Autore Topic: Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...  (Letto 12898 volte)

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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #30 il: Ottobre 13, 2012, 18:42:52 pm »
senti azzeccagarbugli dei miei stivali:
riportami la frase dove fas ti insulta. in quei link cè il nulla.
capisco che dal momento che quelle frasi non esistono non me le puoi riportare, ma cosa vuoi farci, le bugie hanno le gambe corte. fattene una ragione.
ps: io sto qui e non me ne vado, e quando tu scrivi cazzate, io ribatto. se non ti piace..la porta è quella..

Ti ho riportato dei link.
Se non sai leggere non è un problema mio.

In ogni caso, l'insulto peggiore è il suo sito fascista.

Boh... senti... ci hanno già fatto notare che stiamo perdendo tempo in sciocchezze.
Continua e ti ritroverai da solo perché a me questa tua paturnia non mi interessa.
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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #31 il: Ottobre 13, 2012, 19:19:53 pm »

1.
nella fattispecie vnd ha piu volte insultato fs, e ed ha piu volte riportato falsita.
quale falsita?
che fs l'avrebbe insultato vnd.


2.lettore esterno, si spera). è nostro preciso interesse che le fas non possano fare altrettanto (dimostrare facilmente, sempre ad un ipotetico lettore, che qui si scrivono falsita). cosa che invece ora possono tranquillamente fare grazie a vnd.

1. tu hai qualche problema....

2. il nostro target non sono le femministe.

Vnd [nick collettivo].

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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #32 il: Ottobre 13, 2012, 23:49:13 pm »
1. tu hai qualche problema....

2. il nostro target non sono le femministe.

tu hai qualche problema.ho parlato di ipotetico lettore.

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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #33 il: Ottobre 14, 2012, 00:33:07 am »
mi fa piacere che ci parliamo apertamente e senza giri di parole  :cool:

però faccio fatica a capire perchè continuiamo a intorbidare le acque!!!

1 le FAS sono le nostre nemiche. Punto.
2 ci sono nemici rispettabili e nemici non rispettabili. Ci sono nemici ai quali si dà l'onore delle armi e altri no. Ad alcune FAS dobbiamo concedere che sono in grado di articolare un ragionamento. Questo post lo dimostra. Dal momento in cui si inizia a ragionare la QM non ha più senso, perchè di fronte ad un ragionamento il problema non è se sei m o f, continuare a ragionare in termini di m o f è una stronzata
3 ci sono anche nemici non rispettabili, alcuni scrivono sullo stesso blog delle FAS (Lorenzo Gasparini e la Serpente x esempio). Con questi non ci sono ragionamenti, con questi c'è solo lo schieramento. Con questi non si discute, non hanno abbastanza neuroni.
4 noi non ci vergognamo di aver ospitato sul nostro forum gli interventi di FS. Allo stesso modo, sullo stesso identico piano, non ci vergognamo di aver ospitato vnd o altri. Il forum è un forum, ci sono persone simpatiche e antipatiche, intelligenti e stupide. E la simpatia non può essere imposta a priori per legge, ma è una valutazione personale. Chi andasse in giro a insultare il forum per quello che alcuni vi hanno scritto (le FAS in effetti l'hanno fatto) si rende ridicolo da sè, perchè la bellezza di un forum è proprio la libertà che vi regna e la varietà delle opinioni espresse. Un forum è tanto migliore quanto più opinioni consente che vi si esprimano. Pensate che sul nostro forum riesce a scrivere persino quel pazzo furioso di COSMOS1 !!!  :D
5 tuttavia non dobbiamo dimenticare chi sono i nostri veri nemici. Perchè in Italia ogni anno 3,000 uomini si suicidano? perchè tanti di noi finiscono a mangiare alla Caritas? Perchè spesso ci domandiamo cosa abbiamo fatto di male per essere sempre considerati colpevoli a prescindere? Tutto questo non è opera delle FAS, siamo onesti. Le FAS sono il nostro nemico formale, le vessillifere del nostro vero nemico, al massimo. Perchè se loro affermano esplicitamente di lottare per i diritti delle donne e noi per quelli degli uomini, allora si discute. Ma chi ce la mette nel c..o alla fine non sono loro, ma le ministre, le funzionarie, le magistrate, le SNOQ con le loro quote rosa, tutto il sistema che implicitamente ci chiede di rinunciare ad affermare la nostra identità, che ci chiede di far pipì da seduti, ci chiede di scusarci per essere nati maschi. Il sistema che in nome di un numero imprecisato e imprecisabile di sospetti femminicidi ci chiede di finanziare il nostro apartheid!
6 non c'è dubbio: l'aria che respirano le FAS è mortifera. La cultura nazifemminista del CEDAW, la discussione sui generi, l'autodeterminazione femminile come preteso diritto alla realizzazione delle proprie fantasie, etc. Ma sul pdl 957 le FAS dicono: attenzione, non facciamo barricate, cerchiamo di ragionare sul testo e di vedere se una formulazione rispetta i diritti dei minori più di un'altra. Qui si torna al punto 1: il problema non è se siamo m o f, se sia sul forum della QM o su Femminismo a Sud. Il problema è: l'affido congiunto implica il doppio domicilio si o no? (art.1 comma 2) Noi non possiamo pretendere che le FAS non abbiano la storia che hanno, che non respirino l'aria che respirano. Sarebbe anche ridicolo chiedere a loro di diventare anti-femministe. Se (se) loro ci riconoscono il diritto di essere maschilisti così come loro sono femministe, il discorso non si pone più. Ma posto che loro sono quello che sono e hanno il diritto di esserlo, hanno il diritto di avere la loro storia e di non rinnegarla, ciò posto, dobbiamo lasciarci tutto questo alle spalle e discutere nel concreto di ogni articolo, senza partigianerie e senza pregiudizi. Perchè alla fine ciò che conta non è chi vince, ma se la nuova legge aiuterà i bambini a crescere più sereni o no.


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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #34 il: Ottobre 14, 2012, 08:13:49 am »

3 ci sono anche nemici non rispettabili, alcuni scrivono sullo stesso blog delle FAS (Lorenzo Gasparini e la Serpente x esempio). Con questi non ci sono ragionamenti, con questi c'è solo lo schieramento. Con questi non si discute, non hanno abbastanza neuroni.


Intervento avvincente. Mi permetto di sollevare poche obiezioni (le solite).

1.
Se io sono responsabile o co-responsabile della moderazione di un forum e pubblico soltanto i contributi fascisti (nel senso di allineati, camerati, ottusi) mentre censuro  tutti gli altri, anche se a parole sostengo si essere democratica e illuminata, nei fatti dimostro l'esatto contrario.
Dico di pensare una cosa ma.... dimostro di pensarne un'altra.

2.
Lo stesso discorso vale per la pubblicazione di insulti e offese antimaschili. Se io, moderatore, lasciassi passare botta e risposta, sarebbe un conto, ma, se faccio finta di non vedere gli insulti che F muove a M e non consento a M di difendersi, io mi rendo complice dell'insulto mosso a M.
Quindi, anche se non ne sono responsabile diretto, agendo in modo fazioso, sono complice di F.

3.
Il tempo dedicato a qualsiasi femminista, comprese le faS è sempre tempo perso:

3.1. le femministe non sanno farsi carico di problemi che non pensano possano riguardarle in prima persona. Oltre a non avere  senso della misura, contrariamente a quanto millantano, dimostrano di non avaere alcuna capacità empatica. Generalizzo perché ormai si può parlare di un atteggiamento comune alle membri di una sottocultura nella quale il senso di appartenenza porta all'uniformità di alcuni comportamenti.
Questo per dire che una femminista non si convincerà mai di essere in errore fino a quando nonsbatterà il grugno con la realtà. Ossia quando diventerà la compagna o la madre di un separato.

3.2. Il dialogo con le faS è inutile. Quello con le istituzioni e le rappresentanze politiche, dai oggi e dai domani, potrebbe, alla lunga, non esserlo.

