Autore Topic: su fede e ragione  (Letto 1472 volte)

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Offline COSMOS1

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su fede e ragione
« il: Dicembre 15, 2012, 15:20:05 pm »
prendo spunto da questa vignetta femminista:



bella banalità
la scemotta che va in giro con tale cartello cosa crede di rivelarci?
pensa che noi cadiamo dal pero sorpresi da questa evidenza che ci è sfuggita per millenni?
 :hmm:

il punto è esattamente questo e in quella fronte senza rughe si intuisce il vuoto del pensiero

lo specifico della religione è esattamente questo: una ri-velazione che s-vela la verità che noi avevamo sotto gli occhi e che non vedevamo
la più famosa delle illuminazioni, quella di gauthama Siddharta (Budda) sotto l'albero di ??? (non mi ricordo): all'improvviso comprese che la sostanza dell'essere è il nulla. Nella quale ri-velazione non sta una banalità: 1=0 . L'essere è e il non essere non è. Ma Siddharta intuì una pienezza oltre la pienezza, un essere oltre l'essere. la quale intuizione non è alla portata dei distratti, ovvio.
Allo stesso modo ogni affermazione religiosa, per essere tale, deve avere la caratteristica della ri-velazione che svela. Si ri-copre con un altro velo il velo (maya, illusione) della realtà per invitare ad andare oltre la realtà alla vera realtà
pensare che dicendo a Mosè: "guarda che è l'uomo che viene dalla donna e non l'uomo dalla donna" si dica gran chè, è davvero limitato.
Mosè ha scritto che Dio ha creato la donna a partire da una costola dell'uomo perchè:
1 la realtà in apparenza è il contrario
2 perchè questa ri-velazione apre una prospettiva altra sulla differenza sessuale

di fatto il femminismo è la morte del pensiero
ma proprio per questo, lottare contro il femminismo non significa scendere sullo stesso piano acefalico, ma iniziare a pensare


Dio cè
MA NON SEI TU
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