Autore Topic: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia  (Letto 2033 volte)

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Offline TheDarkSider

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AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« il: Gennaio 31, 2012, 21:02:05 pm »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/31/essere-uccise-aver-messo-mondo-bambina/187790/

Citazione
Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
Un marito e una suocera uccidono una donna. La strangolano. La sua colpa è aver messo al mondo una bambina. La terza femmina non desiderata. E’ successo a una trentenne, Storay, in Afghanistan, nella provincia di Kunduz. Il marito l’aveva avvertita che se avesse partorito un’altra bambina e non gli avesse dato il tanto desiderato maschio, l’avrebbe uccisa. E così ha brutalmente mantenuto la promessa.

Questo è l’ennesimo episodio di abuso capitato in un Paese in cui le violenze sulle donne sono all’ordine del giorno. In particolare le donne che abitano nei villaggi e nelle zone rurali. Non stiamo parlando di qualcosa che è avvenuto in un’altra epoca, ma di ciò che avviene oggi, in alcune zone dell’Afghanistan, dove le donne sono ancora considerate inferiori. Schiavizzate dagli uomini e segregate in casa con il solo obiettivo di procreare. E come l’episodio sopra dimostra, il più delle volte maltrattate o persino uccise se mettono al mondo a altre donne.

Sul sito della Rawa, l’organizzazione che dal 1977 si occupa dei diritti delle donne afghane, si possono leggere i numerosi casi di questo tipo. Giorni fa era stato riportato ad esempio un altro caso altrettanto agghiacciante, quello della ragazza di quindici anni, Sahar Gul, picchiata e torturata dal marito trentenne perché si era rifiutata di prostituirsi. La ragazza era riuscita a fuggire e sporgere denuncia, ma era poi stata riportata a casa dalle autorità locali in nome delle consuetudini tribali dei matrimoni combinati. Qui era stata maltrattata anche dai suoi stessi familiari. Le erano state strappate le unghie e i capelli, ed era stata poi rinchiusa per sei mesi in una cantina priva di finestre e salvata poi per caso da un cugino. Spesso succede che le bambine afghane vengano date in mogli a degli uomini anche adulti. La legge afghana permette infatti alle ragazze di sposarsi all’età di 16 anni. Molte sono, però, quelle che si sposano anche prima e sono costrette a subire le violenze.

C’è stato anche l’episodio avvenuto lo scorso novembre vicino a Kabul, dove un gruppo di uomini aizzati dall’imam locale ha lapidato a morte due donne, una giovane vedova e la figlia, perchè considerate adultere.

Nell’ultimo anno, secondo la Commissione Indipendente dei Diritti Umani Afghani, sarebbero stati 2.700 i casi di violenze contro le donne. Il più delle volte sono vittime di abusi senza una motivazione. Semplicemente perchè sono donne.

La popolazione considera la sharia come l’unica legge valida. E le donne devono subirla e sottostare alla condizione di vivere prive dei principali diritti: diritto all’istruzione, diritto di poter scegliere il marito, diritto al lavoro. Private, insomma, delle minime libertà e costrette alle violenze.

Possibile, allora, che in alcuni Paesi, e in Afghanistan in particolare, l’uomo non riesca ancora ad accettare l’evoluzione del sesso femminile e arrivi persino a uccidere per la vergogna o il rifiuto di mettere al mondo una bambina?

Perché riportare questo articolo? A prima vista si tratta di un'episodio di vero e becero maschilismo, un'episodio davanti al quale anche il più incazzato degli antifemministi avrebbe poco da dire per difendere gli uomini coinvolti.

E invece, anche in questo caso si deve far notare che l'ottica femminista con cui viene trattato l'episodio è faziosa e fuorviante. Perché vorrebbe catalogare il tutto come ennesima brutale violenza del maschio cattivo sulla donna innocente, quando le cose stanno molto diversamente.

Ecco cosa voglio dire in breve: in tutti i paesi non occidentali la società è molto meno egualitaria e molto più gerarchica che da noi, il che vuol dire che l'autorità di certi soggetti è sacra.
In particolare è sacra l'autorità degli anziani sui giovani, delle classi alte sulle classi basse, del marito sulla moglie e della moglie sui figli.
Queste cose le so perché vivo metà dell'anno in un paese non occidentale, e si tratta di cose serie e reali. In questi paesi se un giovane si comporta male con un anziano, ad esempio, va incontro a conseguenze molto spiacevoli. L'autorità che deriva dall'età è sacra, come sacre sono le altre forme di autorità e gerarchia.

