2 l'idea di tirare in ballo Dio per spiegare ciò che non capiamo e chiamare miracolo ciò che la scienza non spiega è vecchia e di salute cagionevole. Ciò che non capisco non è un mistero nè un miracolo, ma un ignoto o un non-compreso
La scienza può spiegare molte cose ma questa non toglie il fatto di essere comunque miracoli. Se su un milliardi di pianeti la vita nasce su una solo allora quello è un miracolo lo stesso, in tutti i suoi particolari, spiegati o non dalla scienza. La scienza non può creare la vita, al massimo aiutare la sua creazione. Mentre un "semplice accoppiamento" la può creare. Questo è il sacro camuffato nel profano di cui parla Eliade.
A me basta contemplare l'essere che è per ammirare la potenza di Colui che è ciò che è. E il male del mondo, non è una obiezione, perchè noi non siamo Dio. Solo l'infinito può biasimare la finitezza del finito. Noi che siamo finiti possiamo solo constatare che la finitezza caratterizza tutto il nostro universo, in misura maggiore o minore. C'è più distanza tra l'essere e il non essere o tra l'essere un uomo normale e l'essere un down? E possiamo soffrire per la finitezza nostra e dell'universo bramando l'infinito.
Si, hai detto bene, il mondo riflette la sua Potenza, ma non hai detto che riflette la sua Bontà.
Per questo trovo più convincente che alcuni dei capricciosi decidono alla loro volontà dei esseri umani che non del Dio buono e misericordioso. Insomma Marte, Giove, Eros, le moire e tutti quelli là, il fatto che una troppa felicità i dei la puniscono e bisogna stare attenti.
Vicus diceva che spera che ognuno è libero di rifarsi a Allah, Buddha, Gesu ma speriamo di non all'antichità pagana. Cosi per capire di cosa stiamo parlando. Io (io e Nietzsche, eco, non sono sola) trovo altrettanto se non più convincenti l'antichità pagana del monoteismo. Non perché MI PIACE ma perché spiega meglio le ambivalenze e il tragico dell'esistenza.
@beta
per me va bene se tu credi cosi, basta non piangere allora sul fatto che il padre è stato eliminato dalla cultura. Certo che è stato eliminato per prima dai uomini che considerano più bravo, mascile e virile la rinuncia alla famiglia (per un motivo o altro)