Autore Topic: Un mio pensiero sul fatto di Palermo  (Letto 6784 volte)

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Alberto86

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Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« il: Ottobre 20, 2012, 12:29:10 pm »
A parte tutte le stronzate che sentiremo ancora sulla barzelletta del femminicidio, a parte tutto l'odio misandrico che vedremo nuovamente vomitare dalle femministe della tv,della stampa e delle associazioni a delinquere femministe , a parte la nuova strumentalizzazione che vedremo mettere in atto dalle solite note femministacce con l'intento di farsi nuove leggi sessiste ad hoc, a parte tutti i nuovi falsi dati che sentiremo gridare, a parte tutti i disgustosi e codardi zerbini che vedremo per l'ennesima volta strisciare ai piedi delle femministe per i loro soliti sporchi intenti , a parte tutti i doppi standard di trattamento che conosciamo,
in poche parole a parte tutto questo marciume rosa femminista , volevo isolarmi da tutto per un momento ed esprimere un mio personale disgusto per il fatto di cronaca di Palermo, un gesto folle (del tutto uguale a quelli compiuti quotidianamente da femmine sui bambini e persone indifese) che io non riesco a comprendere e che non ha nessuna giustificazione( se non in qualche modo l'eventuale malattia mentale dell'individuo).
E rimarco: il mio disgusto è per il fatto di cronaca in sè e non ovviamente per i sessi coinvolti o, anche lontanamente, per le fantasiose barzellette femministe.

Che poi se proprio la devo dire tutta, sono della personale idea che soggetti con questo tipo di personalità, che non hanno fatto l'errore di sposarsi, che sono giovani 20enni e che nonostante ciò vivono in funzione di una femmina non riuscendo a vivere per un pò lontano da esse, sono gli stessi che poi diventano pro-femministi per stare loro vicine e ricevere l'agognata ricompensina e sono gli stessi soggetti che aggrediscono altri uomini per fesserie simili (tipo uno sguardo alla propria ragazza) . Ma questa è solo una mia idea.   

Offline skorpion72

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #1 il: Ottobre 20, 2012, 12:43:00 pm »
Che poi se proprio la devo dire tutta, sono della personale idea che soggetti con questo tipo di personalità, che non hanno fatto l'errore di sposarsi, che sono giovani 20enni e che nonostante ciò vivono in funzione di una femmina non riuscendo a vivere per un pò lontano da esse, sono gli stessi che poi diventano pro-femministi per stare loro vicine e ricevere l'agognata ricompensina e sono gli stessi soggetti che aggrediscono altri uomini per fesserie simili (tipo uno sguardo alla propria ragazza) . Ma questa è solo una mia idea.   

Infatti, è lo stesso fatto di cronaca che successe un po' di anni fa, solo che fu ucciso il fratello di lei, se al posto di quella ragazza ci fosse stato un uomo, sarebbe stato accoltellato pure lui

http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/12/Lite_per_gelosia_uccide_fratello_co_0_9810123645.shtml
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Alberto86

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #2 il: Ottobre 20, 2012, 12:54:50 pm »
Infatti, è lo stesso fatto di cronaca che successe un po' di anni fa, solo che fu ucciso il fratello di lei, se al posto di quella ragazza ci fosse stato un uomo, sarebbe stato accoltellato pure lui

http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/12/Lite_per_gelosia_uccide_fratello_co_0_9810123645.shtml



Si ma infatti questi fatti dimostrano solo quanto le femministe strumentalizzino i fatti di cronaca per i propri sporchi fini. Questo soggetto avrebbe potuto ammazzare pure 20 maschi prima di uccidere quella povera ragazza, i meRdia e le femministe avrebbero comunque starnazzato col femminicidio.
Il femminicidio è il prossimo grosso obiettivo e qualunque mezzo deve giustificare il loro fine.

