Autore Topic: Una cultura che ha eliminato il padre  (Letto 5936 volte)

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Offline Vicus

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #15 il: Ottobre 11, 2012, 21:45:10 pm »
Se il cristianesimo fosse, in qualsiasi modo, all’origine del femminismo, ci sarebbero sicuramente più femministe cristiane.
Sembra invece che l’unico punto di accordo con loro sia la critica del cristianesimo. Difficile sostenere che sia alla base del femminismo (mai esistito in una società cristiana) e della “società patriarcale” allo stesso tempo… :hmm:
Basta solo riflettere un attimo per rendersi conto che quando - fino in tempi molto recenti – un sano cristianesimo era vissuto e praticato dalla gran parte della popolazione, a nessuna donna venivano in mente certi atteggiamenti e certe decisioni, e c’era armonia in famiglia (la donna era rispettosa, ma non succube come oggi si dice).
Forse non tutte le famiglie erano un idillio, ma non credo che senza divorzio la violenza domestica fosse superiore a quella attuale.
Il femminismo è esistito già nell’antichità ben prima del cristianesimo (a partire dal secolarizzato periodo ellenistico), come tra l’altro ha scritto Dag Tessore, autore che ho scoperto in questo forum. Ed è cessato con il cristianesimo, per riapparire in un contesto nuovamente materialista.
Certamente altre culture hanno difeso i valori e gli equilibri familiari e meglio tutelato l’uomo (e la donna), siano state esse buddiste, indù e simili: il che conferma che l’attuale squilibrio nella famiglia è il prodotto di un occidente che si è disfatto in blocco del suo passato, in cui la società funzionava secondo modelli collaudati da secoli di civilizzazione, per aderire a una visione culturale che non tiene conto della natura umana.
Poi è una scelta libera di ciascuno rifarsi a Dio, o a Budda, o (si spera di no) all’antichità pagana… Sapendo però che ogni scelta culturale, atea o religiosa che sia, porta con sé delle conseguenze  diverse nell’organizzazione sociale, che si possono infallibilmente valutare nelle società (India ad esempio) che hanno aderito al modello in questione.
« Ultima modifica: Ottobre 11, 2012, 22:01:22 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline maveryx

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #16 il: Ottobre 11, 2012, 22:20:14 pm »

 :D

sì, Lucia! La sudditanza della cultura italiana al mainstream nordico è troppo evidente per essere discussa! La penetrazione del protestantesimo culturale (non come pratica cultuale ma come mentalità), il diffondersi del femminismo, il crollo della famiglia, lo smarrimento della figura paterna e l'emergere della QM sono tutte faccette della stessa medaglia.

Molto meglio il meraviglioso culto della madonna che ammorba l'italia meridionale che ha fornito un ottimo concime per il fiorire dei mafiosi devoti ai "mamma santissima".
Cosmos, curati va.....
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Offline Angelo

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #17 il: Ottobre 11, 2012, 22:29:03 pm »
Maverxy, la cultura del mammasantissima avrà anche avuto gli effetti che tu denunci, però, non credo che dal nord politicamente corretto verrà la soluzione; anzi, secondo me la soluzione è un po' più nel sud est di quel sud...
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Offline vnd

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #18 il: Ottobre 12, 2012, 06:37:43 am »
Molto meglio il meraviglioso culto della madonna che ammorba l'italia meridionale che ha fornito un ottimo concime per il fiorire dei mafiosi devoti ai "mamma santissima".
Cosmos, curati va.....

Il femminismo, comunque lo si guardi, è per sua stessa natura antireligioso.
Sostituendo il mito alla storia è, esso stesso, assimilabile ad una religione.
C'è spazio per una sola religione per volta.
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Offline COSMOS1

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #19 il: Ottobre 12, 2012, 09:34:59 am »
Molto meglio il meraviglioso culto della madonna che ammorba l'italia meridionale che ha fornito un ottimo concime per il fiorire dei mafiosi devoti ai "mamma santissima".
Cosmos, curati va.....

