Mentre ero in vacanza,leggendo i giornali in spiaggia ho avuto modo di constatare l'esistenza di un fenomeno sgradevole,che io chiamerò ''briatorismo''.
Non è che non l'avevo notato prima,è che si è imposto in tutta la sua sgradevolezza,nella forma già di per sè odiosa,del ''reality show''.
Il reality show in questione si chiama ''the apprentice'',ed è un format importato (non ci sarebbe neanche il bisogno di dirlo) dagli Usa,dove i concorrenti,anzichè essere selezionati dal pubblico,sono selezionati dal ''capo'',che nella versione italiana è Flavio Briatore...
Ecco come inizia a dettare le regole costui:
''Se sei arrogante,sei fuori,se sei un cretino sei fuori''
''il boss ha sempre ragione,anche quando ha torto''
più quelle scopiazzate da Steeve Jobs:''
''Devi provare qualcosa a te stesso e non agli altri, io sono partito dal gradino più basso e ancora oggi sono ambizioso, arrabbiato, affamato. Devi avere fame.''
Il corriere della sera chiosava:''questa la filosofia VIRILE di Flavio Briatore.
Per una forma direi,di masochismo,vado a vedere qualche spezzone su youtube,per capire fino a che punto siamo arrivati,(ma forse più veritieramente,per farmi del male):
L'impressione quasi-istantanea è che si tratti di una versione moderna malriuscita di ''fantozzi'',che ha subito una forma di restyling reaganiano,in cui manca la graffainte ironia (di sinistra)di Paolo Villaggio,nonchè la tragica autoconsapevolezza dei personaggi di questa eterna commedia che è il potere,che ora invece ci viene presentata (sic) dai media di Murdoch come se fosse una ''novità'',perchè rispecchia un ''nuovo format'',importato dagli Usa:
come da tradizione Usa i maschi e le femmine vengono divisi e fatti competere,ma come nella miglior tradizione italiana,dopo che ha parlato il ''boss'',rispondono tutti ''sì,boss'''...
Di nuovo c'è solo la forma,non la sostanza,e se proprio dobbiamo dirlo,ora la forma,è molto scaduta.
Sembra la scena di Fantozzi,quella in cui arriva il nuovo capo del personale il conte Catellani
anzi è praticamente identica:
Il Catellani esordisce con:
''Allora al lavoro...''
''Chi non scatta niente scatti,
''Ve lo dice uno che viene dalla gavetta,e si è fatto un culo così''.
Se Briatore,regge bene la scena,ed è un degno sostituto di Catellani,per contro i concorrenti non reggono il confronto,sono noiosi,petulanti,uno sembra il clone di Lapo,diciamo che i migliori concorrenti di questo format,erano senza dubbio Fantozzi e Filini,i più adatti a subire le critiche del padrone:
''più parli,più complichi la tua situazione''
con Filini nella parte di aspirante manager,che convince Fantozzi a partecipare al reality,esponendolo al ridicolo pubblico,e alla crocefissione,non già in sala mensa,ma al teleludibrio in mondovisione...
Dispiace che quella critica,naturale,congenita,feroce, più genovese che non comunista,al modello americano rampante che arrivava in Italia dagli Usa,sia morta con Villaggio,e archiviata come filmetto comico.
Detto questo,vi domanderete cosa centra questo,con la questione maschile...
Ora ve lo illustro:
Pochi anni orsono,sono stato spiacevolmente,sorpreso da un altra pagliacciata,un articolo in pieno ardore di male-bashing,intitolato ''The death of the Macho'',in cui si teorizzava la crisi del maschio come conseguenza della crisi economica,e si plaudiva alla caduta nella polvere dell'uomo di affari di Wall Street,e alla sua sostituzione con un elegante segretarietta,vista come la finestra del futuro nella nostra società''.
L'articolo era un esempio di violento male-bashing,in cui l'autore pareva rallegrarsi,non solo della caduta (mai avvenuta) degli uomini di affari di Wall Street,ma anche come se avessero qualcosa in comune,degli uomini che lavoravano come muratori,carpentieri,nella costruzione di case,licenziati con lo scoppio della bolla immobiliare.
L'articolo usciva su Forbes,quasi come monito per i lettori (generalmente maschi e ''rampanti'') di quel genere di rivista,che anche il modello maschile vincente (alla Briatore) era in reltà rigettato dalla società,e che per tutti i maschi,anche quelli con il sigaro in bocca,e gli stivali sulla scrivania,(che avevano creduto di salvarsi coi soldi)era venuto il redde rationem,il futuro era rosa,per tutti.
Ora non riporto il link all'articolo (lo trovo troppo odioso),ma piuttosto mi domando,che cosa ha spinto un uomo a scrivere quelle cose,a rallegrarsi del declino della sua categoria,e che cosa può spingere molti,a postarlo,a condividerlo?
La risposta è molto semplice:
Fino a che verrà imposto dai media,un modello maschile alla Briatore,molti uomini,finiranno per identificare nel maschio,una specie di Briatore arrogante,e vedranno nel femminismo,che scalza questi personaggi,per legge,con le sue quote,un sollievo...
Se come chiosa il corriere la filosofia di Briatore è ''VIRILE'',quanti uomini finiranno per detestare la virilità,e gli preferiranno il femminismo?
La domanda non è peregrina...