Anche a me piacciono queste teorie sull'unità degli contrari
ma
penso che raramente (o forse meglio dire mai) è diventata questa la concezione di Verità culturale. Ogni cultura commincia con vietare alcune cose e proporre altre, poi certo non si riesce entrare in questi scemi senza rinunciare a qualcosa
Perché Eraclito era un orientale, aveva la "mentalità" di un taoista, di Lao Tze, mentre l'occidente, filosoficamente parlando, deve la sua forma mentis a Parmenide e tutti i suoi successori.
Eraclito e i suoi pochi discendenti (che hanno cioè la stessa mentalità, che portano avanti la stessa filosofia che poggia sulle stesse basi) in occidente si contano come le mosche bianche: Hegel sicuramente, forse Wittgenstein, altri??
Cmq Parmenide ed Eraclito, che erano contemporanei, erano anche in antitesi.
(stavano tra loro come il principio femminile e quello maschile, a mio parere)
Se si accettava il pensiero di uno, si doveva rifiutare quello dell'altro.[1]
Purtroppo, da noi, ha vinto la concezione di Parmenide, che non dimentichiamo, era omosessuale, sognava di carri trainati da cavalle, di dee (Dike e le sue ministre) e di perfezioni sferiche...
Per Eraclito invece, Dike e le Erinni erano (giustamente) forze oscure, demoniache:
Elios [il sole] infatti non oltrepasserà le sue misure; ché altrimenti, le Erinni, al servizio di Dike [la notte], lo troverebbero (Frammento 94)Poi se lo uso cosi per la teoria di Foucault che una verità mi seduce perché c'è già in me allora
seguendo la Verità cristiana il piacere come peccato significa che davvero il piacere viene sentito a volte come peccato o che è addirittura peccato?
...
La seduzione della Verità viene probabilmente quando tu stesso ti riconosci davvero in quel modello di sessualità, allora non i senti né colpevole, né fuori norma.
Procreare non è un atto cosciente, deliberato, meditativo. Vieni semplicemente usato dalla natura, dalla biologia, quale strumento per riprodurre la razza, la specie.
Ecco perché tutti hanno un sottile senso di colpa, persino senza la pressione dei preti. Il prete se ne è impossessato per manipolare, per plagiare, ma non ne è l’artefice. Nei confronti del sesso esiste in tutti un sottile senso di colpa: i preti l’hanno ingigantito per farlo diventare una fonte potentissima di plagio. Sono riusciti a dominare l’uomo con maggior vigore facendolo sentire in colpa. Ma nell’uomo doveva esistere un elemento che l’ha reso possibile: in forma sottile, inconscia, l’uomo lo sa. E’ una sensazione vaga, nascosta sotto strati di bruma, ma è presente: il sesso non è qualcosa di conscio, è inconscio, è qualcosa di meccanico, ti senti usato come un mezzo, non sei tu il padrone. Si tratta di una forza biologica: non sei tu a desiderare un uomo o una donna, è solo una questione di ormoni.
Ecco perché è possibile cambiare sesso facilmente: basta intervenire sugli ormoni.
E quando si scopre di essere stati usati e al tempo stesso di non riuscire a liberarsi da questa schiavitù, ci si sente in colpa per non riuscire a essere uomo a sufficienza, per non essere padroni di se stessi. Ed è per questo che il sesso viene nascosto.
Per migliaia di anni l’umanità ha fatto l’amore al buio, di notte a porte chiuse, per il semplice motivo che ci si sente ridicoli, imbarazzati nel fare l’amore alla luce del sole, sotto gli occhi della gente. Persino nell’oscurità la donna è più aggraziata: chiude immediatamente gli occhi e non li apre mai. Persino nell’oscurità teme di guardare in faccia l’uomo, perché sembra un animale. Assomiglia a un animale.
Il sesso è un atto animale. Ecco cosa intendo quando dico che il sesso usato solo per procreare è un peccato. La parola "peccato" non è usata in forma moralista. Voglio semplicemente dire che è incoscienza, non è meditazione. Non sei tu che agisci, vieni spinto da forze inconsce.
Osho Rajneesh
1 - a chi interessa, ad es. :
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080930120019AAPfY4R