In rilievo > Osservatorio sui Femministi
Psicoanalisi di un maschio pentito
COSMOS1:
--- Citazione da: vnd - Ottobre 12, 2012, 14:00:05 pm ---Gli uomini, salvo imprevisti, cercheranno di accoppiarsi con donne
--- Termina citazione ---
:lol:
quale terribile sessismo: Gasparini demente, liberatene subito!
:ok:
Animus:
Diagnosi
Partendo dall’osservazione di ciò che emerge dal linguaggio del paziente, secondo un approccio fenomenologico, si conclude quanto segue:
Il paziente è affetto da un grave senso di colpa, di cui egli è in parte coscio “ un senso di disagio – quando non di colpa – che (ne) rende sempre più difficile il percorso di liberazione” , in parte no, dato che attribuisce il suo malessere ad un’origine idiopatica, dunque interna a sé stessa e senza cause esterne (al maschile) - parole sue - “io, come tutti i maschi nasco sessista", non sospettando minimamente che possa esistere alcuna connessione causale tra il fenomeno patologico, il suo disagio esistenziale in quanto maschio etero sessuato (ciò che lui identifica con sessista) ed il clima culturale dominante.
E' del tutto ignaro insomma che proprio grazie alla sua condizione psicopatologica,ciò che lui ritiene delle semplici vittime, siano in realtà anche le beneficiarie, le destinatarie: " la rinuncia costante e metodica alle posizioni di vantaggio [a favore delle donnne]"
Il suo disturbo, l'aver interiorizzato decenni di colpevolizzazione di genere veicolata capillarmente dai media ("è l’inevitabile prezzo da pagare a una storia di patriarcato violento alla quale il mio genere appartiene"), a favore del genere beneficiario, gli impedisce di vedere questa cosa, che per "candidi" che si possa essere, per un uomo in possesso di normali facoltà intellettuali ed in possesso di una sana autostima, risulta difficile credere che possa non rendersene conto.
Ciò che emerge inoltre, nonostante dichiarati intenti antisessisti, è un clichè antico come il mondo, da una parte, la donna incapace di intendere e di volere - altrimenti non si potrebbe giustificare il di suo vittimismo- dall'altra, il cavalier servente e la dama.
Dice di essere antisessista, di combattere i ruoli , in realtà sprofonda come un ippopotamo in una palude nel ruolo più antico e più stereotipato che esista, quello dell'eroe che salva la principessa: " gratitudine per il pensiero che un uomo, etero ... si interessi di qst temi in difesa della libertà e del rispetto delle donne, quasi come un missionario che va a dedicare la vita a sfamare gli affamati e le persone più sfortunate di lui"
Il soggetto, svilito nella sua natura, anche se afferma il contrario, non fa altro che riciclarsi nell'unico ruolo che, evidentemente, gli riesce possibile.
In concusione, personalmente ritengo che questo nuovo e sempre più diffuso disagio maschile sia del tutto analogo, quantomeno per ciò che riguarda le cause, ad un altro che colpiva il sesso femminile nel ‘900.
L’isteria.
In attesa che sopraggiunga alla comunità scientifica il riconoscimento ufficiale di questa nuova forma di disturbo della personalità (e dell'autostima) dovuta all'eccessivo svilimento (leggasi umiliazione) sociale/culturale/ della natura sessuale maschile, non mi resta che consigliare al paziente...di "cambiare anima": Animum debes mutare non caelum[1].
Andare a casa delle femministe, se da una parte serve a calmare i sintomi, dall'altra, non risolve il male alla radice.
Animus
1 - L'animo si deve mutare, non il cielo.
È l'esortazione ad un amico che crede di liberarsi dei sui affanni viaggiando: "Non col cambiare luogo potrai riuscirvi - dice più avanti il filosofo - ma col mutarti in un altro uomo".
Seneca
Ethans:
Condivido l'analisi... ma non l'analogia con l'isteria: non hai bisogno di usare effetti speciali per arricchire la tua prosa.
Tra l'altro non ne colgo i nessi.
Ethans:
Oh Animus, specifico: a parte la cosa dell'isteria, voleva essere un complimento il mio eh?
:cry:
COSMOS1:
bravo Ciro: quando ti impegni, produci!
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa