Autore Topic: L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI  (Letto 1605 volte)

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Offline JAROD72

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Cronache
 


Maschio laureato? Diventa più spesso vittima di violenza domestica

Mercoledì, 24 ottobre 2012 - 13:38:00


http://affaritaliani.libero.it/cronache/uomini-violenza-domestica241012.html



 
 


Quando si chiede loro se hanno subito violenza da parte del proprio partner, i laureati maschi hanno il doppio delle probabilità di rispondere in modo affermativo rispetto agli altri uomini. Lo dimostra uno studio dell'Osservatorio Nazionale svizzero sulla criminalità e i reati  penali (ONDRP). Condotta tra il 2008 e il 2012, l'indagine si è concentrata sui profili delle vittime di violenza domestica. Tra gli uomini la laurea sembra uno dei fattori determinanti, in entrambi i sensi della scala sociale: gli uomini con "poca o nessuna istruzione" sono 1,6 volte più a rischio di violenze domestiche rispetto alla media, mentre quelli che fanno parte dei "più qualificati", ovvero laureati o anche di più, sono 2,1 volte più a rischio.
 
Risultati che non sorprendono Sylvianne Spitzer, criminologa e psicologa, fondatrice di "SOS uomini picchiati". "In effetti abbiamo riscontrato, attraverso le testimonianze che riceviamo, che le vittime sono per la maggior parte studenti e disoccupati, da un lato, e professionisti come medici, avvocati e imprenditori dall'altro". La stessa psicologa spiega che in queste coppie determinante è il ruolo svolto dal denaro. "Le compagne accusano gli uomini senza soldi di uno stile di vita insufficiente. Nel caso di uomini laureati, invece, non accettano che il coniuge regredisca o non progredisca abbastanza rispetto alla situazione iniziale in cui l'hanno sposato".
 



Il commento della criminologa Cinzia Mammoliti ad Affaritaliani.it

"Anche in Italia la violenza sull'uomo esiste ed è un fenomeno anche diffuso, seppure difficilmente quantificabile per la mancanza di denunce: i maschi provano vergogna e imbarazzo all'idea di ammettere e rendere noti questi episodi. Esistono anche donne violente di per sè, ma sono una percentuale bassissima. In realtà in una altissima percentuale di casi la violenza femminile è scatenata da una violenza subita da parte maschile. A monte di tutto c'è quasi sempre l'uomo. Andrebbe quindi approfondito questo aspetto: quante di queste violenze da parte delle moglie e delle compagne sono dovute a una reazione ad abusi subiti in precedenza? Per quanto riguarda la questione culturale o economica non evidenzierei una relazione così diretta tra livello di istruzione e violenza subita. E' vero però che una donna istruita può reagire con più frequenza se non vede rispettate le pari opportunità nella coppia, perché è libera da quel retaggio culturale del 'padre padrone' che che in molti casi sta all'origine di violenze e soprusi".
 

Cyril Rizk, responsabile delle statistiche in ONDRP, avanza invece un'altra interpretazione. "Tendenzialmente le coppie si formano all'interno dello stesso livello sociale e d'istruzione. In questo tipo di unioni, le donne di una certa cultura hanno più rispetto per se stesse, si lasciano meno sottomettere e rispondono più facilmente alla violenza dal coniuge." In realtà - dice l'esperta - il questionario non ha chiesto agli uomini che hanno riferito di aver subito violenza se avessero iniziato loro oppure no".
 
In ogni caso, lo studio dimostra che le donne restano le principali vittime di violenza. Quelle che dichiarano di aver subito soprusi sono il triplo rispetto agli uomini (rispettivamente 18,4% e 6,4%). Delle 174 persone  morte nel 2010 per mano del coniuge, 146 erano donne e 28 erano uomini.





ATTENZIONE PERO' perché l'articolo inizialmente si può pensare che sia a favore degli uomini, ma poi alla fine dice che le donne restano le vittime principali di violenze.
La psicologa non dimostra nulla di nuovo, che in fatti il nuovo non c'è perché tali ricerche sono in linea col politicamente corretto, nel dire che le donne sono maggiori vittime.  Adesso hanno inserito il lato classista sociale per bilanciare un po', mentre una volta non se ne parlava per niente, ma la sostanza resta. Comunque che il marito sia ricco e laureato, tralasciando l'istruzione che essa è riferita solo alla laurea e non alle vere conoscenze che uno può avere, per le donne è importante avere sempre sia che il marito regredisce che no. Tutto è in funzione alle proprie esigenze utilitariste.


