Autore Topic: Spiritualità e vita di famiglia  (Letto 4438 volte)

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Spiritualità e vita di famiglia
« il: Ottobre 14, 2012, 22:11:57 pm »
Il rapporto di coppia (uomo /donna) ci allontana della spiritualità o ci avvicina?
Che influenza ha la spiritualità sulla vità sessuale e sul rapporto tra i partner?
La famiglia, essere padre, madre ci allontana dalla spiritualità o ci aiuta?


fa ridere che il padre risponde (è responsabile) della spiritualita dell'intera famiglia. gli uomini lavorano per il benessere è vero, ma chi ha detto che tutti gli uomini sono religiosi? certo se per spiritualita intendi un qualcosa di seconda o terza mano allora posso capire da dove vengono concetti astrusi come la responsabilita della spiritualita di un altro. e per me molti preti, sposati o no, hanno ben poco di spirituale.


io non considero la spiritualità qualcosa di secondario,
ma neanche una cosa semplice e tranquilla
e neanche opposta alla vita sessuale monogama come si vive in famiglia, quanto meno all'inamoramento.

Anzi, penso che la famiglia di per se ti può anche proteggere dai pericoli della spiritualità, almeno C.G. Jung si sentiva protetto durante la sua esperienza numinosa dal fatto che aveva una famiglia e un lavoro. Sempre ispirato da lui, in alchimia il simbolo della perfezione viene rappresentato come matrimonio. Ma perché viene rappresentato proprio cosi e non come liberazione o qualche altra cosa?!
La responsabilità per la vita spirituale dei famigliari mi sembrava invece molto seria, nel caso dei adolescenti attirati dai riti satanici vedo per esempio la mancanza dell'educazione spirituale nella famiglia.
Certo prima di tutto bisognava chiarire cosa intendiamo con la spiritualità.
« Ultima modifica: Ottobre 16, 2012, 00:44:22 am da Red- »

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #1 il: Ottobre 14, 2012, 22:18:03 pm »
1 se la spiritualità non è anzitutto la ricerca e l'obbdienza alla volontà di Dio, cosa altro potrebbe essere?

2 se la spiritualità è l'obbedienza alla volontà di Dio, si dovrebbe dare per scontato che tale volontà non è la pura e semplice proiezione delle nostre aspirazioni

3 se la volontà di Dio non è una proiezione delle nostre aspirazioni, è possibile che consista anche in cose per noi inconcepibili: il sacrificio di Isacco da parte di Abramo o la castità per gli asceti di quasi tutte le religioni
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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #2 il: Ottobre 14, 2012, 22:50:54 pm »
Tutti quelli che sentono che li parla Dio,
che li ha affidato la missione di salvare il mondo e che
spesso rinunciano alla vita sessuale
e seguono tanti riti
sono sulla strada spirituale verso Dio, o alcuni di loro sono solo psicopatici?  :w00t:

Offline Vicus

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #3 il: Ottobre 14, 2012, 23:14:24 pm »
Tommaso d’Aquino ha scritto che il matrimonio è la vocazione naturale, ossia della grande maggioranza delle persone. Essere sposati aiuta molto a progredire nella vita spirituale, ammesso che i coniugi condividano DAVVERO gli stessi valori, e specialmente:
Citazione
se la spiritualità non è anzitutto la ricerca e l'obbdienza alla volontà di Dio, cosa altro potrebbe essere?