Online Massimo

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #3 il: Ottobre 20, 2012, 13:25:35 pm »
Lo scopo evidente è quello di creare il paradiso e il Paese di Bengodi per le donne. Questo è l'intento
dello slogan: "Il corpo delle donne NON SI TOCCA!!!". Quello degli uomini potete pure pestarlo, ma non sfiorate quello delle donne. Ho appena visto adesso il telegiornale di oggi: lagna prevedibile e
demenziale sul femminicidio. Fatto in sè deprecabilissimo (chi dice di no?) ma è omicidio passionale e
nulla più, come da sempre ce ne sono stati nella storia dell'umanità (e ce ne saranno). Alberto 86, tu ti indigni ma quando un uomo è stato colpito dall'acido da quella ragazza perchè non voleva sposarla
i media hanno forse dato risalto alla cosa? No, si sono limitati a menzionarla in modo asettico e senza
alcun "approfondimento". Oggi ho sentito la solita tiritera sul "femminicidio" e sull'elenco (non poteva
mancare assolutamente) delle 101 donne uccise per colpa di UOMINI dai "sentimenti distorti". Poi si
sono fatte vedere foto di donne uccise in precedenza (che c'entra?). Se non è propaganda questa....

Alberto86

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #4 il: Ottobre 20, 2012, 13:49:08 pm »
Alberto 86, tu ti indigni ma quando un uomo è stato colpito dall'acido da quella ragazza perchè non voleva sposarla
i media hanno forse dato risalto alla cosa? No, si sono limitati a menzionarla in modo asettico e senza
alcun "approfondimento".


Il mio disgusto è per il fatto di cronaca in sè che comunque ha colpito una giovane persona che nulla aveva a che fare col femminismo.
Un fatto del genere poteva avere come vittima chiunque: mi avrebbe disgustato in tutti i casi, come accaduto per tanti altri eventi.
Il femminismo mi ha svuotato di quasi tutta la compassione umana che avevo; me n'è rimasta molto poca e quella poca residua preferisco custodirla con cura fino a quando, per forza maggiore, non si esaurirà completamente.     
Dall'altra parte però ti dico tranquillamente e brutalmente senza troppi problemi, che se la vittima fosse stata una delle tante femministe misandriche non solo non me ne sarebbe importato nulla ma probabilmente ci avrei fatto anche un bevuta sopra.   

Online Massimo

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #5 il: Ottobre 20, 2012, 14:19:00 pm »
   
Dall'altra parte però ti dico tranquillamente e brutalmente senza troppi problemi, che se la vittima fosse stata una delle tante femministe misandriche non solo non me ne sarebbe importato nulla ma probabilmente ci avrei fatto anche un bevuta sopra.   
E qui ti sbagli di brutto perchè la misandrica sarebbe stata elevata subito agli altari come martire della
libertà e dell'emancipazione femminile e ci sarebbe stato un codazzo immediato di cortei femministi con relative richieste di vantaggi politici e legali per le donne (subito concessi) e di leggi antiuomo.
(immediatamente varate). La bevuta, credimi, se la farebbero e se la sarebbero fatta le femministe.
O credi che quando ci sono "femminicidi" o stupri queste non si fregano le mani contente?

Online Massimo

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #6 il: Ottobre 20, 2012, 14:35:45 pm »
E, manco a dirlo, a Palermo le femministe hanno immediatamente organizzato una fiaccolata per
commemorare l'"evento": come volevasi dimostrare.

Online Jason

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #7 il: Ottobre 20, 2012, 15:09:04 pm »
Condivido l'esecrazione di Alberto nei confronti di questo atroce crimine, non condivido invece quando dice che se la vittima fosse stata una femminista(e poi come lo sai che la vittima non era una femminista?) sarebbe stato giusto e ci avrebbe bevuto sopra. La vita umana è sacra e va rispettata, sempre. L' omicidio è il più infame e atroce di tutti i delitti, infinitamente peggiore di uno stupro e di ogni altra violenza.