La criminologa mammoliti poi, improvvisa sempre. Ritiene guarda caso il parolisi colpevole.
 
 
 
 
 







Offline JAROD72

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Re:L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI
« Risposta #1 il: Ottobre 24, 2012, 22:28:35 pm »
SI NOTI IL TRAPPOLONE:


Cyril Rizk, responsabile delle statistiche in ONDRP, avanza invece un'altra interpretazione. "Tendenzialmente le coppie si formano all'interno dello stesso livello sociale e d'istruzione. In questo tipo di unioni, le donne di una certa cultura hanno più rispetto per se stesse, si lasciano meno sottomettere e rispondono più facilmente alla violenza dal coniuge." In realtà - dice l'esperta - il questionario non ha chiesto agli uomini che hanno riferito di aver subito violenza se avessero iniziato loro oppure no".
 
In ogni caso, lo studio dimostra che le donne restano le principali vittime di violenza. Quelle che dichiarano di aver subito soprusi sono il triplo rispetto agli uomini (rispettivamente 18,4% e 6,4%). Delle 174 persone  morte nel 2010 per mano del coniuge, 146 erano donne e 28 erano uomini


IN SOSTANZA è sempre l'uomo.

L'ennesima ricerca lievemente modificata.



In questo tipo di unioni, le donne di una certa cultura hanno più rispetto per se stesse, si lasciano meno sottomettere e rispondono più facilmente alla violenza dal coniuge." In realtà - dice l'esperta - il questionario non ha chiesto agli uomini che hanno riferito di aver subito violenza se avessero iniziato loro oppure no

QUESTA NON L'HO MAI SENTITA veramente. Deve essere la stoltezza del 2012, la nuova novità.
Poi che le donne laureate resistono di più io sapevo che era l'opposto. Ma poi chi sono i suoi parther?

Sono i nuovi romanzetti dell'anno fatti per lavare il cervello all'ormai lobotomizzato popolo.

Offline Fazer

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Re:L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI
« Risposta #2 il: Ottobre 24, 2012, 22:36:38 pm »
Esistono anche donne violente di per sè, ma sono una percentuale bassissima. In realtà in una altissima percentuale di casi la violenza femminile è scatenata da una violenza subita da parte maschile. A monte di tutto c'è quasi sempre l'uomo.

E ti pareva...  :sick: :sick: :sick:
Immondizia.

Offline Fazer

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Re:L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI
« Risposta #3 il: Ottobre 24, 2012, 22:39:51 pm »
Sarei curioso di capire quanti casi di violenza maschile sono scatenati da una violenza subita da parte femminile.
Ma si sa, troppo duro e scomodo indagare. E poi, non ci sono soldi per fare queste ricerche.  :cry:

Offline ilmarmocchio

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Re:L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI
« Risposta #4 il: Ottobre 24, 2012, 22:47:16 pm »
sono spaventato. sono a rischio di violenza :blink:
e io che non lo sapevo :cry:

Offline Brutale

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Re:L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI
« Risposta #5 il: Ottobre 25, 2012, 21:04:53 pm »
al di là della ricerca... io penso davvero che una certa categoria di nerd siano più propensi a subire angherie da parte di una donna

Alberto86

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Re:L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI
« Risposta #6 il: Ottobre 26, 2012, 17:08:00 pm »
E ti pareva...  :sick: :sick: :sick:
Immondizia.


L'immondizia parte innanzitutto da quel sito di Libero. 

Usano lo stesso metodo della tv spazzatura: pubblicano letame per creare polemiche inutili ed attirare visitatori.

Offline Volpe argentata

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Re:L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI
« Risposta #7 il: Ottobre 26, 2012, 18:22:52 pm »
Cronache
 


Maschio laureato? Diventa più spesso vittima di violenza domestica

Mercoledì, 24 ottobre 2012 - 13:38:00

http://affaritaliani.libero.it/cronache/uomini-violenza-domestica241012.html
 

Quando si chiede loro se hanno subito violenza da parte del proprio partner, i laureati maschi hanno il doppio delle probabilità di rispondere in modo affermativo rispetto agli altri uomini. Lo dimostra uno studio dell'Osservatorio Nazionale svizzero sulla criminalità e i reati  penali (ONDRP). Condotta tra il 2008 e il 2012, l'indagine si è concentrata sui profili delle vittime di violenza domestica. Tra gli uomini la laurea sembra uno dei fattori determinanti, in entrambi i sensi della scala sociale: gli uomini con "poca o nessuna istruzione" sono 1,6 volte più a rischio di violenze domestiche rispetto alla media, mentre quelli che fanno parte dei "più qualificati", ovvero laureati o anche di più, sono 2,1 volte più a rischio.
 