2 se la spiritualità è l'obbedienza alla volontà di Dio, si dovrebbe dare per scontato che tale volontà non è la pura e semplice proiezione delle nostre aspirazioni
Penso che questo significhi anteporre nel quotidiano il rispetto e la concordia familiare al proprio interesse personale, altrimenti è il matrimonio a diventare una penitenza  :mad: (vale a dire molto spesso sopportazione a oltranza delle lune femminili :timeout:).
Però esiste pure una vocazione alla castità ed è sciocco deriderla o bandirla solo perché non la si capisce. Tanto più che i “mistici” apparentemente separati dal mondo fanno un gran bene -personalmente o per vie soprannaturali- all’umanità. Basti pensare a Padre Pio o a San Francesco, difficile immaginarli in un contesto familiare, ed infatti nessun prete sposato ha mai raggiunto tali vette dello spirito.
Infatti il sesso per positivo e piacevole che sia tende a diminuire il gusto delle cose spirituali, ed è per questo che ogni religione ascetica consiglia a chi è sposato una sana moderazione, ovvero dei tempi da dedicare esclusivamente allo spirito (per esempio i cristiani dovevano astenersi da rapporti il giorno prima di ricevere la Comunione).
Il che però NON SIGNIFICA che il sesso sia visto come un male o un fatto puramente istintivo, ANZI questa impostazione è perfettamente compatibile con una vita sessuale appagante, che un minimo di astinenza periodica rende ancora più soddisfacente.
In ogni caso il cristianesimo, a differenza delle religioni orientali (come l’induismo che in alcuni movimenti moderni impone un solo rapporto al mese :doh:) considera il sesso un bene, un’espressione dell’affettività umana da valorizzare, laddove una sessualità indiscriminata disumanizza.
Poi certo l’amore serafico (specie oggi) non esiste, però nel passato anche recente le coppie si amavano spesso per tutta la vita, senza tanti romanticismi magari ma nel rispetto e nell’armonia della vita di ogni giorno.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Lucia

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #4 il: Ottobre 15, 2012, 00:04:09 am »
Infatti beta diceva che la vita di famiglia ci allontana dalla spiritualità non tanto per la sessualità ma perché (secondo lui) la donna  mette sul primo posto i valori materiali e non quelli spirituali.

Io penso che comunque si tratta da una condivisione di valori. L'essenza del matrimonio è "Dovunque tu sei sarò anch'io" se c'è bisogno, nessuno sarà mai più solo (se non vuole esserlo)
e non i beni materiali. Di sfoggi delle ricchezze possono aver bisogno sia uomini che donne. Ma non tutti.


Io non condanno nessuno che sceglie il celibato per motivi religiosi, ci mancherebbe. Ho un prete francescano (Bojte Csaba) che ammiro tanto. Ha fondato una 15 na di case per bambini orfani, che funzionano bene, e dice che se volete vedere quante persone buone sono nel mondo comminciate fare una cosa buona e vedrete, tanti vi seguiranno. Lo dice per esperienza.

Forse meglio se lo dico, avvolte cose minori ci influenzano il nostro parere e lo fanno sembrare distorto. Sto leggendo la vita di Mani. Il padre lasciò la madre con la quale era sposato e innamorato, nell'ottavo mese di gravidanza per ritirarsi in una comunità cristiana (?!) che si consideravano puri e tutti altri impuri. Eco, sono arrabbiata con il padre di Mani, e anche lui lo era, infatti lui aveva una compagna e non era cosi "manicheo" come il suo padre e la sua comunità.

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #5 il: Ottobre 15, 2012, 09:32:57 am »
 :doh:

adesso ho capito  :D

non c'è dubbio: la stragrande maggioranza di coloro che parlano con Dio sono solo psicopatici, io infatti sono convinto che il più grande degli apostoli fosse S.Tommaso, che non ci credeva se non ci metteva il naso (Non per niente -> Tomaselli  :D )

ciò posto, è difficile negare che qualcuno con Dio ci ha parlato davvero e che tra coloro che scelgono il celibato non ci siano solo psicopatici

però, considerato che il tuo topic in realtà riguarda Mani, ritengo che il manicheismo e il rifiuto del mondo, del piacere, della sessualità siano tanto distanti dalla verità quanto vedere solo il mondo, il piacere, il sesso  :ohmy:

PS che libro stai leggendo?
 
