Cercare di parlare con te è come tentare di parlare con un mulo: tu puoi avere pure la mentalità "da vincitrice" come dici tu, ma nel concreto sarai sempre una perdente finchè esisteranno tutti gli enormi privilegi, vantaggi, agevolazioni,ecc. che ti consentono di avere nella società netti vantaggi legislativi, giudiziari, sociali e lavorativi rispetto al maschio.
Era un concorso di documenti, e di progetti quando ho vinto la borsa per PhD a Torino, (mi dispiace ma ne sono fiera.) Il secondo classificato, senza borsa era un brasiliano, un maschio, con capelli ricci e lunghi.
Comunque alla scuola di ermeneutica di Gianni Vattimo se parliamo nei tuoi termini
il tuo "sesso" sarebbe stato molto, molto più aprezzato del mio, e io sarei stata molto felice per te.
E detta tutta: io al tuo posto invece di sentirmi "vincitrice" proverei molta vergogna e mi farei un serio esame di coscienza (ma purtroppo ho capito col tempo che è inutile sperare in un'ipotetica coscienza femminile).
certo se ci sono maschi pentiti
devono essere anhce femmine pentite
cosi
per parità
Comunque l'ideea di vincitrice si riferisce al lavoro, studio non c'entra nulla col sesso dell'altro che mi interessa ben poco in quelle situazioni.