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Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?

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Lucia:

--- Citazione da: Mercimonio - Ottobre 15, 2013, 12:38:38 pm ---
non vedo neppure perche' debba giustificarmi, il matrimonio per sempre e' stato la norma da millenni.


--- Termina citazione ---

ma non devi giustificarti, io ho tutta la mia ammirazione per il tuo ideale di matrimonio indisolubile, solo che ho conosciuto personalmente piu maschi che donne a volere il divorzio e donne che non si sono piu rifatte la vita amorosa da allora o che si sono addiritura suicidate in seguito del divorzio.
Quindi mi è sempre sembrato che il divorzio è un bene piu per gli uomini che per le donne. Tutto qua.  :)

Warlordmaniac:

--- Citazione da: Lucia - Ottobre 15, 2013, 13:56:31 pm ---ma non devi giustificarti, io ho tutta la mia ammirazione per il tuo ideale di matrimonio indisolubile, solo che ho conosciuto personalmente piu maschi che donne a volere il divorzio e donne che non si sono piu rifatte la vita amorosa da allora o che si sono addiritura suicidate in seguito del divorzio.
Quindi mi è sempre sembrato che il divorzio è un bene piu per gli uomini che per le donne. Tutto qua.  :)

--- Termina citazione ---

Attenta. Uomini e donne. Maschi e femmine.

Mercimonio:

--- Citazione da: Lucia - Ottobre 15, 2013, 13:56:31 pm ---ma non devi giustificarti, io ho tutta la mia ammirazione per il tuo ideale di matrimonio indisolubile, solo che ho conosciuto personalmente piu maschi che donne a volere il divorzio e donne che non si sono piu rifatte la vita amorosa da allora o che si sono addiritura suicidate in seguito del divorzio.
Quindi mi è sempre sembrato che il divorzio è un bene piu per gli uomini che per le donne. Tutto qua.  :)

--- Termina citazione ---

piu' del 70% delle istanze di divorzio in occidente viene richiesto dalle donne.

e comunque, non riuscirei neanche a concepire una moglie con scadenza a termine come membro della mia famiglia.
non avrebbe senso nel momento in cui dalla famiglia puoi divorziare o secedere .. o sei dentro e allora e' un legame ETERNO, o ne sei fuori.

nessuno sano di mente darebbe soldi e tempo a una emerita sconosciuta che domattina puo' alzarsi dal letto e andare dall'avvocato e rovinarti.

c'e' un prezzo da pagare in tutto nella vita, i figli sono per sempre, come si puo' anche solo ipotizzare che il padre dei figli invece possa scomparire dalla loro vita e che gli sia concessa qualche ora d'aria coi bambini come si fa coi carcerati ?? magari con a fianco l'ex moglie incazzata e una strega dei servizi sociali che ti tiene d'occhio ??

un bene per gli uomini ? no e' un fallimento per entrambi ma chi paga pero' e' sempre l'uomo, qui sta il punto, e comunque chi ne soffre saranno i figli in primis ma la madre fara' del suo peggio per metterli contro il padre tanto piu' se il padre si trova una nuova donna.

perche' manco gli basta rovinarti, noo vogliono anche distruggerti dopo il divorzio per gli anni a venire.

ilmarmocchio:
http://www.camerepenali.it/news/5502/Al-negazionismo-si-risponde-con-le-armi-della-cultura-non-con-quelle-del-diritto-penale.html


16/10/2013
Al negazionismo si risponde con le armi della cultura non con quelle del diritto penale

L'Unione critica aspramente l'introduzione in Italia del reato di "negazionismo", ennesimo, pessimo esempio di legislazione reattiva e simbolica.
Al negazionismo si risponde con le armi della cultura non con quelle del diritto penale

Al negazionismo si risponde con le armi della cultura non con quelle del diritto penale.


Dopo il femminicidio la Shoah, continua la deriva simbolica del diritto penale che fa del male, prima di tutto, proprio ai simboli che usa.
L'introduzione anche in Italia del reato di "negazionismo" era stata annunciata da più di un Ministro negli ultimi anni ma si era sempre arenata anche a seguito del diffuso dissenso da parte di storici e giuristi.
Ora l'ipotesi viene frettolosamente e pressoché unanimemente riesumata dalla Commissione Giustizia del Senato, con un emendamento che, oltre ad ampliare ed aggravare le ipotesi di apologia di reato, porterebbe ad introdurre nell'art. 414 del codice penale una sanzione per chi "nega crimini di genocidio o contro l'umanità".
Già vivificare una categoria di reati come quelli di apologia, che in una legislazione avanzata dovrebbero essere espunti, è operazione di retroguardia, ma inserire un reato di opinione, come quello che è la risultante della indicata modifica, è ancora più sbagliato.
La tragedia della Shoah è così fortemente scolpita nella storia e nella coscienza collettiva del nostro Paese, da non temere alcuno svilimento se una sparuta minoranza di persone la pone in dubbio o ne ridimensiona la portata. Anzi, proprio il rispetto che si deve al dramma della Shoah, e alle milioni di vittime innocenti che ha travolto, dovrebbe consigliare ai legislatori di evitare di trasformare il codice penale senza tener conto dei principi fondamentali del diritto moderno, abbandonando la via della risposta reattiva rispetto ai fatti di cronaca ed imboccando quella di un diritto penale minimo e costituzionalmente orientato.
Per contro, l'idea di arginare un'opinione - anche la più inaccettabile o infondata - con la sanzione penale è in contrasto con uno dei capisaldi della nostra Carta Costituzionale, la quale all'art. 21 comma 1 non pone limiti di sorta alla libertà di manifestazione del pensiero.
Ed il giudizio su un accadimento storico - per quanto contrastante con ogni generale e documentata evidenza o moralmente inaccettabile - in altro modo non può definirsi se non come un'opinione, che dunque non può mai essere impedita e repressa dalla giustizia penale: spetterà alla comunità scientifica rintuzzarla, ove sia il caso, e alla maturità dell'opinione pubblica democratica lasciare nell'isolamento chi la formula. A coloro che negano la Shoah bisogna rispondere con le armi della cultura, e, se si vuole, con la censura morale, ma non con il codice penale.
Del resto, anche un solo argine - benché eticamente condivisibile - all'esercizio delle libertà politiche (e tale è, prima fra tutte, la libertà di espressione) introduce un vulnus al principio che l'elenco di esse deve restare assolutamente incomprimibile: quell'elenco infatti, come diceva Calamandrei "non si può scorciare senza regredire verso la tirannide".
Roma, 16 ottobre 2013
La Giunta






 

Number10:
Esatto. Pure al femminismo si risponde con la cultura, o meglio, le prove: leggi, statistiche, sentenze, ecc ecc. Loro non hanno argomenti, quindi censurano, insultano e danno del maschilista a chiunque non appoggi i loro deliri.

A tal proposito, non vorrei che a breve si parlerà di "negazionismo del femminismo", trasformandolo di fatto in reato. Farebbe ridere anche perché le "nazi" sono proprio loro. Te lo immagini? Loro diranno che milioni e milioni di donne vengono uccise dagli uomini. Tu porti i dati dell'Onu che smentiscono le loro balle e ti arresteranno per "negazionismo del femminicidio" :lol:

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