Autore Topic: Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)  (Letto 3019 volte)

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Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)
« il: Settembre 01, 2012, 06:41:06 am »
Diario del capitano: data astrale 2211084.

Abbiamo intercettato uno strano pianeta ai confini del quadrante Memphis.
Dalle prime rilevazioni, la popolazione indigena dominante, seppure ancora primitiva, ha una forma umanoide.
Sembrano creature fragili, muoiono.
 
Nonostante ciò, non si estinguono grazie ad una strana tecnica che chiamano "sesso", e alla quale danno molta importanza.

Mi appresto a far teletrasportare una squadra sulla superficie del pianeta per raccogliere maggiori informazioni.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re:Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)
« Risposta #1 il: Settembre 01, 2012, 22:10:45 pm »
Diario del capitano: data astrale 2211082

Dalle prime rilevazioni sul pianeta, questa  forma umanoide è contraddistinta da...non saprei come chiamarla, un binomio, una natura binaria?
No so, ma la stranezza che emerge, forse a causa di un errore nella linea evolutiva di questi singolari esseri, è che nessuna parte di questo binomio - loro li chiamano femmina e maschio - parole che a me non dicono nulla, dunque li chiamerò alfa e beta, nessuna parte dicevo, può perpetuarsi senza l'altra.
Sono dunque organismi simbiotici, ancora più primitivi di quanto avessimo inizialmente ipotizzato.

Mortali e dipendenti per la loro "sopravvivenza" [più appropriato "surrogato di sopravvivenza", visto che comunque devono morire], dagli umori di un'altra entità, che giace nella medesima condizione.
A nostro modo di vedere, una condizione veramente infelice, prossima alla schiavitù.
 
Questa interdipendenza/legaccio unita all'emersione di una coscienza già in nuce, crea in loro pulsioni contrastanti (le chiamano di "odio"/"amore") che essi stessi non sembrano affatto comprendere, ed anzi, ne sono dominati.
Le chiamano infatti "passioni ", senza accorgersi che il termine significa "patire", dunque, soffrire.

Prova che il loro livello di coscienza/intelletto è comparabile a quello di uno yark[1].

La prima osservazione degna di nota sulla tecnica della "natura sessuale", è che mentre una parte, l'alfa, produce circa 400 gameti nel corso della propria esistenza, uno al mese, dall'altra parte, un solo beta in un giorno produce un tal numero di gameti che, almeno teoricamente, se disponesse di una tecnologia "fertilizzatrice idonea alla diffusione", sarebbero sufficienti a "fecondare" tutti i gameti prodotti da tutte le alfa sull'intero pianeta.
Per contro, al beta è preclusa "la gravidanza".

Il significato di questa asimmetria, non esistendo sul ns. pianeta nulla di simile, forse ai primordi nella ns specie, ci rimane al momento completamente oscuro.
 

1 - insetto "scarafoide" che abita sul  pianeta del capitano.

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Re:Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)
« Risposta #2 il: Settembre 02, 2012, 10:34:02 am »
Diario del capitano: data astrale 2211082

Ad una più approfondita analisi, le precedenti osservazioni sulla "natura sessuale" si sono rivelate parzialmente errate, in quanto non ha nessun senso sviluppare una tecnica per fertilizzare i gameti di tutti gli organismi alfa esistenti sul pianeta con quelli dei gameti di un solo beta.

Appare ora evidente che questi peculiari simbionti sembrano essersi divisi i compiti, relegando il valore materiale/quantitativo sull'organismo alfa,  informativo/qualitativo sull'organismo beta.

La funzione genitale del beta sembra essersi specializzata principalmente come diffusore /generatore di sequenze casuali di codici genetici che competono tra loro, e dove, solo la più vitale, attraverso la competizione, una corsa, con le altre "sequenze",  finisce per fondersi col gamete dell'organismo alfa.
Diffondere tutti i gameti di un beta, come ipotizzato in precedenza, ne vanificherebbe la funzione che sta nella competizione dei gameti stessi, per la propagazione del migliore di uno solo, ovvero, del più vitale.
 
