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E' ora che piangano anche gli uomini

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skorpion72:
Questo è un articolo vomitato da lidia ravera

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/14/come-funziona-lamore-da-quando-le-donne-non-si-sentono-piu-inferiori/382073/


--- Citazione ---Com’è l’amore da quando le donne non si sentono più inferiori?

Una femmina ammazzata da un maschio ogni due giorni. Gli omicidi sono in decrescita, i femminicidi aumentano. “Mai più complici”, è il titolo dell’incontro che si svolgerà oggi, a Torino, sulla violenza contro le donne. Si parlerà per capire. Ma anche, come in una laica cerimonia collettiva, per celebrare apertamente, casomai qualcuno non l’avesse ancora capito, la fine della cultura del lamento: invaderemo ogni spazio pubblico, reagiremo colpo su colpo.

Non siamo più disposte a commentare e tollerare, a piangere e stigmatizzare. È ora che incomincino a piangere gli uomini, perché è di loro che si tratta. È ora che incomincino a prendersi le proprie responsabilità emotive, a emarginare l’affettività malata di quelli che alzano le mani contro le loro compagne, le fidanzate, le mogli, le ex. È ora che incomincino a sentire l’urgenza di riflettere sul desiderio e sulla paura, sulla debolezza che genera violenza. È ora che imparino, anche loro, a guardarsi dentro.

Come funziona l’amore da quando le donne non si sentono più inferiori? Si incomincia interrogandosi sul proprio disagio di uomini civili di fronte ai delitti degli altri. Poi ci si interroga sulla propria condizione di genere. E poi, magari più consapevoli, si riesce a cambiare: provateci, ragazzi. Adesso!

--- Termina citazione ---

Massimo:
E' ora che piangano gli uomini? Allora è ora che le donne si arrangino e si difendano da sole. E che
si mantengano da sole e si aiutino da sole. Poi staremo a vedere chi piangerà di più. Le donne
potranno provare a farci piangere finchè vogliono: noi le faremo piangere di più.

krool:
Io continuo a chiedermi il motivo di tanto odio. Non puo' essere solo la propaganda. Ci doveva essere anche un terreno ben fertile per farla partire.

Comunque è ora che si rendano conto delle cazzate che dicono, altro che uomini che piangono.

yamamax:
Gli uomini piangono da molto prima che questa scema scrivesse cose così inutili. Piangono da millenni per guerre, fame, violenze e ricatti di ogni tipo e non per queste ripicche da massaie insoddisfatte. La violenza è un problema ed è vero, ma andrebbe discusso a 360 gradi e non solo dal punto di vista piagnisteo che fa comodo alle femministe. Anche gli uomini subiscono violenze di ogni tipo e muoiono a migliaia per lavorare e riportare un aiuto alla propria famiglia....ma questo non conta a quanto pare. Questo odio istigato verso il genere maschile ,se fossero intelligenti ma non lo sono, dovrebbero capire che un moltiplicatore di violenza e basta o forse mi viene da pensare che  è questo vogliono per poter campare a fare le vittime ad oltranza e farsi proteggere con privilegi legislativi alla faccia della parità. A punto in cui siamo penso che le donne debbano essere ignorate e lasciate al loro destino e gli uomini debbano solo lottare per se stessi e la loro dignità.
Poi cmq la rabbia di questa generazione di donne pare concentrata solo sulla violenza nei loro confronti, ma tanto per essere cinico fino in fondo credo che sia altro dietro. Gli uomini ora a causa dei vari scenari economici sono una generazione di disoccupati, precari, con reddito appiattito....quindi non possono nella loro ottica garantire sicurezza e benessere economico come le donne vorrebbero e come sono state stupidamente abituate. Cioè non mi fai ricca uguale non servi a nulla. Basta vedere come si fanno trattare da uomini facoltosi e potenti .... anche una dozzina di frustate a sera vanno bene in cambio di un bel diamante !

vnd:
Ripropongo un sano e facile esercizio, utilizzato anche da AF ne "Le ragazze sono stupide, tira loro le pietre": la traduzione speculare.

Mette in luce l'assurdità degli interventi della raver@ in chiave antisessista.

Perchè si può scrivere tutto e il contrario di tutto.
Ma quando la menzogna supera limiti indefiniti, è la versione rovesciata della menzogna a rappresentare la realtà e a rivelarne l'assurdità.

Ah... per la cronaca... la manifestazione di Torino, organizzata dalle fanatiche del snoq, è stata il solito flop.
200 donne presenti (15 per la Questura), tra le quali le stesse organizzatrici e il povero sindaco secco secco.
Come al solito le donne hanno sfogato la loro sete di violenza tra loro:
http://qn.quotidiano.net/politica/2012/ ... ando.shtml

Dice che ha preso nota.... E stikazzi...
Le esagitate protestavano per la mancanza di lavoro femminile presentando i soliti dati tarocchi, che non tengono conto di tre  elementi fondamentali:
a. i dati sull'occupazione femminile non sono mai rapportati alla richiesta di lavoro da parte delle donne;
b. le donne non cercano lavoro a 360°, rifiutano determinate mansioni (i dati su infortuni e morti bianche lo dimostrano) il minimo ci si possa aspettare è che la percentuale degli assunti tra coloro che fanno i difficili sia più bassa;
c. al Sud l'occupazione femminile è più bassa perché la vita costa meno (prezzi più bassi e riscaldamento). le donne vanno a lavorare se c'è necessità altrimenti preferiscono stare a casa.


Ecco l'inutilità raveriana tradotta specularmente:


Com’è l’amore da quando gli uomini non si sentono più tenuti alla limitazioni dei loro diritti?Di Lidio Raver@ | 14 ottobre 2012
Più informazioni su: Maschicidio, Parità, Violenza sugli uomini, Diritti maschili.

Considerati i casi di suicidio in seguito all’abuso di privilegi da parte delle donne, una femmina ammazza un maschio ogni due giorni. Una madre ammazza il figlio ogni giorno. Gli omicidi sono in decrescita, i maschicidi aumentano. “Mai più complici”, è il titolo dell’incontro che si svolgerà oggi, a Torino, sull’abuso di privilegi delle donne. Si parlerà per capire. Ma anche, come in una laica cerimonia collettiva, per celebrare apertamente, casomai qualcuno non l’avesse ancora capito, la fine della cultura del lamento: invaderemo ogni spazio pubblico, reagiremo colpo su colpo.
Non siamo più disposti a commentare e tollerare, a piangere e stigmatizzare. È ora che incomincino a piangere le donne, perché è di loro che si tratta. È ora che incomincino a prendersi le proprie responsabilità emotive, a emarginare l’affettività malata di quelle che alzano molestano i loro ex mariti, rapiscono i loro figli e si fanno causa delle loro rovina economica: “io ti rovinerò!”. È ora che incomincino a sentire l’urgenza di riflettere sul desiderio e sulla paura, sulla debolezza che genera violenza. È ora che imparino, anche loro, a guardarsi dentro.
Come funziona l’amore da quando gli uomini non considerano più accettabili questi soprusi? Si incomincia interrogandosi sul proprio disagio di donne civili di fronte ai delitti delle altre. Poi ci si interroga sulla propria condizione di genere. E poi, magari più consapevoli, si riesce a cambiare: provateci, ragazze. Adesso!TopCancella messaggioSegnala il messaggioRispondi citando

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