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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #6 il: Ottobre 15, 2012, 12:58:14 pm »
Il rapporto di coppia (uomo /donna) ci allontana della spiritualità o ci avvicina?
Che influenza ha la spiritualità sulla vità sessuale e sul rapporto tra i partner?
La famiglia, essere padre, madre ci allontana dalla spiritualità o ci aiuta?


io non considero la spiritualità qualcosa di secondario,
ma neanche una cosa semplice e tranquilla
e neanche opposta alla vita sessuale monogama come si vive in famiglia, quanto meno all'inamoramento.

Anzi, penso che la famiglia di per se ti può anche proteggere dai pericoli della spiritualità, almeno C.G. Jung si sentiva protetto durante la sua esperienza numinosa dal fatto che aveva una famiglia e un lavoro. Sempre ispirato da lui, in alchimia il simbolo della perfezione viene rappresentato come matrimonio. Ma perché viene rappresentato proprio cosi e non come liberazione o qualche altra cosa?!
La responsabilità per la vita spirituale dei famigliari mi sembrava invece molto seria, nel caso dei adolescenti attirati dai riti satanici vedo per esempio la mancanza dell'educazione spirituale nella famiglia.
Certo prima di tutto bisognava chiarire cosa intendiamo con la spiritualità.

va be in quel caso cè una responsabilita, ma nel 99% di adolescenti non satanisti, e soprattutto fra adulti, non posso io essere responsabile di come tu vivi la tua spiritualita. ma fra un po il femminismo fara causa a dio e lo obblighera a far pagare a m i peccati di f. :D
poi chiarisco una cosa, riguardo alle 3 domande iniziali. cè un verita teorica ed una statistica. la verita teorica è che se cè condivisione di intenti e rispetto, e non cè egoismo, la relazione, il sesso non influenzano la spiritualita. la verita statistica (statistica mia, di osservazione) pero è diversa, gli intenti della donna (ma non che gli uomini siano tutti diversi eh, stiamo parlando di minoranze) non sono in genere spirituali, (si cerca nella relazione sicurezza per poter procreare), il rispetto proprio non esiste..prima di tutto per la maschilita, e l'egoismo regna sovrano.
per me  la spiritualita è coraggio, rischio. essere disposti a non dare molta importanza alla vita materiale. (ad esempio in oriente cè il concetto di "testimone", la reincarnazione, ecc..tutte cose rendono questa vita, meno importante rispetto alla vita come..unica possibilita..in occidente cè la vita eterna..che in sostanza ha lo stesso compito).
il punto è che la donna vede l'uomo come una specie di investimento, e uno che rischia non è un investimento affidabile.

poi nell'altro post dici:
Infatti beta diceva che la vita di famiglia ci allontana dalla spiritualità non tanto per la sessualità ma perché (secondo lui) la donna  mette sul primo posto i valori materiali e non quelli spirituali.
Io penso che comunque si tratta da una condivisione di valori. L'essenza del matrimonio è "Dovunque tu sei sarò anch'io" se c'è bisogno, nessuno sarà mai più solo (se non vuole esserlo)
e non i beni materiali. Di sfoggi delle ricchezze possono aver bisogno sia uomini che donne. Ma non tutti.


vero, non tanto per la sessualita in se.
vedi che cè una teoria e una statistica/pratica?
la teoria: "dovunque tu sei io saro" dice la donna prima del matrimonio facendo intendere che la cosa è reciproca.
la pratica: (dopo il matrimonio) se le cose mi andranno male tu sarai responsabile per me, ma se le cose andranno male a te (perdi l lavoro, finisce in una sedia rotelle ecc) saranno solo affari tuoi.



