Ci rendiamo conto vero, che attribuire alla natura un ruolo che non ha, è solo un modo di giustificare la propria pigrizia morale?
Un po' come gli obesi che ti dicono "eh ma non ce la faccio a non autodistruggermi mangiando 800 lasagne al minuto, la mia è fame genetica!"
Cioè se arriviamo persino a dire che aiutiamo le donne perchè hanno il richiamo coi decibel da bambini...
Ma chi se ne frega dei bambini, chi se ne frega delle donne, si cerchi di imparare un minimo, che è veramente un minimo, di autocontrollo... l'autocontrollo è naturalissimo, si abbina con qualsiasi colore e fa sempre la sua bella figura...
allora mummio, per prima cosa ho detto che ha ragione animus, per seconda ho parlato di equilibrio.
io sono il primo a dire che bisogna fare uno sforzo per far prevalere la parte razionale, e che questo sforzo non è impossibile, lo sganciamnto emotivo non è una chimera, almeno a livello individuale.
ho parlato di equilibrio perche tu sembri non averne (ai miei occhi eh, poi magari non ne ho io).
che ti piaccia o no la chimica ha un suo ruolo, togli l'ossicitina (o come diavolo si chiama) al rapporto madre figlio e poi vedi che succede.
riconoscerlo (il ruolo della chimica) non vuol dire rassegnarsi, non riconoscerlo invece mi pare sciocco.
io su questi temi non ti ho mai capito, per cui ti faccio alcune domande:
arriveresti a proporresti la castrazione chimica per pareggiare il maggior bisogno sessuale?
questo maggior bisogno esiste o non esiste?
gli effetti collaterali di questa castrazione (perdita di interesse nella vita, minor vitalita ecc) li riterresti un male necessario? o comunque minore?
ps: non avendone mai fatto una questione morale, vorrei se possibile una risposta personalizzata, e diversa da "no al moralismo gnegne".