Autore Topic: Una cultura che ha eliminato il padre  (Letto 5870 volte)

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Offline Vicus

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Una cultura che ha eliminato il padre
« il: Ottobre 11, 2012, 06:56:45 am »
Ancora la Miriano sui temi della QM: http://costanzamiriano.com/2012/10/11/da-che-pulpito/

Ma che sia il Corrierone della Sera a fare prediche sulla famiglia, be’ questo mi suona davvero strano. Mettere in discussione la famiglia tradizionale sembra ormai parte del core business anche dell’ammiraglia dei quotidiani, e allora quando sabato 6 ottobre ho letto il paginone “I grandi siamo noi (dimenticarlo costa caro)” veramente il “da che pulpito” mi è sgorgato dal cuore. […]

[…] Il pezzo descrive quello che tutti noi vediamo, bambini che contrattano le regole con i genitori, che decidono la meta delle vacanze familiari, e che per questo sono considerati “avanti” da genitori sempre più insicuri e fragili. “Sono più di venti anni che assistiamo a questo ribaltamento dei ruoli” dicono in coro i vari psicoesperti consultati.
Sulla foto siamo tutti d’accordo. È una fotografia, appunto. È sulla ricetta che l’articolo è carente: si limita a un generico invito a riprendere autorevolezza, o a farsi aiutare da un esperto.
A me sembra che quello che sta succedendo sia semplicemente l’epilogo naturale di una cultura che ha eliminato il padre, incarnazione della regola (e infatti la giornalista chiama rigorosamente “genitore”, mai “padre”, quello che a volte deve anche saper battere i pugni sul tavolo), che ha incoraggiato in tutti i modi la dissoluzione della famiglia, luogo in cui le regole vengono condivise, compensate, bilanciate (se si passa da una casa all’altra di genitori separati ognuno fa come crede, e non è scontato che la linea sia la stessa), che ha tolto soprattutto di mezzo Dio, l’unico orizzonte alto e assoluto sul quale appoggiare le regole. […]
Se si pensa che ogni opinione e posizione sulla faccia della terra abbiano diritto di cittadinanza, e che i figli vadano lasciati liberi di esprimere le proprie potenzialità, è più difficile mantenere la bussola nelle circa seicento volte al giorno che bisogna prendere microdecisioni con i figli. Se c’è una famiglia solida e unita, che, con tutte le magagne possibili, ce la mette tutta a fare del suo meglio, è ipotizzabile riuscire a fare qualcosa di decente.
Per questo raccomando invece, come antidoto al problema che il Corriere riesce solo a fotografare, la lettura di Finché legge non vi separi, il libro dell’avvocato civilista (e non divorzista, si badi bene) Massimiliano Fiorin, che con precisione e competenza smaschera una cultura e un sistema giuridico che favoriscono e incoraggiano in ogni modo possibile il divorzio, diventato nella mentalità comune un diritto soggettivo di ciascuno dei coniugi. Io che sono di cuore debole ho faticato a leggere tutti quegli episodi reali raccontati, interessantissimi ma penosi. Continuavo a pensare a tutto il dolore che quelle persone si procuravano a vicenda, e procuravano ai loro bambini. Come facciamo a dire loro che i grandi siamo noi, se nemmeno riusciamo a stare accanto alla persona che dicevamo di amare, se non sappiamo superare la fatica, la difficoltà, le emozioni contrarie?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #1 il: Ottobre 11, 2012, 09:12:45 am »
la Miriano è grande
stupisce (ma fino ad un certo punto) scoprire gli intrecci che si producono su questo terreno:

lei invita a leggere Massimiliano Fiorin, che  tutti noi conosciamo dai primi tempi della QM, quando nella mailing list e nel forum lo chiamavamo Sua Eminenza, Ratzingeriano di ferro da prima che Ratzinger diventasse papa, pozzo di scienza e fumatore di sigari.

La Miriano è una ciellina, Risè fu allievo di don Giussani quando Giussani insegnava religione al Berchet.

Risè ha già spiegato il nesso tra la censura del padre e il femminismo: Quando Lutero rifiuta la Chiesa, con ciò stesso rifiuta il Padre e apre la porta alle rivendicazioni femminili.

Dio cè
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Offline Lucia

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #2 il: Ottobre 11, 2012, 11:33:57 am »
Quando Lutero rifiuta la Chiesa, con ciò stesso rifiuta il Padre e apre la porta alle rivendicazioni femminili.

si, per questo ne soffre Italia del femminismo, eco per colpa di Luthero
 :mad: :mad: :mad:
perché poi il lutheranesimo è diffusissimo in Italia.

Offline COSMOS1

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #3 il: Ottobre 11, 2012, 11:46:25 am »
si, per questo ne soffre Italia del femminismo, eco per colpa di Luthero
 :mad: :mad: :mad:
perché poi il lutheranesimo è diffusissimo in Italia.


 :D

sì, Lucia! La sudditanza della cultura italiana al mainstream nordico è troppo evidente per essere discussa! La penetrazione del protestantesimo culturale (non come pratica cultuale ma come mentalità), il diffondersi del femminismo, il crollo della famiglia, lo smarrimento della figura paterna e l'emergere della QM sono tutte faccette della stessa medaglia.
Dio cè
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Offline Lucia

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #4 il: Ottobre 11, 2012, 12:05:44 pm »
Mettere in discussione la famiglia tradizionale sembra ormai parte del core business  […]

[…] Il pezzo descrive quello che tutti noi vediamo, bambini che contrattano le regole con i genitori, che decidono la meta delle vacanze familiari, e che per questo sono considerati “avanti” da genitori sempre più insicuri e fragili. “Sono più di venti anni che assistiamo a questo ribaltamento dei ruoli” dicono in coro i vari psicoesperti consultati.
cultura che ha eliminato il padre, incarnazione della regola (e infatti la giornalista chiama rigorosamente “genitore”, mai “padre”, quello che a volte deve anche saper battere i pugni sul tavolo)

"I giovanni d'oggi sono senza scrupoli, non rispettano i genitori, ribaltano le regole" (Platone-Repubblica  :D :D :D)
Più o meno con questa citazione ci hanno accolti i nostri capi quando siam diventati insegnanti. Quindi che i giovanno d'"oggi" sono peggio di come eravamo noi lo diceva già Platone 2500 anni fa.

D'altra parte è vero che si è imposta una forma di educazione dove i genitori vogliono essere amichetti dei loro figli e rifiutano di agire con la fermezza per imporgli qualsiasi regola. E non è sempre bene cosi,
però
non c'entra con padre o con la madre. Meglio se tutti due sono d'accordo ma in alcune cose bisogna essere severi col bambino (non in tutto). Nella nostra famiglia sono io quella che vizia meno il bimbo (lui gli da latte dal biberon, io gli metto il bicchiere avanti "Bevi se vuoi!" (è solo un esempio) e quindi lo obbligo più ad essere autonomo, anche se per lui è frustrante.

Citazione
che ha incoraggiato in tutti i modi la dissoluzione della famiglia, luogo in cui le regole vengono condivise, compensate, bilanciate (se si passa da una casa all’altra di genitori separati ognuno fa come crede, e non è scontato che la linea sia la stessa),

non, anche nella famiglia tradizionale il bambino andava a stare un po ai nonni o allo zio, alla zia e  vedeva e doveva rispettare altre regole, poteva prendersi altri vizi. Non c'è nessuna differenza nelle nuove famiglie allargate.
Il fatto che il femminismo che minaccia il ruolo paterno non è neanche lontanamente cosi presente nei paesi ortodossi dove il divorzio è stato permesso da sempre di quanto lo è in Italia lo dice a lunga sul fatto che il divorzio di per se non è un pericolo per il ruolo del padre.
Poi non è buono il divorzio, ma è meglio che doversi ammazzare per poter divorziare.

 
Citazione
che ha tolto soprattutto di mezzo Dio, l’unico orizzonte alto e assoluto sul quale appoggiare le regole. […]

Gli antichi romani come facevano senza l'appoggio di Dio e del papa? Eppure il padre aveva un ruolo molto più forte in società e in famiglia di quanto ha mai avuto nel cristianesimo

Offline Animus

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #5 il: Ottobre 11, 2012, 12:20:43 pm »
Gli antichi romani come facevano senza l'appoggio di Dio e del papa? Eppure il padre aveva un ruolo molto più forte in società e in famiglia di quanto ha mai avuto nel cristianesimo

Il padre spodestato
L'autorità paterna dall'antichità a oggi (Marco Cavina)


Seppure l'autore non lo ammetta esplicitamente, il declino del padre inizia proprio con l'affermarsi e con l'ascesa del cristianesimo.
Certo, ha avuto un'accelerazione negli ultimi secoli, ma, dalla caduta dell'impero (dal pater familias romano) ad oggi, è stato un declino continuo, che sta durando da 2 millenni.

Mi pare che su un altro testo ugualmente autorevole sulla storia della paternità (che io no ho letto ma mi è stato riferito) si evinca praticamente la stessa cosa.


Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #6 il: Ottobre 11, 2012, 13:09:50 pm »
Eh, certo, caro Animus, se poi ci si mette anche il concilio di Efeso a proclamare Maria MADRE DI DIO.
PIù CHE IL CRISTIANESIMO (Paolo legittima anzi l'autorità del pater familias paragonandolo a Cristo
e paragonando il suo rapporto con la moglie al rapporto tra Cristo e la congregazione) è stata però
la CRISTIANITA' (versione riveduta e corrotta del cristianesimo) a minare l'autorità paterna.

