, 2012, 22:08:07 pm »
http://giulia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=35252&typeb=0

beh... questa direi che contarla come giornalista è un po' una bestemmia.
Prima deve studiare dizione e... anche un po' di grammatica.

Ho ascoltato finché ho potuto...
Strano che si voglia per forza far passare lo stupido messaggio che se il 75% delle conduttrici (con responsabili uomini) è per via della loro presunta bravura, mentre se le parti fossero invertite sarebbe per discriminazione sessuale.
Insopportabile....
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Offline Brutale

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Re:La rivolta del conduttore maschio
« Risposta #2 il: Settembre 21, 2012, 08:19:13 am »
la qualità del palinsesto tv e nei media è calata di pari passo con l'aumento della presenza femmile, non solo nella conduzione dei programmi, anche il dietro le quinte... nella maggior parte delle trasmissioni più faziose c'è una presenza femminile considerevole

Offline skorpion72

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Re:La rivolta del conduttore maschio
« Risposta #3 il: Settembre 21, 2012, 09:08:40 am »
Questa è una questione che andrebbe girata a chi starnazza pretendendo le quote rosa.
Scommettiamo che questo dominio a loro non dispiace?
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Alberto86

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Re:La rivolta del conduttore maschio
« Risposta #4 il: Settembre 21, 2012, 15:06:50 pm »
Ho apprezzato molto diverse iniziative di Klaus Davi (altre meno) e questa è una di quelle!

Quindi un grosso plauso a Davi per lo sforzo!
 
Il problema è che queste iniziative fanno emergere in tutta la loro rivoltante crudezza, il fatto che l'attuale mondo della tv è presenziato per il 95% da viscidi maschietti zerbini sottomessi al volere della regina vagina, che permettono ed incentivano il proseguimento di questo schifo femminilizzato e femminista!