che ci vuoi fa'
a me i mafiosi stanno simpatici
Il Padrino 1, 2, 3 etc sono dei miti
certo, una cosa è un ammazzamento in tv, una cosa dal vero, lo ammetto
però faccio fatica ad identificare mafia e demonio
Dio cè
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Offline Lucia

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #20 il: Ottobre 12, 2012, 10:47:42 am »
Se il cristianesimo fosse, in qualsiasi modo, all’origine del femminismo, ci sarebbero sicuramente più femministe cristiane.
Sembra invece che l’unico punto di accordo con loro sia la critica del cristianesimo. Difficile sostenere che sia alla base del femminismo (mai esistito in una società cristiana) e della “società patriarcale” allo stesso tempo… :hmm:

E una cosa culturale, la sacralità, l'intangibilità della madre passa dal cristianesimo marianico nel femminismo, e lo fa anche senza accorgersene delle sue origini religiose, anche se la madre mantiene l'aura sacra.
Del patriarcato non so cosa dire, per me il cristianesimo romano cattolico, e quello anglicano (mi pare), con il fatto che vieta ai preti di diventare ufficialmente padri è già una religione che infatti disprezza la paternità, considera il desiderio dei figli come una debolezza, incoraggia la rinuncia al essere padri. Nel cristianesimo ortodosso o greco cattolico non è cosi, e neanche in protestantesimo.

Poi io non credo tanto in questa storia dell'oppressione della donna in passato. Certo erano altri tempi, non potevo volare con l'aereo da sola due secoli fa però...potevo fare pure shopping alla fiera e comprare tutto ciò che mi piaceva, se avevo soldi. Leggere potevo, potevo anche essere insegnante per i bambini, Potevo anche aprire un negozio,di qualcosa (corredini per bambini, come aveva la mia nonna). Alla fine ottocento, ma forse anche prima, queste cose una donna se voleva le poteva fare.
Se c'era una oppressione patriarcale quella pesava altretanto (se non di più) sul figlio maschio.

Citazione
Poi è una scelta libera di ciascuno rifarsi a Dio, o a Budda, o (si spera di no) all’antichità pagana…

  :( :( :(

Si spera di no?!
Invece loro rappresentavano il mondo, il destino come lo è, e non come noi vogliamo che lo siano. Intuivano molto meglio di noi che siamo in balia delle forze ambigue ed incontrollabili.
 Per non dire che è la parte più bella della storia d'Italia e del Mediterraneo.
Forse si riferiva solo ai maschi quando diceva che spera che nessuno si rifà all'antichità pagana però c'è anche Nietzsche che preferisce i dei greci al cristianesimo.
E poi ricordavo la tradizione del pater familias romana, pagana.
Perché ce l'hai proprio con l'antichità pagana?

Per me il Buddhismo è strano, quella rinuncia ai desideri è interessante, i desideri possono creare sofferenza, ma creano anche la vita, la speranza e la gioia di vivere. Quando Shiva si ritirò in meditazione per troppo lungo tempo, il mondo si fermò e i dei erano disperati, cosi inventarono Sakti per svegliarlo. Poi la fecero morire, quando Shiva era più innamorato ma basta che il mondo non stia infatti fermo senza passione e senza sofferenza.