Risultati che non sorprendono Sylvianne Spitzer, criminologa e psicologa, fondatrice di "SOS uomini picchiati". "In effetti abbiamo riscontrato, attraverso le testimonianze che riceviamo, che le vittime sono per la maggior parte studenti e disoccupati, da un lato, e professionisti come medici, avvocati e imprenditori dall'altro". La stessa psicologa spiega che in queste coppie determinante è il ruolo svolto dal denaro. "Le compagne accusano gli uomini senza soldi di uno stile di vita insufficiente. Nel caso di uomini laureati, invece, non accettano che il coniuge regredisca o non progredisca abbastanza rispetto alla situazione iniziale in cui l'hanno sposato".
 

Il commento della criminologa Cinzia Mammoliti ad Affaritaliani.it

"Anche in Italia la violenza sull'uomo esiste ed è un fenomeno anche diffuso, seppure difficilmente quantificabile per la mancanza di denunce: i maschi provano vergogna e imbarazzo all'idea di ammettere e rendere noti questi episodi. Esistono anche donne violente di per sè, ma sono una percentuale bassissima.

Davvero?
La criminologa le ha contate una ad una?

Offline JAROD72

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Re:L'ENNESIMA RICERCA OBIETTIVA DI FACCIATA MA CHE POI ATTACCA GLI UOMINI
« Risposta #8 il: Ottobre 28, 2012, 13:59:46 pm »
Un'altra ricerca questa volta pro-uomini:

La gelosia rende la donna... cieca

24/10/2012



Più sono gelose, più le donne sono incapaci di apprezzare una bella immagine


http://staibene.libero.it/psiche_e_sesso/articoli/single_news/article/la_gelosia_rende_la_donna_cieca/?refresh_cens


Ci avevano sempre detto che si può essere pazzi di gelosia. Da oggi dovremo aggiornare le nostre conoscenze in fatto di conseguenze fisiche post tradimento subito. Sì, perché la gelosia rende... ciechi. O meglio: la gelosia può annebbiare la vista, ma solo alle donne.
 
Proprio così: quando la gelosia entra in gioco, il gentil sesso ne rimane accecato. Lo rileva uno studio dell'Università del Delaware (negli Stati Uniti), pubblicato sulla rivista scientifica "Emotion dall'American Psychological Association".
 



Lo studio
 

Quando si fanno ingelosire le donne, la stragrande maggioranza di loro perde la capacità di concentrarsi su altro perché distratta da immagini emozionali sgradevoli. In generale, è noto da tempo che le emozioni suscitate dalle relazioni sociali influenzano la salute fisica e mentale. Ma solo ora i ricercatori sono riusciti a dimostrare che le emozioni possono letteralmente influenzare ciò che vediamo.
 
Per arrivare a queste conclusioni le coppie sono state divise e invitate a sedersi in due diverse postazioni con computer. Alle donne è stato chiesto di individuare in un flusso di immagini quelle che riguardavano dei paesaggi. Agli uomini, invece, è stato chiesto di valutare la bellezza dei paesaggi che apparivano sullo schermo e l’“attrattività” di alcune immagini di donne single


ricercatori hanno poi invitato le donne a esprimere i loro sentimenti di fronte ai commenti del proprio partner sulle donne single.
 
 

I risultati

Ebbene, molte di loro si sentivano a disagio quando il partner esprimeva commenti su altre donne. Più le donne erano gelose e più venivano distratte da immagini emotivamente sgradevoli, tanto da non riuscire più a svolgere il compito di individuare i paesaggi così come richiesto dai ricercatori.
 
Il rapporto tra gelosia e “cecità indotta da emozioni” è emerso con forza ogni volta che il partner maschile dava un giudizio su altre donne.


MA BELLA SCOPERTA, questi studiosi scoprono l'acqua calda, comunque meglio di niente.

Le donne sono anche molto più invidiose degli uomini e il tratto emotivo è molto più accentuato su tutti i piani. Volendo si potrebbe accertarlo meglio, ma attualmente non è impresa facile.