Riengo che la retorica filofemminile e anti-maschile che ne stanno facendo i Media, specialemente lo squallido TG3 intorno a questo terribile omicidio rasenta il razzismo criminale. Non dimentichiamoci inoltre che l'assassino ha solo 20 anni, quindi un ragazzino(che comunque per  me va condannato severamente e senza sconti), insomma un crimine che rientra nelle follie giovanili, nell' immaturità. Che  c'entra la teoria del "femminicidio"?

Atroci gesti come questi trovano origine nella disperazione, nella follia, nell'atroce dolore di essere stati abbandonati(dolore che provano quasi sempre solo gli uomini, in quanto nel,a stragrande maggioranza dei casi sono le donne a lasciare), Metterla dal punto di vista  della mai dimostrata "volontà di dominio sulla donna", è un errore tragico che non fa altro che depistare dalla via della prevenzione di questi terribili crimini. Sarebbe come individuare in una malattia anzichè la vera causa, ad esempio, un virus, una causa infondata ed inesistente dettata da motivazioni ideologiche: così non si potrebbe mai prevenire e guarire tale malattia. Il movente di "Genere" come causa di omicidi e stupri, non esiste. Non ha nessun fondamento nella realtà, è un concetto meramente ideologico. Guai quando si vuole affrontare un male umano attraverso l' ideologia. Si peggiora ancora di più.

Occorrerebbe il buon senso: fare del male ai sentimento di una persona è una violenza(invisibile e non sanzionata dalla legge, specie se a commetterla è una donna in quanto la donna "può far tutto ciò che vuole") che può causare, a sua volta, un'altra violenza da parte della persona ferita nei sentimenti, come ad esempio un omicidio. La violenza chiama violenza. Ovviamente non mi sto riferendo  a questa vicenda che non conosco e non mi permetto di pontificare,  esprimo solo il mio dolore nel sentire di una povera e giovane vittima atrocemente e ingiustamente spezzata.

Detto questo, gli omicidi di uomini contro donne rappresentano appena e meno il del 20% del totale di tutti gli altri omicidi. I Media invece danno una percezione delle cose non corrispondenti alla realtà. La realtà è invece che in Italia una donna ha una probabilità 3 volte minore rispetto ad un uomo di rimanere uccisa. La matematica non è un' opinione.

Quando pochi mesi fa in Toscana una donna gelosa  uccise il marito seviziandolo, evirandolo e sbudellandolo con un tubo di marmo, la notizia non venne nemmeno data e la donna carnefice è a piede libero. Ma nessuno si indigna.
Diciamolo: per questa mentalità dominante, la vita di una donna vale molto di più di quella di noi uomini.
Per questo motivo sono arrabbiato peggio di un bufalo.
« Ultima modifica: Ottobre 20, 2012, 15:45:37 pm da Jason »
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Online Jason

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #8 il: Ottobre 20, 2012, 15:45:44 pm »
Ovviamente quando mi riferisco al "movente di Gernere" non mi riferisco a coloro che pur credendo nella teoria della violenza di genere, la inquadrano anche dall'altro senso, (cioè quella agita da donne contro uomini) ma nei confronti di coloro che la inquadrano a senso unico.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline krool

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #9 il: Ottobre 20, 2012, 16:17:15 pm »
Bellissimo post, Jason.

Offline TheDarkSider

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #10 il: Ottobre 20, 2012, 18:00:55 pm »
Io invece condivido al 100% il sentire di Alberto86 che se la vittima fosse stata una femminista misandrica conclamata non me ne sarebbe fregato niente e anzi ci avrei fatto una bevuta sopra.

Perché le femministe sono IL nemico, ma non un nemico che merita l'onore delle armi, tutt'altro. E' un nemico che usa l'arma più subdola e sleale che esista, cioè la colpevolizzazione degli innocenti, il ricatto morale, il vittimismo alla "chiange-e-fotti", il doppio standard sistematico.

Un nemico simile, che gioca in modo così sporco, non si merita nessun rispetto.