Offline Vicus

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #21 il: Ottobre 12, 2012, 18:35:47 pm »
Citazione
E una cosa culturale, la sacralità, l'intangibilità della madre passa dal cristianesimo marianico nel femminismo :shok:
La sacralità della sposa e della madre fa parte della stragrande maggioranza delle culture, inclusa l’antichità pagana. Non vedo alcuna affinità tra l’idea femminile cristiana, che dà alla donna grande dignità associata però a rispetto e ubbidienza (in un senso diverso da quello che intendiamo comunemente oggi) e quella femminista: quest’ultima con la pretesa dell’emancipazione riduce la donna ad un oggetto di consumo, e ne incoraggia l’irresponsabilità (e immaturità), rendendola del tutto inadatta a qualsiasi ruolo familiare.
Il femminismo non deriva da alcuna tradizione culturale sacra, pagana o cristiana che sia, ma è strettamente funzionale all’attuale mentalità esclusivamente materialista, ben descritta qui:
http://costanzamiriano.com/2012/10/09/la-nuova-tirannia-dal-volto-umano/
Citazione
per me il cristianesimo romano cattolico con il fatto che vieta ai preti di diventare ufficialmente padri è già una religione che infatti disprezza la paternità, considera il desiderio dei figli come una debolezza, incoraggia la rinuncia al essere padri.
Mai sentito che il celibato di preti o bramini sia motivato da un disprezzo della paternità. Questo è già più vero nel buddismo ad esempio (perché perpetua la reincarnazione), ma in generale qualunque religione ascetica ha regole simili per permettere allo spirito di non essere schiavo di preoccupazioni terrene. Al contrario, l’idea che bisogna essere padroni di se stessi e non dipendere da una donna (anche se si decide di sposarsi) è una scelta virile per eccellenza, di sganciamento emotivo se vogliamo.
Citazione
Poi io non credo tanto in questa storia dell'oppressione della donna in passato. Certo erano altri tempi, non potevo volare con l'aereo da sola due secoli fa però...potevo fare pure shopping alla fiera e comprare tutto ciò che mi piaceva, se avevo soldi. Leggere potevo, potevo anche essere insegnante per i bambini, Potevo anche aprire un negozio,di qualcosa (corredini per bambini, come aveva la mia nonna). Alla fine ottocento, ma forse anche prima, queste cose una donna se voleva le poteva fare.
Quoto al 100%
Citazione
Citazione
Poi è una scelta libera di ciascuno rifarsi a Dio, o a Budda, o (si spera di no) all’antichità pagana…

Si spera di no?!
Invece loro rappresentavano il mondo, il destino come lo è, e non come noi vogliamo che lo siano. Intuivano molto meglio di noi che siamo in balia delle forze ambigue ed incontrollabili.
Non mi pare che nessuna religione seria rappresenti il mondo secondo i nostri desideri. Che poi esso sia nato e controllato dal caos è secondo me un’idea che si oppone al senso comune, tutti gli organismi viventi hanno una tale complessità e interdipendenza da lasciare facilmente intuire di essere frutto, come è stato detto da diversi scienziati, di “intelligent design”.
Quanto ai tentativi di restaurare l’antichità pagana, la storia ci insegna che sono andati dal comico al tragico.
Citazione
Per me il Buddhismo è strano, quella rinuncia ai desideri è interessante, i desideri possono creare sofferenza, ma creano anche la vita, la speranza e la gioia di vivere.
Concordo al 100%
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Lucia

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #22 il: Ottobre 12, 2012, 20:53:52 pm »
La sacralità della sposa e della madre fa parte della stragrande maggioranza delle culture, inclusa l’antichità pagana.
Parlo solo di quella della madre. Nel protestantesimo non esiste per esempio.

 
Citazione
Non vedo alcuna affinità tra l’idea femminile cristiana, che dà alla donna grande dignità associata però a rispetto e ubbidienza(...)Al contrario, l’idea che bisogna essere padroni di se stessi e non dipendere da una donna (anche se si decide di sposarsi) è una scelta virile per eccellenza, di sganciamento emotivo se vogliamo.

E una scelta virile non amare la propria moglie e poterla ripudiare in ogni momento per fare l'asceta per esempio?
Per me questo non è virilità e solo irresponsabilità e non essere adatti al ruolo familiare.
Certo che a una mentalità cosi si poteva rispondere solo con un femminismo isterico.

Nell'ortodossia i preti si sposano, anche nel protestantesimo, anche nel ebraismo. Danno un altro modello di paternità secondo me, e c'è anche la moglie del prete che dovrebbe servire come modello di moglie per le altre.

