Una volta dissi a una ragazza di passaggio: "Mi piaci e vorrei fare un figlio con te. Vorrei che venisse bello come te e intelligente ome me". Detto ciò lei mi fece un gran sorriso.
Poco tempo dopo dissi a un'altra ragazza di passaggio: "Mi piaci e vorrei fare un figlio con te. Vorrei che venisse bello come me e intelligente come te". Quella si fece rabbiosa e iniziò a insultarmi.
Certo, possibile che io non sia una gran bellezza, ma è anche possibile altro.
Da ragazzo, nella gara a rimorchiare tra amici, la spuntavano quasi sempre gli "attori", coloro cioè che riuscivano a rappresentare altro da sé, stereotipi, immaginari, fantasmi.
Conoscevamo e ci conoscevano lo stesso numero di persone. Avevamo le stesse probabilità di incontro. Eppure le differenze c'erano.