Tornando all'episodio di violenza, la persona prima responsabile del delitto non può che essere la madre, perché solo LEI aveva l'autorità indiscussa di prendere la decisione e imporla al figlio il quale, pure se era d'accordo, non avrebbe MAI potuto agire contro il volere della madre.

Insomma, quantomeno si dovrebbe parlare di violenza di una donna e di un uomo su un altra donna, e non di violenza maschile sulle donne.

Ma le femministe e tutti gli zerbini scodinzolanti si guardano bene dal farlo :mad:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Guit

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Re: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #1 il: Gennaio 31, 2012, 22:20:03 pm »
La matrice è pluridimensionale.

Intanto iniziamo col dire che diritto contro diritto, se questi articoli diventano la buona ragione per bombardare altri popoli, allora noi, femminismo o non femminismo, alla fine dei conti siamo sempre peggio di loro.


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Online Massimo

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Re: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #2 il: Gennaio 31, 2012, 23:17:51 pm »
E d'altra parte che si fa? La democrazia, come la parità uomo-donna in questi paesi e in queste
culture la si impone a forza di bombe?

Offline Giulia

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Re: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #3 il: Febbraio 01, 2012, 00:21:58 am »
Citazione
del marito sulla moglie e della moglie sui figli.
Queste cose le so perché vivo metà dell'anno in un paese non occidentale,

Allora informali del fatto che il sesso del nascituro non dipende dalla madre.
Cmq gerarchie o non gerarchie un omicidio  non si può giustificare. Poi per motivi così cretini.

Citazione
Tornando all'episodio di violenza, la persona prima responsabile del delitto non può che essere la madre, perché solo LEI aveva l'autorità indiscussa di prendere la decisione e imporla al figlio il quale, pure se era d'accordo, non avrebbe MAI potuto agire contro il volere della madre.
Insomma, quantomeno si dovrebbe parlare di violenza di una donna e di un uomo su un altra donna, e non di violenza maschile sulle donne.
Ma le femministe e tutti gli zerbini scodinzolanti si guardano bene dal farlo
sì, infatti è semplicemente violenza intra-familiare.

Offline nonmorto

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Re: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #4 il: Febbraio 01, 2012, 11:25:31 am »
sì, infatti è semplicemente violenza intra-familiare.


Tipico del femminismo, prendere una piccola percentuale della violenza (quella contro le donne) in un determinato ambiente, estrapolarla e trovarne subito la causa: gli uomini.

una donna uccisa per pulizia etnica: violenza contro le donne, maschilismo
una donna uccisa per delle leggi sessuofobiche (condannata a morte): violenza contro le donne, maschilismo
una donna uccisa da un marito pazzo: violenza contro le donne, maschilismo

e così via. Un ottimo modo per studiare la violenza (le cause, le conseguenze) ed i rapporti umani, per nulla ideologico.

Offline TheDarkSider

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Re: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #5 il: Febbraio 01, 2012, 19:03:17 pm »
Allora informali del fatto che il sesso del nascituro non dipende dalla madre.
Cmq gerarchie o non gerarchie un omicidio  non si può giustificare. Poi per motivi così cretini.
Ci mancherebbe, non giustifico niente, sto solo analizzando le dinamiche dell'evento.

sì, infatti è semplicemente violenza intra-familiare.
appunto, il delitto non può essere liquidato come l'ennesimo episodio dell'oppressione patriarcale e maschilista sulla donna, che i maschi attuano da sempre e per sempre nei secoli dei secoli amen,
altrimenti succede che arriva il genio che vuole uccidere tutti i maschi:



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Offline Achab

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Re: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #6 il: Febbraio 03, 2012, 23:06:21 pm »
Ci mancherebbe, non giustifico niente, sto solo analizzando le dinamiche dell'evento.
Leggendo alla svelta in effetti non si capisce subito, sembra quasi che incolpi la madre del bambino (la persona che è stata assassinata) mentre invece ovviamente ti riferisci, parlando di maggiore responsabilità, alla suocera (madre del marito). Mi sembra molto giusto e probabilmente è quello che succede nella maggior parte dei casi di giovani spose uccise nel terzo mondo. Checchè ne dica la propaganda, per la maggior parte degli uomini sia molto difficile e contronatura (e ognuno di noi lo sa) desiderare di far veramente del male, addirittura uccidere, una donna, oltretutto la "propria" donna.

Comunque tornando alla questione delle società tradizionali/arretrate, secondo me la verità è che in generale in quelle società il tasso di violenza è molto più alto che da noi, e riguarda tutti, uomini, donne, giovani. Qui arrivano, filtrate, solo le notizie che riguardano le donne, perchè le altre non interessano, non sono coerenti con la visione che vogliamo avere delle cose. Quanta povera gente muore in afghanistan per cause violente? Quanti ragazzini soldato? Quanti uomini ammazzati per faide familiari/di clan? Quanti omicidi comuni?