4. Maschilisti?
Maschilista è l'equivalente di femminista al maschile. Io non voglio essere considerato maschilista.

« Ultima modifica: Ottobre 14, 2012, 08:50:50 am da vnd »
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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #35 il: Ottobre 14, 2012, 16:52:22 pm »
maschilista? sì, sarebbe un errore. Errore in quanto rovesciamento di un errore, ma sempre errore.
Ma il mio ragionamento non riguardava la positività di essere maschilisti (o mascolinisti per dirla con Jason) ma che se le femministe ci riconoscessero il diritto di essere maschilisti, con ciò stesso dimostrerebbero di non essere più femministe.

Perchè il femminismo è manicheo, il bene è di qua, il male di là. Femminismo è bene, maschilismo è male. Non è come tifare per il Milan o la Lazio. Il milanista ammette la liceità di tifare per altre squadre (a parte alcune frange psicopatologiche). Anzi ne ammette non solo la liceità, ma la necessità, perchè se tutti gli italiani tifassero per il Milan, il campionato non si farebbe neppure e il divertimento sarebbe finito. Il bello del tifo è che di qua e di là ci sono tifoserie e squadre paragonabili, simili. Dopo la partita i veri tifosi si abbracciano.

Il femminismo non è paragonabile. Per le femministe il bene è l'annullamento di ogni residuo maschilista e patriarcale dalla nostra società.

Perciò dico
Citazione
Se (se) loro ci riconoscono il diritto di essere maschilisti così come loro sono femministe, il discorso non si pone più.

cioè il femminismo come male che noi conosciamo oggi non ci sarebbe più. Ma la storia non si fa con i se. Al momento non conosco alcuna femminista (nè tra le buone e intelligenti nè tra le SNOQ) che metta femminismo e maschilismo sullo stesso piano. Le femministe, tutte senza eccezioni, sono e restano manichee.
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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #36 il: Ottobre 14, 2012, 21:20:03 pm »
Cosimo ciò che hai detto, come sai, lo pensavo pure io fino ad alcuni mesi fa. I fatti invece ci dicono che ci sono femministe egualitarie e libertarie e femministe manichee e misandriche. Quest' ultime essendo istituzionalizzate e mediaticizzate sono più visibili e influenti, mentre le prime appartengono a movimenti anarchici e antagonisti, quindi non hanno molto visibilità e di conseguenza hanno poca influenza. Per anni abbiamo accusato le femministe di essere contro la prostituzione e di essere per le quote rosa e altri provvedimenti legislativi pro-woman, poi scopriamo che le Femministe egualitarie e libertarie sono a favore della legalizzazione della prostituzione e contro le quote rosa. Io sono rimasto spiazzato. Quindi ciò che sono state avversate non sono tanto le femministe "pure" quanto invece quelle "della differenza".

Fa bene Fabrizio Marchi a distinguere tra femminismo e post-femminismo. Quest' ultimo è una degenerazione del primo.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #37 il: Ottobre 14, 2012, 21:33:16 pm »
Eh, vabbuò...
Intanto vedi se la Fikasicula dice qualcosa pure sul futuro dei genitori francesi.
Comunque, Jason, che dire? Ci sono opinioni diverse, le tue sono  ingenue o dettate da un fine non chiaro. In entrambi i casi, se vuoi essere perculato dalle femministe, beh, fai pure. 
Le differenze fra i vari tipi di femminismo ci sono, ma nessun femminismo parla a favore dei padri separati, nessun femminismo segue la parità, nessun femminismo protesta per le ingiustizie rivolte all'uomo. Poi, vedi tu...

Linko un articolo, vediamo un po'...

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/francia-elimina-mamma-e-pap-genitore-1-e-genitore-2-846677.html

Mamma e papà? Definizioni da archiviare.


Ruoli distinti, divisi da un confine preciso, che coincide con quello del genere sessuale e che poco va a genio a chi pensa alla famiglia cosiddetta moderna, quella dove i ruoli genitoriali possono essere assunti indistintamente da due uomini, due donne, un uomo e una donna, in barba ai diritti dei bambini.