Ecco svelato il mistero per cui al beta è precluso il peso della gravidanza, in quanto la sua funzione è fornire la qualità, l'informazione, il Logos,  ad un maggior numero possibile di organismi alfa e...non la quantità, non la materia, proprietà che risiedono completamente sull'organismo alfa.

Questa caratteristica dei gameti del beta, si ripropone, secondo una logica frattale, dal microscopico al macroscopico, ai beta stessi: essi stessi competono tra loro esattamente come fanno, a livello microscopico, i gameti di ognuno di loro.
La natura del beta è la qualità, l'informazione, la competizione.
Quella dell'alfa ... l'apporto materiale.
 
Questa scoperta sulla dualità della natura sessuale indigena getta, forse, una luce anche sulla origini della nostra specie, che è andata perduta nel tempo.

L'evoluzione dal microrganismo all'animale dotato di un barlume di coscienza si deve forse proprio a questa specializzazione del beta che amplificando esponenzialmente le naturali mutazioni genetiche dovute alle sole radiazioni cosmiche (solari), ne ha accelerato enormemente  il processo evoluitivo?

Di fatto essa non esiste tra gli organismi che sono diversi ordini di grandezza più primitivi della specie umanoide, perché ogni generazione successiva è fondamentalmente, a meno di pochissime mutazioni genetiche dovute appunto alle radiazioni che modificano il DNA, uguale alla precedente.


E' probabile...


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Re:Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)
« Risposta #3 il: Settembre 04, 2012, 05:04:25 am »
Diario del capitano: data astrale 2211076

Dopo aver analizzato la storia del "genere umano" mi sono accorto che non tutti posseggono la coscienza di uno yark, la cui comprensione termina col presente, o al limite, agli "attimi" successivi.
Questa specie ha generato, seppure in misura molto esigua, creature in grado di superare ,intellettualmente, il limite del tempo, e tra questi e gli "yark", tutte le sfumature intermedie!

Oh mirabile e ignoto mondo che possiedi abitanti così piacevoli!
Così sorprendenti!
Com'è bello il genere umano!

A questo punto, anche la classificazione degli organismi nei soli gruppi alfa e beta risulta insufficiente.
Esistono anche qui i gamma, i delta , gli epsilon, e forse più!

Ma non c'è ancora un gruppo di "coordinazione mondiale" (in questo mondo domina l'anarchia,le differenze, il caos!) che pianifica la produzione in serie degli individui secondo il compito cui saranno destinati nel supremo interesse dell'efficienza e della stabilità della società.

Paradossalmente, questo modello d'eccellenza sociale, risulta su questo pianeta più sviluppato tra gli insetti "sociali", formiche, termiti, api, tutte comunità dominate da una matriarca, "la regina", piuttosto che presso questi organismi umanoidi, intellettualmente più evoluti degli insetti.

A che si deve dunque questa anomalia nella distribuzione della specie umanoide?
Come già registrato nel rapporto precedente, alla fisiologia pro-creativa dell'organismo beta.
Un ostacolo da superare ... indubbiamente.
   
Se ne possono osserva già i prodromi, la volontà.

La produzione umana extrauterina è ancora lontana, ma quella in serie, attraverso una tecnica che chiamano clonazione e che risolve il problema delle "variazioni genetiche" introdotte nella popolazione dalla natura del beta,  che tanta discriminazione crea, è già iniziata.

Si avviano anche loro verso un mondo basato sui valori della comunità, dell'identità...della stabilità?
« Ultima modifica: Settembre 04, 2012, 05:14:35 am da Animus »
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Re:Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)
« Risposta #4 il: Settembre 12, 2012, 15:04:06 pm »
Diario del capitano: data astrale 2211054

Sulla "natura"[1] dei simbionti[2] non ci sarrebbe altro da aggiungere - materia vs informazione, quantità vs qualità, se non fosse che "questi", hanno una "natura" gemella, astratta e parallela a quella materiale, che chiamano, da intendere con la più ampia accezione possibile ... culture .
Questa seconda natura, si comprende immediatamente che "sorge" principalmente dall'esistenza del beta perché affine alla sua essenza, informativa/immateriale, genera a sua volta un mondo gemello con quello fisico/materiale,  parimente importante, un mondo "psicologico".

La prova che il mondo psicologico sia importante come quello materiale risiede nel fatto che  questa creatura è in grado di patire, addirittura fino al decesso, per "accadimenti" che a tutte le altre forme viventi del pianeta non causerebbero il benchè minimo disagio.

Ci sono addirittura "suicidi" (decesso volontario) per la "paura del futuro" (qualcosa che non esiste insomma), o perchè "lasciati dalla fidanzata", o per qualche non ben precisato "disagio esistenziale dovuto ad una carenza affettiva di un ....vattelappesca!", o perché non sono "quello che avrebbero voluto essere", come se un pesce si suicidasse perché non è .... un rinoceronte!
C'è addirittura chi si suicida, e si sospetta che non sia una ragione della minoranza anzi...,  "per fare un dispetto ad un altro!".

Alcuni la chiamano "goduria cinese", altri, semplicemente,  masochismo. [4]

Tutte cose che sembrano impossibili, lo so, ma sono state personalmente e regolarmente constatate su vasta scala dall'equipe sbarcata sul pianeta.

Per questa infelice creatura, alle necessità di sopravvivenza materiali, non bastassero, data la peculiarità del suo "celebro"[3], vi si aggiungono dunque anche quelle di ordine immateriale, ovvero, psicologico.
   
I prossimi rapporti verteranno su questa  "sfera gemella immateriale", psicologica e culturale, che, difficile da credersi, è ancora più complessa di quella materiale, e senza la quale, la comprensione dell'ontologia degli umani risulterebbe impossibile.



1 - ontologia : http://it.wikipedia.org/wiki/Ontologia_fondamentale
2 - Si ricorda che il capitano considera i sessi come simbionti (alfa e beta).
3 - intenzionale: http://lema.rae.es/drae/?val=celebro

4 -
« Ultima modifica: Settembre 12, 2012, 15:31:33 pm da Animus »
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Offline Salar de Uyuni

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Re:Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)
« Risposta #5 il: Ottobre 06, 2012, 11:45:55 am »
Non c'è più aphorismen,lo posto qui

'' “quando il nemico mi applaude e vuole allearsi con me per un suo motivo tattico, allora vuol dire che è arrivato per me il momento di fermarmi, di interrogarmi, di pensare, di meditare. Perché se il mio nemico mi vuole sostenere, allora vuol dire che sono andato a finire sulla strada sbagliata. ''
''Poiché io combatto per la liberazione del popolo cinese dalla millenaria schiavitù perpetrata da un’oligarchia criminale di sfruttatori, il mio nemico deve essere spaventato sempre alla sola idea che io esista. Perché la rivoluzione non è un pranzo di gala. La rivoluzione non è un invito a nozze. La rivoluzione non è una vacanza estiva. La rivoluzione è un atto politico attraverso il quale una classe dominata e subalterna rovescia la classe dominante, l’abbatte, e istituisce un nuovo potere diverso, originale”.

Mao Tse Tung
(dal libretto rosso)
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)
« Risposta #6 il: Ottobre 06, 2012, 12:03:26 pm »
e istituisce un nuovo potere diverso, originale”.

Che ha fatto milioni e milioni di morti...

Ah, dimenticavo, questo "nuovo potere diverso e originale" ha anche un nome, si chiama dittatura...


Offline Salar de Uyuni

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Re:Diario del capitano (sull'odio del sesso e dei sessi)
« Risposta #7 il: Ottobre 06, 2012, 12:17:38 pm »
Citazione
Che ha fatto milioni e milioni di morti...

Ah, dimenticavo, questo "nuovo potere diverso e originale" ha anche un nome, si chiama dittatura...

Mao Tse Tung è una persona immorale,nessun dubbio,ma intelligente,e molto ''accorta'',e questo suo monito,ne è un esempio,ho sottolineato le parti in neretto,quelle più interessanti,forse,per far concentrare maggiormente sul suo significato,dovevo ometterne l'autore.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''