Offline Lucia

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #7 il: Ottobre 15, 2012, 13:31:56 pm »
basta un terremoto per vedere che la sicurezza non te la può dare NESSUNO

e che non vale la pena investire molto nelle cose materiali
però in amore che dai agli altri si, è per questo la famiglia è un ambiente buono (migliore dell'ascetismo), non credi?
certo ognuno fa come crede, ma a me piace discutere di queste cose.

secondo te la vita dei zingari nomadi si presta meglio alla spiritualità?

@Cosmos, hai capito male, questa non è una discussione su Mani.
Il libro si chiama Giardini di luce, autore Amin Maalouf, libanese.
e la mia domanda sulla paragone psicosi ed esperienza religiosa era molto seria, senza voler ridurre nessuna esperienza ad altra. E la domanda che ho elaborato nel mio PhD  :(
non era una presa in giro

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #8 il: Ottobre 15, 2012, 14:40:19 pm »
Citazione
gli intenti della donna non sono in genere spirituali [...], il rispetto proprio non esiste..prima di tutto per la maschilita, e l'egoismo regna sovrano.
la teoria: "dovunque tu sei io saro" dice la donna prima del matrimonio.
la pratica: (dopo il matrimonio) se le cose mi andranno male tu sarai responsabile per me, ma se le cose andranno male a te saranno solo affari tuoi.
Quoto. Questo egoismo/materialismo della donna contemporanea andrebbe indagato. Sicuramente deriva dal fatto che la società la coccola (quote rosa, carriere, con un percorso lavorativo magari impegnativo ma in sostanza MOLTO più facile che per gli uomini), dandole inoltre l’errata impressione di essere lei a mandare avanti il mondo.
C’è poi il fatto che la donna (mi riferisco sempre alla media contemporanea) è un “essere sociale”, ha una identità individuale meno pronunciata, oltre ad essere la consumatrice per eccellenza: tra l’altro è dimostrato che le donne sono molto più sensibili alle novità sociali (vedi separata come status symbol) e commerciali che seguono con pochissimo discernimento.
Senza contare che, come ha detto ieri un sacerdote (e chi se l'aspettava) San paolo parla di sottomissione perché la donna ha una tendenza totalitaria, una naturale propensione a prevaricare in famiglia.
« Ultima modifica: Ottobre 15, 2012, 14:57:52 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #9 il: Ottobre 15, 2012, 16:33:35 pm »
Senza contare che, come ha detto ieri un sacerdote (e chi se l'aspettava) San paolo parla di sottomissione perché la donna ha una tendenza totalitaria, una naturale propensione a prevaricare in famiglia.

chi è questo sacerdote?

@Lucia: chi ti prende in giro? non ho capito. Non credo che il manicheismo sia solo quello che si chiama manicheismo. Anche il femminismo è manicheo. Credo che oggi in occidente la vera religione pratica (che nessuno confessa peraltro) sia proprio il manicheismo
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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #10 il: Ottobre 15, 2012, 17:23:30 pm »
Quoto. Questo egoismo/materialismo della donna contemporanea andrebbe indagato. Sicuramente deriva dal fatto che la società la coccola (quote rosa, carriere, con un percorso lavorativo magari impegnativo ma in sostanza MOLTO più facile che per gli uomini), dandole inoltre l’errata impressione di essere lei a mandare avanti il mondo.
C’è poi il fatto che la donna (mi riferisco sempre alla media contemporanea) è un “essere sociale”, ha una identità individuale meno pronunciata, oltre ad essere la consumatrice per eccellenza: tra l’altro è dimostrato che le donne sono molto più sensibili alle novità sociali (vedi separata come status symbol) e commerciali che seguono con pochissimo discernimento.
Senza contare che, come ha detto ieri un sacerdote (e chi se l'aspettava) San paolo parla di sottomissione perché la donna ha una tendenza totalitaria, una naturale propensione a prevaricare in famiglia.

quoto. e il grassettato è un altro di quegli indizi che punta nella stessa direzione.

