In ogni caso questi non son modi.
Resta da stabilire quali potrebbero essere i metodi corretti per portare in un luogo protetto un bambino, nella migliore delle ipotesi, plagiato e programmato ma, molto probabilmente, caricato di responsabilità e obiettivi più grandi di lui ("Mi raccomando! Se viene a prenderti quel fottuto bastardo di tuo padre, tu urla e dimenati!), se non propio, spaventato, minacciato e ricattato ("Tuo padre ti ucciderà", oppure, "Se te ne vai con tuo padre, non farti più vedere!").
Del clan della madre, fanno parte la sorella e la nonna.... organizzate in modo militare. Con turni di grardia alla scuola e al bambino.
Non ci troviamo in un contesto normale ma nella follia assoluta.
Hai presente quanto deve essere indegna una madre per non poter contare sull'affido del figlio, oggi, in occidente?
Nemmeno se fosse la peggiore delle puttane, piena di piattole e sifilide, il bambino strarebbe col padre.
Bisogna invece che sia pazza conclamata, tossica o alcolista.
Quel bambino sarà deprogrammato e, forse, gli si riuscirà a restituire la possibilità di avere una vita felice.
Il male peggiore, il piccolo, lo ha subito prima di essere sottratto al potere assoluto, folle, inquisitorio e minaccioso della famiglia della madre.