Ovviamente questo è solo un mio sentimento, non un piano di azione. Non sto in alcun modo incitando all'omicidio, dico solo che il MIO sentimento se certe cose capitassero alle misandriche di professione sarebbe quello.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Brutale

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #11 il: Ottobre 20, 2012, 18:15:05 pm »
A parte tutte le stronzate che sentiremo ancora sulla barzelletta del femminicidio, a parte tutto l'odio misandrico che vedremo nuovamente vomitare dalle femministe della tv,della stampa e delle associazioni a delinquere femministe , a parte la nuova strumentalizzazione che vedremo mettere in atto dalle solite note femministacce con l'intento di farsi nuove leggi sessiste ad hoc, a parte tutti i nuovi falsi dati che sentiremo gridare, a parte tutti i disgustosi e codardi zerbini che vedremo per l'ennesima volta strisciare ai piedi delle femministe per i loro soliti sporchi intenti , a parte tutti i doppi standard di trattamento che conosciamo,
in poche parole a parte tutto questo marciume rosa femminista , volevo isolarmi da tutto per un momento ed esprimere un mio personale disgusto per il fatto di cronaca di Palermo, un gesto folle (del tutto uguale a quelli compiuti quotidianamente da femmine sui bambini e persone indifese) che io non riesco a comprendere e che non ha nessuna giustificazione( se non in qualche modo l'eventuale malattia mentale dell'individuo).
E rimarco: il mio disgusto è per il fatto di cronaca in sè e non ovviamente per i sessi coinvolti o, anche lontanamente, per le fantasiose barzellette femministe.

Che poi se proprio la devo dire tutta, sono della personale idea che soggetti con questo tipo di personalità, che non hanno fatto l'errore di sposarsi, che sono giovani 20enni e che nonostante ciò vivono in funzione di una femmina non riuscendo a vivere per un pò lontano da esse, sono gli stessi che poi diventano pro-femministi per stare loro vicine e ricevere l'agognata ricompensina e sono gli stessi soggetti che aggrediscono altri uomini per fesserie simili (tipo uno sguardo alla propria ragazza) . Ma questa è solo una mia idea.   

in questi giorni ho pensato le stesse cose... un omicidio commesso per gelosia o per paura di non saper far fronte all'abbandono è spinto sempre dall'incapacità di vivere indipendentemente se non in funzione di altri, in casi come questo l'affetto non c'entra mai nulla... chi ha commesso quell'omicidio è un debole, uno zerbino con la z maiuscola

ciò va detto a prescindere di quale sia il sesso della vittima e dell'aggressore

poi sul fatto che le femministe non si sognerebbero mai di mettere in croce una donna che uccide il proprio partner questo è un altro discorso, ma ognuno deve ragionare sempre in funzione di ciò che ritiene più giusto senza farsi condizionare nel bene e nel male da quello che pensano gli altri

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #12 il: Ottobre 20, 2012, 19:44:59 pm »
in questi giorni ho pensato le stesse cose... un omicidio commesso per gelosia o per paura di non saper far fronte all'abbandono è spinto sempre dall'incapacità di vivere indipendentemente se non in funzione di altri, in casi come questo l'affetto non c'entra mai nulla... chi ha commesso quell'omicidio è un debole, uno zerbino con la z maiuscola

ciò va detto a prescindere di quale sia il sesso della vittima e dell'aggressore

poi sul fatto che le femministe non si sognerebbero mai di mettere in croce una donna che uccide il proprio partner questo è un altro discorso, ma ognuno deve ragionare sempre in funzione di ciò che ritiene più giusto senza farsi condizionare nel bene e nel male da quello che pensano gli altri

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Offline skorpion72

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #13 il: Ottobre 20, 2012, 23:05:44 pm »
Sul fatto quotidiano hanno scritto un post

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/20/femminicidio-quante-volte-ancora/388249/