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #11 il: Ottobre 15, 2012, 17:29:15 pm »
Hai raggione,mi sembrava ironico, ma in fondo non lo è, vedi anche tu il paradosso e le sommiglianze tra psicosi e esperienza religiosa(spirituale)

non c'è dubbio: la stragrande maggioranza di coloro che parlano con Dio sono solo psicopatici, io infatti sono convinto che il più grande degli apostoli fosse S.Tommaso, che non ci credeva se non ci metteva il naso  (Non per niente -> Tomaselli  :D )

ciò posto, è difficile negare che qualcuno con Dio ci ha parlato davvero e che tra coloro che scelgono il celibato non ci siano solo psicopatici


quando dopo alcuni esercizi spirituali la mia amica ha comminciato vedere il diavolo, questo problema della sommiglianza psicosi e visione forse religiosa mi ha coninvolto molto di persona, quasi ho la trauma del sopravisuto. Poi anche lei è guarita però mai più esercizzi spirituali. Ma ance Padre Pio o anche i santi vedevano il diavolo. E allora chi lo dice se lei non ha avuto davvero una esperienza spirituale sconvolgente ma conseguenza naturale degli esercizzi spirituali.

Una delle mie ipotesi per far la differenza tra psicosi e esperienza religiosa infatti passa attraverso manicheismo cioè la dissocciazione del mondo in contrari, in puro e impuro, bene e male, luce e tenebre.... ma perché non anche spirituale e materiale.


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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #12 il: Ottobre 15, 2012, 17:37:59 pm »
Forse meglio se lo dico, avvolte cose minori ci influenzano il nostro parere e lo fanno sembrare distorto. Sto leggendo la vita di Mani. Il padre lasciò la madre con la quale era sposato e innamorato, nell'ottavo mese di gravidanza per ritirarsi in una comunità cristiana (?!) che si consideravano puri e tutti altri impuri. E rapisce il piccolo Mani per farlo crescere in questa comunità

poi sul letto di morte chiede a mani di  farlo seppellire nel giardino della casa dove è vissuto per poco tempo con la sua sposa, "nel giardino della sua casa abbandonata, al fianco di colei che era stata per troppo breve tempo la sua sposa adulata, poi la vittima dei suoi pii capricci"...




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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #13 il: Ottobre 15, 2012, 17:40:24 pm »
basta un terremoto per vedere che la sicurezza non te la può dare NESSUNO

e che non vale la pena investire molto nelle cose materiali
però in amore che dai agli altri si, è per questo la famiglia è un ambiente buono (migliore dell'ascetismo), non credi?
certo ognuno fa come crede, ma a me piace discutere di queste cose.

secondo te la vita dei zingari nomadi si presta meglio alla spiritualità?

no. non è detto, non faccio l'equazione povero/zingaro=spirituale   ricco=materiale.
mi sembra una cosa stupida un equazione del genere.
è piu questione di scelte, scelte magari opportune spiritualmente ma sconvenienti materialmente. faccio un esempio non esaustivo ma indicativo: ho letto di una donna che ha chiesto e ottenuto il divorzio con addebito, perche il marito aveva deciso di aiutare economicamente il fratello divenuto disabile. (in altre parole, i soldi con cui i devo comprare i gioielli (era una coppia benestante)non puoi darli a tuo fratello). ripeto che è un esempio non esaustivo, infatti questo esempio ricomprende l'egoismo, e un tipo di spiritualita cattolica (carita), se ne potrebbero fare altri su altri aspetti.

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #14 il: Ottobre 15, 2012, 23:22:50 pm »
Citazione
chi è questo sacerdote?
Rispondo privatamente, ma posso anticipare che ha un’impostazione abbastanza tradizionale (senza però essere tradizionalista) e non si trova in quelle chiese dove si usano bonghi e palloncini colorati.
Forse ancora più interessante è il fatto che l’uditorio femminile non si sentiva oltraggiato da queste esortazioni di cui sembrava cogliere il senso profondo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.