Citazione
Non mi pare che nessuna religione seria rappresenti il mondo secondo i nostri desideri. Che poi esso sia nato e controllato dal caos è secondo me un’idea che si oppone al senso comune, tutti gli organismi viventi hanno una tale complessità e interdipendenza da lasciare facilmente intuire di essere frutto, come è stato detto da diversi scienziati, di “intelligent design”.

si certo, l'intelligent design che c'è dietro un bambino molto atteso e nato con malformazioni, o dietro uno nato da uno stupro o da un tradimento è un intelligent design che mi fa subito lodare la bontà e la misericordia divina.  :doh:

Offline Vicus

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #23 il: Ottobre 12, 2012, 22:37:26 pm »
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E una scelta virile non amare la propria moglie e poterla ripudiare in ogni momento per fare l'asceta per esempio?
Oggi l’asceta tocca farlo per forza con la moglie che spesso alle richieste del marito si gira dall’altra parte. :blink:
Non mi pare di aver detto di non amare, ma di non dipendere psicologicamente dalla moglie, quindi amarla ma da uomo e non con la goccia al naso.
Citazione
Nell'ortodossia i preti si sposano [ma non tutti e mai i vescovi], anche nel protestantesimo, anche nel ebraismo. Danno un altro modello di paternità secondo me, e c'è anche la moglie del prete che dovrebbe servire come modello di moglie per le altre.
Certo, i ministri di altre religioni si sposano da tempo immemore, ma è anche vero che la nostra civiltà, che di fatto non conosce alcuna forma di spiritualità, non può che banalizzare il celibato come uno svilimento della paternità o della virilità.
Citazione
si certo, l'intelligent design che c'è dietro un bambino molto atteso e nato con malformazioni, o dietro uno nato da uno stupro o da un tradimento è un intelligent design che mi fa subito lodare la bontà e la misericordia divina.
Mettiamola così: è matematicamente impossibile che la vita sulla terra possa essere nata dal caos. Perlomeno questa è l’opinione di molti scienziati seri e di vario orientamento filosofico. Poi ogni religione spiega i guai del mondo diversamente, ma credo siano tutte d’accordo che stupro e tradimento non sono altro che atti dell’uomo (e della donna).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Lucia

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #24 il: Ottobre 13, 2012, 00:44:24 am »
ma è anche vero che la nostra civiltà, che di fatto non conosce alcuna forma di spiritualità, non può che banalizzare il celibato come uno svilimento della paternità o della virilità.

Diciamo se la spiritualità si riduce la rinuncia al sesso (o il celibato) e autoflagelarsi allora meglio non parlare di spiritualità.


Citazione
Mettiamola così: è matematicamente impossibile che la vita sulla terra possa essere nata dal caos. Perlomeno questa è l’opinione di molti scienziati seri e di vario orientamento filosofico. Poi ogni religione spiega i guai del mondo diversamente, ma credo siano tutte d’accordo che stupro e tradimento non sono altro che atti dell’uomo (e della donna).
Si, la vita è un miracolo, ed è di una organizzazione fantastica, ne sono ammirata anch'io. Io non ho detto che domina il caos, ma mi sembra più credibile che la vita umana è in balia di qualche dei capricciosi e vendicativi, affascinanti e che s'infischiano dei desideri umani e non nel mano di un Dio buono e onnipotente. Lo stupro e il tradimento lo farà l'uomo e la donna ma un essere umano non nasce mai senza la volontà di Dio, quindi lui ha voluto la nascita di quel bambino, lui ha voluto lo stupro e il tradimento.

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #25 il: Ottobre 14, 2012, 01:20:52 am »
Diciamo se la spiritualità si riduce la rinuncia al sesso (o il celibato) e autoflagelarsi allora meglio non parlare di spiritualità.

Si, la vita è un miracolo, ed è di una organizzazione fantastica, ne sono ammirata anch'io. Io non ho detto che domina il caos, ma mi sembra più credibile che la vita umana è in balia di qualche dei capricciosi e vendicativi, affascinanti e che s'infischiano dei desideri umani e non nel mano di un Dio buono e onnipotente. Lo stupro e il tradimento lo farà l'uomo e la donna ma un essere umano non nasce mai senza la volontà di Dio, quindi lui ha voluto la nascita di quel bambino, lui ha voluto lo stupro e il tradimento.

