Questo discorso ci sta tutto ed è pienamente condivisibile. Credo che anzi con noi sfondi una porta aperta, nel senso che chi appoggia le tesi della QM non ha difficoltà a capire questo concetto. Poi come sempre tra la teoria e la pratica ci sta in mezzo tant' altro, cioè per esempio si deve tener conto che mediamente un uomo incontra un 70-80% di donne che sono solo delle squallide cerca zerbini/sacrificabili a tutto e x tutto, per cui applicando la teoria (giustissima) detta sopra difficilmente riusciresti a vivere in coppia.
A prescindere dalla realizzazione di coppia e dal fatto di poter avere un rapporto sano con una donna. Cmq tu esisti nonostante questo aspetto e questa realizzazione giusto?
E poi perché quella coppia dovrebbe essere meglio di niente, se è così come dici?
il concetto di dono non si basa solo sacrificarsi per la mia lei, che se lo merita perché lei squallida non è, perché lei fa parte del 30/20% no magari, non si estende solo a ciò che tu faresti per una lei che merita tale sacrificio, ma si estende ad un nobile atto di sacrificio umano per un bene più grande, che è il donare se stessi come vero atto altruista che fai al di la di ricevere. In genere però si rimane vuoti dentro e frustrati, perché non è nella natura umana fare qualcosa per nulla, senza avere nulla in cambio. Quindi se in potenza tu potresti anche sacrificarti "tu"(in senso generico) almeno un grazie lo vorresti, ma non lo hai, non lo senti e non cambia quello squallore che descrivi. Allora cambia sentimento, cambia morale, cambia i tuoi valori - senza e a prescindere che ci sia dall'altra parte un 70% di femminile - che se migliora - può farti ritornare indietro sui tuoi passi. Cambia CMQ te stesso, senza più essere in funzione di un possibile 80% di femminile buono, perché CMQ sia quello non vale la tua vita e non la vale nemmeno chi dall'alto della piramide ti sprona affinché tu faccia il vero uomo d'onore, anche per lui che sta in alto e non ha bisogno di farlo di persona.
Non puoi cambiare un 80% di teste, ma puoi cambiare una visione tua del mondo, che ti vuole un essere sacrificabile, che non solo nutre un atteggiamento umano primitivo e conflittuale, ma non fa nemmeno più un briciolo dei tuoi interessi.
Detto questo per un uomo si tratta di scegliere se andare avanti senza svendere la propria dignità, ma probabilmente da solo,
Forse. Ma sappi che si è sempre soli, sempre.
oppure adattarsi allo schifo. Insomma sono convinto che il discorso di allontanare le proprie frustazioni e vivere in funzioni di se stessi sia un ragionamento utile per lo zerbino, utile per risvegliarlo dalla sua idiozia e non tanto qui per noi.
Non ne sono tanto convinta. E' secondo me solo la forma che cambia. lo zerbino lo fa senza nemmeno più un orgoglio, senza amor proprio, l'uomo d'onore lo fa per un ideale, per un valore che crede ancora giusto, per un bene più grande... e la società questo lo riconosceva un tempo, anche oggi ma è diventato solo un eco.
Infatti ogni soldato morto in Afghanistan ad esempio, possiamo davvero dire che serve x un bene più grande? o oramai è diventato un inutile dettaglio che si spinge avanti per inerzia?Ovvio che se sei pronto a morire per gli altri sei utile e avrai un posto nella società, ma è ancora abbastanza?
Per ritornare all' affermazioni fatte sulla natura di chi salvi per primo continuo ad essere convinto che la donna in buona percentuale non è istintivamente portata a salvare il prossimo, questo senza voler per forza dire che la reputo inferiore ... è solo una costatazione riscontrabile in molte situazioni, niente più.
Tutti per istinto salvano se stessi, anche l'uomo è così, l'uomo è conflittuale e litigioso per natura, ed ogni conflitto umano accade per dominarci, dal vicino che tiene il volume alto della radio, alle guerre di religioni/ideali/ di potere, che durano e ci tramandiamo da secoli. Io prendo atto che è questa la natura umana, al di la dalla gradazione di guerra e conflitto - noi nel piccolo e nel grande - siamo conflittuali.
Ovvio poi che l'uomo, essendo più attivo, questo lo manifesta in maniera più forte.
Per far parte di una società artificiale e fatta di regole auto-imposte, e per avere dalla stessa società, in cui si specchia, una immagine di riconoscenza di valore, l'uomo si è adattato fino a spingersi nel "disumano" e nel'innaturale, ma nessuno per istinto vuole essere distrutto né morire, nemmeno l'uomo. Il verità in natura il concetto reale di altruismo non c'è, non esiste, è più unico che raro ed è patologico non fisiologico.
Poi che Giulia e Lucia siano due impavide che affrontano energumeni anche armati la trovo una fortuna x i loro compagni, cmq continuo a pensare che siano l' eccezione e non la regola.
Grazie.