Al quale ho fatto un commento sarcastico

Citazione
Propongo una legge che obblighi gli uomini ad andare in piazza e gridare almeno 100 volte "Mi vergogno di essere uomo, siamo una razza inferiore", e poi obblighi gli uomini ad andare strisciando a chiedere scusa a tutte le donne, in quanto essere uomini è una colpa.
Poi propongo un decreto che licenzi tutti gli uomini e faccia prendere il loro posto da donne, in quanto il fatto che un uomo lavoro ha fatto sì che tutte le donne vengano uccise almeno 5 volte nella loro vita

Quando ci sarà qualcuno/a che cavalca questi fatti di cronaca io propongo di rispondere sarcasticamente, secondo me potrebbe essere più efficace
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Alberto86

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Re:Un mio pensiero sul fatto di Palermo
« Risposta #14 il: Ottobre 21, 2012, 01:23:59 am »
E qui ti sbagli di brutto perchè la misandrica sarebbe stata elevata subito agli altari come martire della
libertà e dell'emancipazione femminile e ci sarebbe stato un codazzo immediato di cortei femministi con relative richieste di vantaggi politici e legali per le donne (subito concessi) e di leggi antiuomo.
(immediatamente varate). La bevuta, credimi, se la farebbero e se la sarebbero fatta le femministe.
O credi che quando ci sono "femminicidi" o stupri queste non si fregano le mani contente?


Massimo le femministe strumentalizzano tutto, non hanno bisogno di simili eventi per ottenere quello che vogliono; vedi come stanno osannando sulla stampa tipo ANSA quella piccola femminista pakistana che hanno trascinato dal suo paese d'origine al femminista UK. Quando vogliono qualcosa la ottengono perchè trovano l'appoggio dei soliti maschietti zerbini.



Condivido l'esecrazione di Alberto nei confronti di questo atroce crimine, non condivido invece quando dice che se la vittima fosse stata una femminista(e poi come lo sai che la vittima non era una femminista?) sarebbe stato giusto e ci avrebbe bevuto sopra. La vita umana è sacra e va rispettata, sempre. L' omicidio è il più infame e atroce di tutti i delitti, infinitamente peggiore di uno stupro e di ogni altra violenza.

[..............]



Jason a me non và di essere ipocrita: se dovessi sentire di una o più femministe misandriche decedute (chessò prendiamo pure quella schifosa della Terragna, Fasano e compagnia bella)  proverei un senso di sollievo e si anche di profonda gioia. Perchè per psicopatiche frustrate fallite che vorrebbero vederci morti, carcerati, giustiziati, evirati in quanto maschi e condannati per colpe di altre persone e per loro fallimenti col genere maschile, io provo solo questo tipo di sentimento.
Poi come detto io per fatti di cronaca efferati e senza senso come questo, che hanno come vittime persone innocenti che non hanno fatto male a nessuno provo disgusto e non riesco proprio a comprenderne le ragioni.
Poi tu chiedi come faccio ad essere sicuro che non fosse una femminista: a parte che stiamo parlando di una ragazzina di soli 17 anni che stava tornando da scuola e che certamente non propagandava odio misandrico sui mezzi di disinformazione dai massa; a quell'età i pensieri sono altri e anche se fosse stata lontanamente vicina ad ideologie femministe, le sue idee avevano tutto il tempo di prendere forma, mutare, correggersi ecc. Quindi molto poco probabile quello che ipotizzi.




in questi giorni ho pensato le stesse cose... un omicidio commesso per gelosia o per paura di non saper far fronte all'abbandono è spinto sempre dall'incapacità di vivere indipendentemente se non in funzione di altri, in casi come questo l'affetto non c'entra mai nulla... chi ha commesso quell'omicidio è un debole, uno zerbino con la z maiuscola

ciò va detto a prescindere di quale sia il sesso della vittima e dell'aggressore

poi sul fatto che le femministe non si sognerebbero mai di mettere in croce una donna che uccide il proprio partner questo è un altro discorso, ma ognuno deve ragionare sempre in funzione di ciò che ritiene più giusto senza farsi condizionare nel bene e nel male da quello che pensano gli altri



concordo, come già avevo avuto modo di esprimere!