Giulia
Proprio perché mi guardo intorno...
Oppure un'opportunità in più.
Lo schiavo, semmai e colui che potendosi avvalere della forza fisica rinuncia alle sue ambizioni e si accontenta dell' "uovo oggi" invece che aspettare la "gallina domani".
M questo è un'altro discorso.
Piuttosto mi indigna che un operaio che muore in un cantiere guadagnava meno di una segretaria.
Intanto non è annullato....
Finché avremmo bisogno di mangiare, serviranno braccia forti.
Ci metteranno milioni di anni...
Attenzione... si parte da una piattaforma teorica...
Che poi le carriere siano il frutto di mafie, massonerie, lobby ebraiche, comunione e liberazione, opus dei o testimoni di geova, piuttosto che combriccole gay, lesbo o femministe.... è un'altro discorso.
In questo caso, la quota rosa rappresenta, a maggior ragione, un ulteriore ed assurdo problema.
Ma... almeno nella massoneria, quella vera, non ci sono le donne... per ora.
Tu ogni volta affronti un argomento non tenendo conto quel che ti sto dicendo io, ma tiri in ballo le argomentazioni femministe, ed io quelle non le ho mai cacate, non le ho mai prese in considerazione, perché mi ci dovrei scontrare se le ritengo prive di logica e di coerenza. Quindi cosa c'entrano le quote rosa, chi le ha prese in considerazione? Chi tra me e te le ha difese o giustificate? Nessuno quindi perché le tiri fuori?
Io ti sto facendo tutt'altre osservazioni, altre considerazioni che con il femminismo non c'entra nulla. La società è composta e si sviluppa tra esseri umani con due generi sessuali, potevano essere tra o uno, la nostra specie è così e così si sviluppa. Quindi non ci può essere in natura un sesso migliore dell'altro, se per creare un essere umano c'è bisogno di un uomo e una donna.
Se per campare tu ti dedichi allo sport agonistico ed io mi metto a studiare il cinese per fare l'interprete, ed ognuno di noi trova in questa scelta un vantaggio anche naturale, una predisposizione, ok, va bene, ma è solo un aspetto è solo una necessità per campare, ci si può anche identificare in quel ruolo, credere che sia la propri identità più profonda, ma nella realtà resta solo un dettaglio, un modo come un altro per campare.
Ma comunque è dannatamente falso credere che decidiamo davvero noi le nostre opportunità, il nostro sistema sociale economico e morale, ci si adatta, ci si è adattato l'uomo e la donna a seconda dei tempi e delle varie rivoluzioni che si sono create. Ma questo né rappresenta la nostra identità sessuale, né rappresenta la nostra essenza più profonda, e nemmeno sono valori veri, concreti e immutabili per poterci sentire da questi ruoli in qualche modo davvero definiti.
Il mio è tutt'altro discorso, una presa di coscienza che mette in discussione ciò che ad oggi è praticamente sotto gli occhi di tutti essere il nulla.