Un altro paese di cui si parla spesso è l'Iran. In Iran c'è un regime semi-autoritario che impone pene spesso brutalmente severe per una moltitudine di reati. Si è parlato tanto di sakineh, ma quello di cui non si è parlato (e di cui si dovrebbe parlare) è che quelle stesse pene vengono applicate a tutti, e che per esempio per un uomo accusato semplicemente di omosessualità, se sposato, è prevista la pena di morte...


Offline TheDarkSider

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Re: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #7 il: Febbraio 04, 2012, 01:14:28 am »
Leggendo alla svelta in effetti non si capisce subito, sembra quasi che incolpi la madre del bambino (la persona che è stata assassinata) mentre invece ovviamente ti riferisci, parlando di maggiore responsabilità, alla suocera (madre del marito).
Certo che intendo che la colpa è della suocera


Mi sembra molto giusto e probabilmente è quello che succede nella maggior parte dei casi di giovani spose uccise nel terzo mondo.
Certo, e questa cosa va sottolineata al massimo, visto che le femministe e tutti i media non lo fanno ma anzi nascondo i fatti per colpevolizzare a senso unico gli uomini.

In queste società i figli stanno sotto l'autorità assoluta dei genitori, la cosa è assodata, quindi è pacifico ad esempio che le uccisioni di donne come questa di cui stiamo discutendo oppure quelle che avvengono nei villaggi rurali in India sono ordinate dalle MATRIARCHE della famiglia, e in particolare dalla madre del marito.
Questa è roba che la sociologia e l'antropologia ha assodata da tempo, ma che i media faziosi e ignoranti nascondo perché il tutto contribuisce alla costruizione della colpa maschile.


Checchè ne dica la propaganda, per la maggior parte degli uomini sia molto difficile e contronatura (e ognuno di noi lo sa) desiderare di far veramente del male, addirittura uccidere, una donna, oltretutto la "propria" donna.
A livello di pulsioni profonde è vero, l'uomo ha un istinto naturale alla protezione delle proprie donne.
Però è anche vero che un contesto culturale in cui la donna non è ingiustamente idolatrata, e l'uomo ingiustamente svalutato ( come invece avviene in Occidente ), gli uomini hanno una percezione molto più sana del proprio valore e non si fanno mettere i piedi in testa dalle donne con cui interagiscono, e in molti casi non esitano a cercare di imporre la propria autorità, ad esempio con la moglie.


Comunque tornando alla questione delle società tradizionali/arretrate, secondo me la verità è che in generale in quelle società il tasso di violenza è molto più alto che da noi, e riguarda tutti, uomini, donne, giovani. Qui arrivano, filtrate, solo le notizie che riguardano le donne, perchè le altre non interessano, non sono coerenti con la visione che vogliamo avere delle cose. Quanta povera gente muore in afghanistan per cause violente? Quanti ragazzini soldato? Quanti uomini ammazzati per faide familiari/di clan? Quanti omicidi comuni?

Un altro paese di cui si parla spesso è l'Iran. In Iran c'è un regime semi-autoritario che impone pene spesso brutalmente severe per una moltitudine di reati. Si è parlato tanto di sakineh, ma quello di cui non si è parlato (e di cui si dovrebbe parlare) è che quelle stesse pene vengono applicate a tutti, e che per esempio per un uomo accusato semplicemente di omosessualità, se sposato, è prevista la pena di morte...
Quoto tutto.

In particolare, per l'Afghanistan bisogna sottolineare che c'è un fenomeno di violenza a danno di giovani ragazzi che viene completamente CENSURATO dai nostri media femministi:

Che ti credi? Per i nostri media solo la violenza sulle donne è degna di fare notizia :mad:  :mad:  :sick:
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Offline Giulia

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Re: AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #8 il: Febbraio 04, 2012, 08:52:27 am »
Qui arrivano, filtrate, solo le notizie che riguardano le donne, perchè le altre non interessano, non sono coerenti con la visione che vogliamo avere delle cose.
Si lo penso anche io.
Poi quando la violenza riguarda gli uomini, che non sono considerati una categoria, lo si affronta come violenza contro l'umanità e la mancanza dei diritti umani in generale.
Cmq quella di uccidere un proprio familiare perché lo si considera colpevole di qualcosa, è anche quella una punizione.

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Re:AFGHANISTAN: Essere uccise per aver messo al mondo una figlia
« Risposta #9 il: Ottobre 14, 2012, 02:59:40 am »





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