Per non fare torto a nessuno, prima gli Stati Uniti, ora la Francia, hanno deciso di cancellare mamma e papà. Bando alle due parole, racchiuse da un alone di affetto e calore famigliare. Su tutti i documenti ufficiali meglio apporre due definizioni neutre, che sanno lontano un miglio di apertura alla famiglia omosessuale. Meglio dunque parlare di Genitore 1 e Genitore 2, robotiche versioni di una famiglia in salsa tradizionale.

Negli Stati Uniti si fa da febbraio 2011. I termini madre e padre non figurano più sui passaporti targati Washington da più di un anno, per adattarsi allo scenario offerto dalle "nuove tecnologie riproduttive", come dichiarava al momento dell'adozione del sistema Brenda Sprague, vicedirettrice dell'Ufficio passaporti del Dipartimento di Stato.

E la Francia socialista di François Hollande non sarà da meno. Genitore1 e Genitore2, i nuovi mamma e papà, faranno bella mostra di sè su tutti i documenti con valore legale, dai certificati di nascita in su.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #38 il: Ottobre 14, 2012, 21:35:37 pm »
Jason, è tempo perso notare che esiste il femminismo egualitario e paritario. Quest'ultimo verrebbe
emarginato e sommerso dal femminismo misandrico il quale non si fermerebbe neppure di fronte alla
necessità di liquidare e giustiziare le "sorelle" che si ostinano stupidamente a sostenere un ridicolo
egualitarismo nei confronti di un genere il quale il femminismo misandrico ha già destinato alla totale
emarginazione politica e sociale se non allo sterminio fisico. Una volta ceduto al femminismo "buono"
salterebbe subito fuori quello estremista e radicale a proseguire il lavoro fino alle sue conseguenze.
Hai visto il video di Buenos Aires? Dov'erano, durante l'assalto delle dementi ai ragazzi che facevano
muro di fronte alla chiesa le femministe "moderate"? Qualcuna doveva pur essercene in quella piazza
da qualche parte. Ma si è tenuta alla larga, quando non ha scattato con i cellulari foto ricordo di quell'
evento. E' emblematico di quel che succederebbe se noi permettiamo che succeda. Per evitare di
rimanere vittima del femminismo misandrico bisogna combattere anche quello "egualitario".

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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #39 il: Ottobre 14, 2012, 21:57:49 pm »
discutere sulla differenza tra femminisme buone o cattive lascia il tempo che trova se non hai in mano uno strumento che ti permette di testare la differenza.
Lo strumento indicato sopra è questo: se c'è un femminismo egualitario, non manicheo, quel femminismo non dovrebbe avere difficoltà a confrontarsi con un maschilismo che gli fosse speculare. Ora, la cosa è tanto impossibile che non riesci neppure a trovare dei maschi che si definiscano maschilisti e che siano disposti a dialogare con le femmine femministe! Cioè, i maschi o rifiutano di definirsi maschilisti, e allora sono disposti a dialogare con le femministe avendone introiettato il giudizio negativo sul femminismo, oppure si definiscono maschilisti e allora rifiutano il dialogo con le femministe non accettandone il giudizio.

Ma se non sei d'accordo, dimmi tu in che gruppo sei. Tra i maschilisti che non dialogano o gli egualitaristi complessati e dialoganti?
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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #40 il: Ottobre 15, 2012, 00:13:02 am »
Cosimo ciò che hai detto, come sai, lo pensavo pure io fino ad alcuni mesi fa. I fatti invece ci dicono che ci sono femministe egualitarie e libertarie e femministe manichee e misandriche.

Mi faresti un esempio concreto delle femministe del primo gruppo?

Femminismo e egualitarismo mi risulta siano contrapposti.

Temo che associamo due concetti diversi al termine "libertario".
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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #41 il: Ottobre 15, 2012, 00:57:22 am »
o dettate da un fine non chiaro.

Sandokan, questa tua miserabile illazione la rispedisco al mittente.

Comunque ti avverto che questa tua battaglia ideologica è condivisa da sì e no da nemmeno una cinquantina di persone in Italia, e tutte su internet e tutte sui siti antifemministi e di QM. Quindi una battaglia persa. Già, la tanto attesa manifestazione dei genitori separati del 4 ottobre a Roma, è stata un fiasco totale, eppure era supportata da organizzazioni dotate di una discreta visibilità. Le istanze della QM non avranno mai possibilità di ottenere visibilità e quindi di essere recepite dal popolo, finchè ci si chiuderà in una nicchia a fare guerre ideologiche.

