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Letteratura araba deformata dal femminismo
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Lucia:
Sto facendo il giro del mondo in 80 libri, una sfida letteraria. Mi mancano 10 libri, sono in Irak e volevo proseguire, fare il giro della Penisola araba poi tornare in Italia.
Cercavo romanzi in Yemen, Arabia Saudita, Oman e quelli posti li.
Ma tutti libri che trovo :( parlano solo di donne che soffrono perché patriarcato, perché velo perché sono oppresse. :sick:
Cosi ridotta e deformata l'immagine di una letteratura che ha poi come modello di narratore ideale proprio una donna, Sherezada, che nessuno ha pensato di minimizzare, anzi, nel romanzo libico era presentata come simbolo della libertà (non delle donne, della libertà, del come comportarsi nel pericolo, quando si è davvero sotto la minaccia).
Vi avevo già parlato di questo problema parlando di Iran.
:(
Ci impongono di vedere quel mondo là solo da questo punto da vista.
Lucia:
:cry:
C'è di peggio Lucia che le donne velate ceh soffrono, perché il femminismo misandrico è diffuso insieme col comunismo anhce nei paesi arabi, e per loro il comunismo si confonde in parte con l'antiamericanismo.
Seguendo il mio giro del mondo in 80 libri sono arrivata in Oman e mi sono messa a leggere il romanzo su una guerriera, non è che i romanzi omaniti ci sono tanti in in italiano (non dico il titolo perché non lo sopporto è troppo deludente)...ma a parte che ha un linguaggio sterile, monotono, lingua di legno si chiamava da noi e presenta questa ragazza, con tutte le cose femministe ( e anche comuniste che per me è già linguaggio di legno).
Alcuni amatori di letteratura araba me l'hanno raccomandato per dire che nella letteratura araba non sono solo donnine velate...ma è peggio..
sono delusa
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