Offline ilmarmocchio

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #7 il: Ottobre 11, 2012, 13:22:40 pm »
Lucia : ...l fatto che il femminismo che minaccia il ruolo paterno non è neanche lontanamente cosi presente nei paesi ortodossi dove il divorzio è stato permesso da sempre di quanto lo è in Italia lo dice a lunga sul fatto che il divorzio di per se non è un pericolo per il ruolo del padre.
Poi non è buono il divorzio, ma è meglio che doversi ammazzare per poter divorziare...


quoto al 100%. il divorzio non c'entra, è la figura del padre che non è più funzionale al mondo d'oggi, anche se coniugato. Non deve esserci argine al cunsumismo ( meglio, acquistismo ), quindi potere assoluto alle istanze materne e infantili.
la puntualizzazione su l mondo ortodosso ( ed ex comunista ) è basilare : la distruzione del padre è un regalo della società occidentale.
In occidente vanno ricercate le radici ultime di tale evento e non può essere il divorzio, che esiste anche ad est.

Offline ilmarmocchio

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #8 il: Ottobre 11, 2012, 13:27:23 pm »
Eh, certo, caro Animus, se poi ci si mette anche il concilio di Efeso a proclamare Maria MADRE DI DIO.
PIù CHE IL CRISTIANESIMO (Paolo legittima anzi l'autorità del pater familias paragonandolo a Cristo
e paragonando il suo rapporto con la moglie al rapporto tra Cristo e la congregazione) è stata però
la CRISTIANITA' (versione riveduta e corrotta del cristianesimo) a minare l'autorità paterna.

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=35481&Itemid=29

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=35485&Itemid=29

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=35491&Itemid=29

articoli scritti da un sacerdote e cche non copio/ incollo perchè kilometrici

Offline Animus

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #9 il: Ottobre 11, 2012, 13:33:16 pm »
Eh, certo, caro Animus, se poi ci si mette anche il concilio di Efeso a proclamare Maria MADRE DI DIO.
PIù CHE IL CRISTIANESIMO (Paolo legittima anzi l'autorità del pater familias paragonandolo a Cristo
e paragonando il suo rapporto con la moglie al rapporto tra Cristo e la congregazione) è stata però
la CRISTIANITA' (versione riveduta e corrotta del cristianesimo) a minare l'autorità paterna.

Ok Max, ne abbiamo già parlato e concordiamo....
Il concetto nuovo, se vogliamo, è quello che dice giustamente Lucia, il padre non aveva bisogno del Mono(tono)teismo.

Certo, il monoteismo è a sua volta un astrazione del padre, ma, stava bene pure senza.

Prendo  sempre come riferimento la civiltà buddhista, dove non esiste nessun monoteismo,anzi... nessun teismo,  eppure, mi pare che U e D, paternità e maternità, stiano meglio che altrove, dove le costruzioni religiose che elevano ad idoli (al simbolico) la VdP (Volontà di potenza) di uno poi in pratica, nel reale, ha la conseguenza di far sentire oppresso l'altro, e dunque sfocia in una scontro continuo.

Che poi il monoteismo cristiano, e cattolico in particolare, sia il più imperfetto che ci sia (il peggiore dei "mono" possibili), mi pare oramai un fatto assodato.

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #10 il: Ottobre 11, 2012, 13:36:31 pm »
Animus : ...Prendo  sempre come riferimento la civiltà buddhista, dove non esiste nessun monoteismo,anzi... nessun teismo,  eppure, mi pare che U e D, paternità e maternità, stiano meglio che altrove,..


altro punto dirimente, che conferma la diagnosi :
il femminismo è una malattia occidentale, la cui causa è occidentale

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #11 il: Ottobre 11, 2012, 13:57:06 pm »
Il fatto che il femminismo che minaccia il ruolo paterno non è neanche lontanamente cosi presente nei paesi ortodossi dove il divorzio è stato permesso da sempre

Lucia fammi capire: per gli ortodossi il divorzio è lecito?
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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #12 il: Ottobre 11, 2012, 14:02:14 pm »
altro punto dirimente, che conferma la diagnosi :
il femminismo è una malattia occidentale, la cui causa è occidentale

"Il buddismo è più realistico del cristianesimo, è la sola religione veramente positivistica che ci mostri la storia.
Implica l’a-moralismo (il moralismo esiste solo dove ci sono dualismi, [ Vedi post sul manicheismo: http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=4828.msg72437#msg72437 N.D.R]), è lontano dal ressentiment del cristianesimo, predilige uno stile di vita impostato sul libertinage, è una religione per epoche avanzate....

Il buddismo non promettendo nulla, mantiene tutto.
Il cristianesimo promette tutto ... e non mantiene niente.  (F. N)"


 :D
Un mito.
« Ultima modifica: Ottobre 11, 2012, 14:13:08 pm da Animus »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #13 il: Ottobre 11, 2012, 15:58:17 pm »
Citazione
per gli ortodossi il divorzio è lecito?
In caso di infedeltà di un coniuge
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #14 il: Ottobre 11, 2012, 16:40:43 pm »
In teoria della chiesa ortodossa non so com'è, in pratica lo so che per esempio in secolo XVI un principe protestante volle vietare agli ortodossi romeni di divorziare contra costo. Mi fa capire che pagavano un tot al prete ed eri divorziato potevi risposarti. Che era bisogno che il coniuge sia infedele o bastava che lo eri tu non lo so.