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Il T.A.R. per il Lazio, confermando due ordinanze precedenti, ha disposto la sospensione del decreto dì estradizione del sig. Lo Porto Giuseppe: decreto emesso nei confronti del cittadino americano Giuseppe Lo Porto che però dal 12.5.2006 ha riacquistato la cittadinanza italiana.Giuseppe Lo Porto è persona che ha compiuto 79 anni nel mese di luglio; è stato salvato in extremis, quanto è rientrato in Italia, da un brutto tumore alla prostata ed è portatore di pacemaker; ora si trova detenuto nelle carceri degli Stati Uniti pur essendo innocente ed estraneo alle accuse di molestie sessuali nei confronti della figlia dell’ex coniuge che lui aveva adottato.Questo decreto del TAR Lazio pone non pochi problemi di diritto internazionale in quanto il Ministero di Giustizia si trova ora a dover agire in ottemperanza a tale provvedimento per far rientrare in Italia Giuseppe Lo Porto.Si trasmette in allegato copia dell’ordinanza e copia del ricorso al TAR Lazio sez. 1^ dal quale si può meglio comprendere il dramma sottostante. Significativo è in tal senso il provvedimento del Tribunale di Middelburg (Olanda) che rileva la assoluta infondatezza delle accuse nei confronti di Pino Lo Porto: la sentenza 10/337 pronunciata il 20.12.2010 dichiarava inammissibile la richiesta di estradizione e sospendeva la detenzione disponendo l'immediata scarcerazione del Lo Porto. La colpa di Giuseppe Lo Porto non è tanto quella apparente della denuncia dell'ex coniuge ma quella di aver accumulato negli stati Uniti un deposito per un milione e mezzo di dollari oltre alla proprietà di tre immobili. Purtroppo siamo di fronte ad un fenomeno mondiale che è oggetto di studio nel corso di criminologia denominato “Sexual Business” presieduto dal Prof. Vincenzo Mastronardi e nel quale lo scrivente avvocato è docente associato, relativo alle accuse infondate di false molestie sessuali di cui sono vittime la maggior parte persone di sesso maschile. Resta ferma la condanna delle violenze nei confronti delle donne che porta a tanti omicidi ma, in questo caso, la persona che rischia di morire è Giuseppe Lo Porto le cui condizioni di salute in carcere si sono aggravate. Lo stesso ha evitato il suicidio in carcere in Olanda con la lettura del libro di Giovanni Siena ”Il mio amico Padre Pio” che lo ha riportato ad una fede più profonda e gli ha dato conforto. L’ultima e-mail inviatami da Pino Lo Porto mi informa che date le sue condizioni di salute si è fatto somministrare il sacramento dell’olio degli infermi un tempo denominato estrema unzione. Sin da lunedì prossimo sarà diffidato il Ministero di Giustizia con copia al Presidente del Consiglio ad attivarsi per liberare questa persona innocente ed in ogni caso gravemente ammalata e farla riportare in Italia. Si fa presente che Giuseppe L0 Porto ha ottenuto la residenza italiana dopo un lungo percorso ostacolato dalla burocrazia del Comune di Cortina d’Ampezzo e risolto con l'intervento del dirigente del Ministero degli Interni dott.sa Leone. Giuseppe Lo Porto ha riottenuto la cittadinanza italiana dal 12.5.2006; ha votato per le Elezioni Comunali il giorno 6.5.2012 nel Comune di Pieve di Cadore ed il giorno successivo è stato arrestato ed estradato in coincidenza con l'appuntamento fissato dallo scrivente con il Ministero di Giustizia il cui funzionario aveva assicurato che l'estradizione non era imminente e vi era il tempo di attendere la decisione del TAR al quale era stato inoltrato ricorso per la decisione sul provvedimento cautelare il cui dispositivo si riporta:”Ritenuto che sussistono i presupposti per la concessione della richiesta misura cautelare; Considerato, in particolare, che le doglianze svolte in gravame si rivelano meritevoli dell'approfondimento consono alla fase di merito; Considerato, altresì, che sussistono i presupposti di gravità e urgenza di cui all’art. 55 c.p.a., tenuto conto del lungo tempo decorso tra la data di emissione dell'impugnato decreto di estradizione e la sua esecuzione, nonché dell'età avanzata e dello stato di salute del ricorrente; Ritenuto che sussistono giusti motivi per disporre la compensazione delle spese di lite della presente fase cautelare;P.Q.M.Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ( sezione Prima) Accoglie la suindicata domanda incidentale. Compensa le spese della presente fase cautelare. La presente ordinanza sarà eseguita dall'amministrazione ed e‘ depositata presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del 26 settembre 2012 con l'intervento dei magistrati:Calogero Piscitello, Presidente Elena Stalizzi, Consigliere Anna Bottiglieri, Consigliere, Estensore.La realtà è che la persecuzione da parte degli USA nei confronti di Lo Porto non è per quanto è stato accusato ma per aver scritto il libro “L’altra faccia dell’America” che i lettori possono scaricare e leggere dal sito: www.aiveg.org Tale considerazione è stata riscontrata dai Giornali americani di cui si è avuta copia. Tele Padre Pio sta organizzando una trasmissione su questo caso per essere diffusa nel mondo e portarlo alla conoscenza degli italiani, del Ministro della Giustizia, dell’Ambasciata USA e dei cittadini americani affinché, indipendentemente dalle infondate accuse, il sig. Lo Porto venga liberato e riportato in Italia.Si allegano : ricorso al TAR Lazio 19.7.2012 r.g. 6286/2012 Ordinanza n.3407/2012 reg.prov.cau. del 26.9.2012AVV. Luciano Faraon