Fabio Nestola, più di una volta ha apprezzato le femministe egualitarie. Ovviamente anche lui "per un fine poco chiaro", eh?

Warren Farell, maestro mondiale della QM, evidentemente anche lui "con un fine poco chiaro", disse che quando un sesso vince sull'altro, perdono entrambi. Quindi ciò significa che la risoluzione delle tematiche della QM deve passare necessariamente per le tematiche della questione femminile, così come quest' ultime devono necessariamente passare per quelle della QM. Quindi occorre un fronte comune tra la parte moderata della QM e la parte moderata del femminismo. Ogni altra strada porta al fallimento in partenza. Chi è veramente interessato alle problematiche non può che scegliere quella indicata da Warren Farrell e recepita dall' ala moderata della QM.
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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #42 il: Ottobre 15, 2012, 06:38:58 am »

Ma se non sei d'accordo, dimmi tu in che gruppo sei. Tra i maschilisti che non dialogano o gli egualitaristi complessati e dialoganti?


Io credo di essere antirazzista, anticlassista, antifascista, antisessista e, quindi, antifemminista.

Per quanto possa essere corretto essere anti-qualcosa...
Perché in verità io sono per l'equilibrio e la giustizia.
Quindi, l'essere anti-femminista, considerato il vero volto del femminismo, non è che una naturale conseguenza.

La fase del dialogo con le femministe l'ho già attraversata. L'unica utilità che può avere il dialogo con le femministe è il fatto che i lettori più giovani, accostandosi alla problematica, non possono più essere manipolati dall'ideologia femminista.
Ma una femminista, ormai, è persa per sempre.
A meno che, come si è detto, non le capiti qualche "disgrazia" che la porti ad essere la madre o la compagna di un separato.
Le femministe, essendo profondamente ottuse ed egoiste, capiscono solo quando pagano in prima persona.
Empatia, zero.

Il dialogo con una femminista può soltanto avvenire in territorio neutro e senza moderatori.
Perché si abbia la possibilità di trattare la femminista come merita, senza interferenze.
"U wanna be a man? I'll teach you like a man... "


Qui, ad esempio, non è possibile.
« Ultima modifica: Ottobre 15, 2012, 09:49:11 am da vnd »
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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #43 il: Ottobre 15, 2012, 08:26:02 am »
 :hmm:

a me FS, almeno quando scriveva qua (sul loro sito con questa storia del nick collettivo non si capisce niente, immaginate se qui con lo stesso nick scrivessero Jason VND Sandokan Beta, Massimo e Giulia, anzi Massimo e Giulia meglio di no, sembrerebbe che uno si insulta da solo :D), mi ha dato l'idea della femminista idealista, come i comunisti idealisti che dicono che il comunismo è buono poi se gli ricordi Stalin, Mao Pol Pot etc. etc. dicono che non era comunismo :doh:

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Re:Paraculerie, ovvero mistificare fingendosi tolleranti in migliaia di parole...
« Risposta #44 il: Ottobre 15, 2012, 09:25:41 am »
riscrivo il mio intervento sopra per qualche errore di battitura che lo rendeva incomprensibile  :doh:

discutere sulla differenza tra femministe buone o cattive lascia il tempo che trova se non hai in mano uno strumento che ti permette di testare la differenza.
Lo strumento indicato sopra è questo: se c'è un femminismo egualitario, non manicheo, quel femminismo non dovrebbe avere difficoltà a confrontarsi con un maschilismo che gli fosse speculare. Ora, la cosa è tanto impossibile che non riesci neppure a trovare dei maschi che si definiscano maschilisti e che siano disposti a dialogare con le femmine femministe! Cioè, i maschi o rifiutano di definirsi maschilisti, e allora sono disposti a dialogare con le femministe avendone introiettato il giudizio negativo sul maschlismo, oppure si definiscono maschilisti e allora rifiutano il dialogo con le femministe non accettandone il giudizio.

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