Continuo con la mia divagazione (che mi interessa di più dell'argomento del topic), poi il mod (Ethans) può spostarla dove crede.
si è però passati da una logica aristotelica o del terzo escluso, ad una eraclitea
In realtà, Eraclito, non ha inventato nessuna logica.
Era più un mistico, uno che diceva cose che gli altri non capivano, ed infatti, era soprannominato
l'oscuro (non credo a causa della sua carnagione).
Invece, chi ha realizzato una vera logica sulla
forma mentis di Eraclito, è stato Hegel, che infatti dice:"Non v'è una sola affermazione di Eraclito che io non abbia inserito nella mia Logica".
Abbiamo dunque , almeno due logiche, imbarazzante!
Quello che è vero in una, è contraddittorio nell'altra.
Una aristotelica (dominante in occidente, che ha forgiato la forma di pensare dell'occidentale), l'altra, eraclitea, che ha prevalso in oriente, con il pensiero Taoista e Buddhista.
Ecco perchè dico che Eraclito era un orientale, non per gli occhi a mandorla.
Avevamo detto che un giapponese può dire di un cibo, che non gli piace, e comprare proprio quello.
E' forse masochista?
No.
Semplicemente non identifica la negazione di qualcosa, col suo opposto (piacere opposto a "far schifo", non mi piace=?= mi dispiace).
Questo è vero invece per noi, che anzi, non abbiamo nemmeno le parole per esprimere il concetto (e Wittgenstein, un altro eracliteo, dice infatti che il limite del linguaggio è il limite del nostro mondo, della ns. mente) , e per farlo dobbiamo usare un giro/giustificazioni.
"questa pasta non mi piace, ma non nel senso che mi fa schifo
(perchè noi Occ. pensiamo subito che i due concetti sono equivalenti), ma voglio dire che non mi fa impazzire, ovvero non
la metto tra quelle che mi piacciono, ma è mangiale, non è disgustosa."
Ecco, questo indica bene come è conciato il nostro intelletto.
Tutto merito della logica aristotelica.
Invece Hegel diceva che la negazione della negazione di A, è solo a volte ... uguale ad A.
Un'altra intelligenza, un altra maniera di pensare.