Lucia, ma queste cose te le sogni la notte?  :D

1 il celibato nella cultura cattolica è il massimo segno d'amore perchè è la rinuncia alla cosa più preziosa: il sesso e la procreazione. Come il regalo di un fidanzato esprime il valore che lui dà alla fidanzata (se a parità di risorse a disposizione ti regala bigiotteria o una collana di brillanti, non è la stessa cosa) così l'asceta esprime la sua fede nell'insuperabile amore di Dio rinunciando a ciò che di meglio c'è su questa terra. Se questo è disprezzo del sesso e della procreazione, forse non ci siamo capiti!

2 l'idea di tirare in ballo Dio per spiegare ciò che non capiamo e chiamare miracolo ciò che la scienza non spiega è vecchia e di salute cagionevole. Ciò che non capisco non è un mistero nè un miracolo, ma un ignoto o un non-compreso. Io non ho bisogno di presupporre Dio che fa nascere la prima cellula per credergli. Posso anche accettare che la prima cellula sia nata per un fulmine che si è scontrato con la vulcanite di un meteorite  :D A me basta contemplare l'essere che è per ammirare la potenza di Colui che è ciò che è. E il male del mondo, non è una obiezione, perchè noi non siamo Dio. Solo l'infinito può biasimare la finitezza del finito. Noi che siamo finiti possiamo solo constatare che la finitezza caratterizza tutto il nostro universo, in misura maggiore o minore. C'è più distanza tra l'essere e il non essere o tra l'essere un uomo normale e l'essere un down? E possiamo soffrire per la finitezza nostra e dell'universo bramando l'infinito.
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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #26 il: Ottobre 14, 2012, 07:31:15 am »
Io non ho bisogno di presupporre Dio che fa nascere la prima cellula per credergli.

1.
Quoto tutto il resto...
Nel mio caso, non è nemmeno necessario che D-o esista. Io non lo so e forse non lo saprò mai.
A me basta la possibilità che D-o esista per avvertire l'esigenza di ringraziare.

2. Nel caso esista un D-o e una vita eterna, non soppporterei mai la figura di merda di ritrovarmi a faccia a faccia con Lui senza averlo ringraziato per ogni singolo respiro, sorso d'acqua, morso di pane, passo, pensiero....

3.
Non sono ricco ma c'è ricchezza nella semplicità.

4.
La vita eterna mi interessa pochino.
Se c'è, bene. Se non c'è.... pazienza.

5.
Più che fede, la mia è speranza.

6.
Il credere non è una condizione dipendente dalla nostra volontà.
La fede è come il coraggio di Don Abbondio: "se uno non l'ha non se lo può inventare".

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #27 il: Ottobre 14, 2012, 12:48:13 pm »
Diciamo se la spiritualità si riduce la rinuncia al sesso (o il celibato) e autoflagelarsi allora meglio non parlare di spiritualità.

Si, la vita è un miracolo, ed è di una organizzazione fantastica, ne sono ammirata anch'io. Io non ho detto che domina il caos, ma mi sembra più credibile che la vita umana è in balia di qualche dei capricciosi e vendicativi, affascinanti e che s'infischiano dei desideri umani e non nel mano di un Dio buono e onnipotente. Lo stupro e il tradimento lo farà l'uomo e la donna ma un essere umano non nasce mai senza la volontà di Dio, quindi lui ha voluto la nascita di quel bambino, lui ha voluto lo stupro e il tradimento.

secondo me non è rinuncia al sesso, è proprio rinuncia alla donna. la donna sembra spingere l'uomo al materialismo.
i monaci sono presenti in molte religioni, non solo nel cristanesimo.
daltronde se io faccio il mendicante, difficilmente avro una relazione.
in genere la ricerca di sicurezza, che la donna desidera, e che cerca nell'uomo è antitetica alla spiritualita, alla fede.
per ora sono pensieri confusi, prima o poi li mettero insieme in modo decente, ma mi sembra chiaro che l'ascetismo religioso sia una risposta al fatto che un uomo "spirituale" (per cosi dire, non mi viene un altra parola), non puo rimanere tale nel momento in cui entra in relazione con una donna, a meno che questa donna non accetti di vivere nell'insicurezza.


Offline Lucia

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #28 il: Ottobre 14, 2012, 13:14:29 pm »
secondo me non è rinuncia al sesso, è proprio rinuncia alla donna. la donna sembra spingere l'uomo al materialismo.
i monaci sono presenti in molte religioni, non solo nel cristanesimo.
daltronde se io faccio il mendicante, difficilmente avro una relazione.
in genere la ricerca di sicurezza, che la donna desidera, e che cerca nell'uomo è antitetica alla spiritualita, alla fede.
per ora sono pensieri confusi, prima o poi li mettero insieme in modo decente, ma mi sembra chiaro che l'ascetismo religioso sia una risposta al fatto che un uomo "spirituale" (per cosi dire, non mi viene un altra parola), non puo rimanere tale nel momento in cui entra in relazione con una donna, a meno che questa donna non accetti di vivere nell'insicurezza.


Rimane il fatto che dove il prete si può sposare offre un modello culturale dove si può essere padri senza rinunciare alla spiritualità, e dove il padre e marito non sono una regressione del'Uomo,
dove il prete non si può sposare è lui il primo che crea la cultura che elimina il padre.

L'ascetta vive solo per se stesso, anche se rinuncia al sesso perché gli piace, anche se rinuncia perché la considera un peccato.. E la donna che vuole la sicurezza. Non sono convinta, anche perché tanto dal terremoto o dall'incidente con la macchina non è che mi può proteggere un marito e neanche dalla morte o malattia non mi protegge ma
 Puoi fare vivere un bambino in insicurezza materiale? Non, quindi non puoi essere padre. La responsabilità per la famiglia è opposta alla spiritualità? Io non ci credo.


Online Massimo

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Re:Una cultura che ha eliminato il padre
« Risposta #29 il: Ottobre 14, 2012, 13:16:35 pm »
secondo me non è rinuncia al sesso, è proprio rinuncia alla donna. la donna sembra spingere l'uomo al materialismo.
i monaci sono presenti in molte religioni, non solo nel cristanesimo.
daltronde se io faccio il mendicante, difficilmente avro una relazione.
in genere la ricerca di sicurezza, che la donna desidera, e che cerca nell'uomo è antitetica alla spiritualita, alla fede.
per ora sono pensieri confusi, prima o poi li mettero insieme in modo decente, ma mi sembra chiaro che l'ascetismo religioso sia una risposta al fatto che un uomo "spirituale" (per cosi dire, non mi viene un altra parola), non puo rimanere tale nel momento in cui entra in relazione con una donna, a meno che questa donna non accetti di vivere nell'insicurezza.

Ti sei espresso benissimo, invece. Il punto è proprio questo, infatti: la ricerca SPASMODICA della
sicurezza economica che ogni donna PRETENDE DI AVERE, anzi DI MERITARE IN QUANTO DONNA
fa a pugni con la ricerca della spiritualità: e non è un caso che Gesù Cristo non abbia mai voluto
sposarsi. Se l'avesse fatto, non avrebbe lasciato alcuna traccia nella storia dell'umanità. E come
lui molti altri uomini che hanno voluto percorrere un cammino di spiritualità hanno dovuto dare un
calcio in culo al genere femminile, se volevano proseguirlo. Altrimenti, lo avrebbero interrotto.
Questi uomini avevano capito benissimo che a nessuna donna piace vivere nell'insicurezza. Quindi
altro non erano e non potevano essere che un ostacolo. E si sono comportati di conseguenza.
Alcuni diranno: sì, ma ci sono state le Caterine da Siena, le Terese di Avila, le Chiare. Dobbiamo
fare una distinzione: per l'uomo il cammino di spiritualità o di santità è stata UNA SCELTA. Per le
donne è stato un MALE MINORE: se non hai voglia di fare la puttana o la casalinga e quindi stare
a curare marito e figli è ovvio che ti dai alla religione o alla santità. Adesso che la donna è tutelata
dalle leggi e dispone di privilegi vari col cacchio che le vediamo le "VOCAZIONI FEMMINILI".
Qualcuno dirà: ma in questi anni abbiamo avuto Madre Teresa di Calcutta. Che però, guarda caso,
era albanese. Il che è tutto dire.